DE MEIS, Angelo Camillo
Fulvio Tessitore
Nacque il 14 luglio 1817 a Bucchianico, un paesino dell'Abruzzo chietino, situato sulle falde orientali della Maiella. Il padre, Vincenzo, fu medico, carbonaro [...] conoscenza della filosofia scozzese del senso comune tanto diffusa da Galluppi a Winspeare.
Né va trascurata, abbagliati in aria d'ogni specie, e tutti stranissimi, in una delle nostre città di provincia" (Dopo la laurea, I, p. 3).
L'insegnamento ...
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FALLOPPIA, Gabriele
Gabriella Belloni Speciale
Nacque nel 1523, a Modena, dal matrimonio di Caterina Bergomozzi con Girolamo, figlio naturale di un Gabriele, la cui origine de Falopijs testimoniava [...] la morte per "maleficio" era minacciosamente e popolarmente diffusa in ogni strato sociale. E certo è, parimenti l'avvio la sua amicizia con Luca Ghini - in questa stessa città lettore di botanica (1544-1554) e fondatore del prestigioso orto botanico ...
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GENTILE da Foligno (Gentilis Fulginas, Fulgineus, de Fulgineo, de Gentilibus)
Maria Luisa Ceccarelli Lemut
Nacque a Foligno nell'ultimo quarto del secolo XIII da Gentile di Bartolo, medico, nato forse [...] al 1340 come medico di Ubertino da Carrara (che governò la città dal 1338 fino alla morte, avvenuta nel 1345). L'ipotesi è del commento rispetto alle altre: la sezione del commento più diffusa fu quella relativa al libro IV, fen I. Delle numerose ...
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DE RENZI, Salvatore
Vincenzo Cappelletti-Federico Di Trocchio
Nacque a Paternopoli (prov. di Avellino) il 19 genn. 1800, da Donato e Maria Rosaria Del Grosso. La famiglia, "già ricca e agiata" a dire [...] ma aggiornata, come Topografia e statistica medica della città di Napoli, con alcune considerazioni sul Regno intero in più luoghi definita dal D. inconoscibile sulla base di una diffusa analogia con l'attrazione gravitazionale messa in voga da P-J. ...
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PALASCIANO, Ferdinando
Maria Conforti
- Nacque il 13 giugno 1815 a Capua da Pietro, segretario comunale proveniente da Monopoli, in Puglia, e da Raffaella Di Cecio.
Compiuti i primi studi presso il [...] , da cui sembra di capire che avesse lavorato in questa città, e dove ricordava pezzi anatomici parigini del Musée Dupuytren (Du Palasciano riponeva molte speranze, era stato in realtà elaborato e diffuso in Italia e in Francia, ma non ebbe successo. ...
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BENEDETTI, Alessandro
Mario Crespi
Nato a Legnago intorno al 1450, studiò medicina sotto la guida di A. Benivieni e di G. A. Merula, laureandosi a Padova nel 1475. L'educazione classicistica e il desiderio [...] risiedeva allora a Zara e riferiva di una incursione compiuta in quella città dai Turchi "qui per quatriduum universum pene agrum ferro ignique devastarunt" dimostrò erronea la credenza, allora largamente diffusa, che nel lato destro del ventre ...
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FERRI (Ferro), Alfonso
Antonella Pagano
Nacque con ogni probabilità agli inizi del '500 a Napoli (anche se alcuni autori lo dicono nato a Faenza) e si addottorò in arti e medicina, approfondendo nel [...] sia rientrato e abbia insegnato per un certo periodo nella sua città natale per poi ritornare a Roma. Infatti il suo nome delle sonde per la cura delle occlusioni uretrali era pratica diffusa in Italia già prima della pubblicazione di tali opere.
L ...
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BAGLIVI, Giorgio
Mario Crespi
Nacque l'8 sett. 1668 a Ragusa (od. Dubrovnik), in Dalmazia, da Vlaho (Biagio) di Giorgio Armeno e da Anna di ser Iacopo de Lupis: Armenius, quindi, fu in realtà il suo [...] influenza sulla formazione scientifica del B.), a Padova, in alcune città dell'Olanda e dell'Inghilterra. Il 26 apr. 1692 giunse a con l'irritabilità, che, in forma locale, generale o diffusa, sarebbe a sua volta provocata oltre che dagli stimoli ...
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CONCETTI, Luigi
Arnaldo Cantani
Nacque a Viterbo il 6 marzo del 1854da Raffaele e da Teresa Castori in una famiglia di modesta posizione. Studiò lettere nel seminario della sua città, iscrivendosi poi [...] muscolari isolò la forma da lui chiamata amiotrofia idiopatica diffusa; studiò la eziologia della sindrome di Little; attribuì e dei mezzi per combatterla, riuscendo a farne diminuire il tasso nella città di Roma, ove nel 1902, insieme con A. Celli, R ...
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MANCINI, Giulio
Silvia De Renzi
Donatella L. Sparti
Ultimogenito del medico Bartolomeo di Niccolò (morto nel 1578) e di Camilla di Francesco Mucci, nacque a Siena il 21 febbr. 1559 e fu battezzato [...] a Viterbo, dove ricevette l'incarico di medico condotto della città nell'agosto 1591 (Siena, Arch. della Società di esecutori ballo (cc. 157r-186v) in cui, seguendo una opinione diffusa al tempo, la danza viene presentata come un'attività di ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...