CORELLI, Arcangelo
Piero Buscaroli
Quintogenito di Arcangelo e Santa Raffini, nacque a Fusignano presso Lugo, allora nella diocesi di Ferrara, il 17 febbr. 1653, cinque settima ne dopo la morte del [...] tal genio, che badò solo a questo e trattennesi nella medesima città di Bologna quattro anni..." (G. M. Crescimbeni, Notizie storiche..., entità. In realtà l'opinione, ancora oggi molto diffusa, che quasi tutta la produzione corelliana sia conservata ...
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CALETTI (Caletti-Bruni), Pietro Francesco, detto Cavalli
Lorenzo Bianconi
Nacque e fu battezzato nella parrocchia di San Benedetto in Crema il 14 febbr. 1602, terzo dei nove figli del musicista Giovanni [...] il Giasone documenta il successo dell'opera veneziana anche in città prive di un'attività teatrale continuata. L'Erismena fu raccolte da Francesco Tonalli (Venezia 1656).Il Giasone, diffuso anche in numerose ristampe puramente "letterarie" del ...
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CHERUBINI, Luigi
Sergio Martinotti
Decimo figlio di Bartolommeo (Firenze, 21 ott. 1726-ibid., 10 sett. 1792, allievo di G. N. Ranieri Redi e maestro al cembalo al teatro della Pergola) e di Veridiana [...] poté seguire il Sarti a Bologna, alla fine di marzo. Nella città emiliana il C. si fermò poco più di un anno, poiché la cantata massonica per la Loge Olympique di Parigi, intitolata diffusamente L'alliance de la musique à la maçonnerie; Amphion ...
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CASELLA, Alfredo
Ariella Lanfranchi
Nacque a Torino il 25 luglio 1883 da Carlo e Maria Bordino. Negli anni trascorsi nella città natale (fino al 1896) non frequentò, neanche saltuariamente, scuole o [...] il merito di aver organizzato, nel 1924, l'esecuzione in molte città italiane del Pierrot Lunaire di Schoenberg e nello stesso anno di aver straordinaria incisività.
Seguendo una consuetudine tanto diffusa quanto troppo schematica e riduttiva, molti ...
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DALLA, Lucio
Marinella Venegoni
Cantautore, clarinettista, regista, visionario, nato a Bologna il 4 marzo 1943, figlio unico di Giuseppe e di Iole Melotti.
Lucio Dalla è stato un artista complesso, che [...] dell’edificio della Banca d’Italia; erano esperienze diffuse di quel tempo, e i primi ricordi che Lucio ibid., p. 21) si provò a tentare strade nuove, in una città dove il vivere leggero, l’abbandonarsi al piacere del frequentar gli amici ...
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GUIDO d'Arezzo (Guido Aretinus)
Cesarino Ruini
Monaco benedettino e teorico della musica attivo nella prima metà dell'XI secolo, il suo nome è legato a un gruppo di scritti di teoria musicale trasmessi [...] non sue o di suoi omonimi, ne fanno il teorico più diffuso e studiato nel Medioevo dopo Boezio.
È comprensibile che diverse località di Roma. Ma l'assuefazione al clima della città appenninica, cui allude "alpestribus", può benissimo spiegarsi in ...
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PAER, Ferdinando Francesco
Giuliano Castellani
PAER, Ferdinando Francesco (diffusa anche la grafia Paër, alla francese). – Nacque a Parma il 1° luglio 1771 da Giulio e Francesca Cutica, in una famiglia [...] (oggi Novi Sad, in Serbia) «Michel Pär» lasciò la propria città per cercar fortuna a capo di un corpo di musica di reggimento (cfr. Vie de Rossini [1824], 1923, p. 34) e si diffuse fino a tutto il Novecento. In realtà, il rapporto tra i due maestri ...
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ABBADO, Claudio
Maurizio Giani
Direttore d’orchestra, nacque a Milano il 26 giugno 1933, terzo di quattro figli, da una famiglia di musicisti. Il padre Michelangelo, violinista, fu dal 1925 al 1970 [...] con i Wiener Philharmoniker, che portò anche in tournée in varie città europee, e con la Staatsoper, dove tornò nel 1984, ‘El Sistema’, il modello di educazione musicale pubblica e diffusa fondato in Venezuela nel 1975 da José Antonio Abreu allo ...
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PISTOCCHI, Francesco Antonio Mamiliano
Francesco Lora
PISTOCCHI, Francesco Antonio Mamiliano (detto il Pistocchino o il Pistocco). – Figlio di Giovanni, violinista cesenate, nacque a Palermo nel 1659.
L’assunzione [...] al gonfaloniere di giustizia e agli Anziani della città di Bologna; l’avviso al lettore riferisce prodezze e Il più fedel tra’ vassalli di Tomaso Albinoni).
Una satira diffusa a Venezia nel 1704 informa del declino vocale del cantante (Bologna, ...
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BAINI, Giuseppe Giacobbe Baldassi
Raoul Meloncelli
Nacque a Roma il 21 ott. 1775 da Antonio, sarto di origine veneziana, e da Caterina Nesi, senese. Rimasto orfano in giovanissima età, fu affidato dal [...] casa.
La fama del B. si era ormai molto diffusa e se dall'allontanamento da Roma di Pio VII (10 , Cappellae Sixtinae Codices musicis notis instructi sive manu scripti sive praelo excussi, Città del Vaticano 1960, passim (v. Indice,pp. 502 s.); F. J ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...