Nel suo saggio Storia culturale della canzone italiana (Il Saggiatore, 2019), Jacopo Tomatis, musicologo e docente di etnomusicologia dell’Università di Torino, pone degli interrogativi alla portata di [...] bimbi col balaclavaSenza mamma-ma-ma-ma-ma-maTu li vedrai ballarePuntando al cielo le lameDentro la città-tà-tà-tà-tà-tà-tà-tàDi Dio, di Dio, oh-oh Mahmood, il cantautore italiano più amato nel mondo dalle giovani generazioni (e non solo), sperimenta ...
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Tra i cognomi d’invenzione come suol dirsi “a tavolino”, il gruppo più consitente e significativo è certamente rappresentato dai cognomi imposti a trovatelli (e figli spuri di non accertata paternità) [...] in genere, dall’immagine cristiana della colomba simbolo dell’Istituto di Santa Caterina della Ruota nella città ambrosiana.Notevole il gruppo contenente la voce Dio, sia che alluda all’orfanotrofio interpretato quale ‘casa del Padre’, sia che se ne ...
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Il canto XXXIII del Paradiso di Dante inizia con la preghiera di San Bernardo alla Madonna: gli occhi di Maria fissano San Bernardo e poi si alzano verso Dio, Dante è colto dall’impossibilità di esprimere [...] amici e nemici si svolgeva intorno alle sorti della città.Le conseguenze di tutto questo continueranno anche dopo il può considerare terminate le proprie avventure e risolti i suoi problemi se un dio è ancora in collera con lui e gli è avverso, se la ...
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Sfogliando la sezione Atlante del pregevole libretto di Enzo Caffarelli intitolato Parole comuni da nomi propri è possibile fare il giro del mondo attraverso 1.072 deonimici, classificati attraverso le [...] e dall’ebraico Shōmĕrōn, nome di una regione e antica città della Palestina).sec. XIV: beota (dal lat. Boeōtum, una valle a sud-ovest di Gerusalemme, dove veniva adorato il dio Moloch con riti sacrificali, poi adibita a discarica di rifiuti).sec. ...
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Nell’Hymne à la Beauté, Charles Baudelaire s’interroga sull’origine della bellezza, scorgendo in essa una tensione altalenante tra un lato infernale e uno divino, tra uno luminoso e uno oscuro: una ambivalenza [...] dove buono, agathós, si fonde con il bello, kalós. E Dio vide che la luce era bellaLa terra era informe e deserta , mostra un turista giapponese che, ammirando la maestosità della Città Eterna, ha un mancamento, quasi certamente dovuto alla visione. ...
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Forse la ricchezza sintattica è la vittima più illustre della narrativa contemporanea, che predilige periodi brevi, frasi nominali, discorsi diretti in rapida successione, pochi segni di interpunzione [...] di finire la parola che il padrone esplode: SO CARTA INTESTÀ, DIO CANE!, SOA ME CARTA INTESTÀ!9, tutto ancora piú urlato e queste, per sommi capi, le caratteristiche strutturali delle cosiddette «città sociali», di cui Cavazzale, il «mio» paese, è, ...
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L’attesa esprime il femminile per via della maternità. Come la terra aspetta che a maggio porti frutti il suo seme nascosto, così la donna attende il lievitare del ventre e intanto il suo sorriso sembra [...] che lo piange e lo ritrova o spera di ritrovarlo (Generare Dio).La gestazione è tempo in cui il vuoto del grembo si contrae acerbi», metafora dell’assenza del diritto e della giustizia nella Santa Città (Is 5,2). Non ancora o giàCiò che può condurre ...
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Edmond Rostand, nell’opera teatrale Cyrano de Bergerac, alla domanda: «Ma poi che cos’è un bacio?», fa seguire la risposta: «un bacio è un apostrofo rosa tra le parole "t'amo"»: aforisma quest’ultimo che [...] . Una eccezione: in Luca «una donna, una peccatrice di quella città», (7:36-39) è colei che unse Gesù con l’olio Valeriano nei suoi Hieroglyphica scrive che quando si brama di «godere di Dio» e congiungersi con lui, si è liberati del corpo per mezzo ...
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Femm vedè sodament, senza smorbià,che ’l nost lenguagg el dis tutt quell che ’l voeur;che l’è bon da mett s’cess e che ’l sa andàpar la stræda pù curta a trovà el coeur.Domenico Balestrieri Domenico Balestrieri [...] comico-realistico. Così Milano si aggiungeva a quelle città che fin dal Seicento potevano vantare un poeta pronomi personali «lee» e «lù», riferiti rispettivamente a Clorinda e a Dio, formano il chiasmo lee…lù, lù…lee messo in evidenza dagli accenti ...
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Il nome BeatriceLa Vita nuova si apre con il primo incontro tra Dante e Beatrice (cfr. V.n., II 1-2). Due solenni perifrasi astronomiche lo fissano nel nono anno di vita dei due personaggi: Dante sta per [...] le tre del pomeriggio – in una via imprecisata di una città che l’autore non nomina mai in tutto il libello ma mossero per venire a’ miei orecchi» (V.n., III 2). Come Dio fa scendere il suo amore disinteressato sull’uomo, così questo saluto discende ...
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citta
città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis «condizione di civis» e «insieme di cives»; al sign. di «aggregato di abitazioni» la parola giunse per metonimia, sostituendo urbs]. – 1. a. Centro abitato di notevole estensione, con edifici...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...
Città della Celesiria, sulla strada da Damasco a Pella, secondo quanto dice Tolomeo (V, 15, 23), a SE. di quest'ultima città. È forse da identificare con l'attuale villaggio di ‛Edīm a SE. di Irbil. La città fu probabilmente una fondazione d'Alessandro...
Citta di Dio, La
Città di Dio
, La (De civitate Dei) Opera, in 22 libri, di Agostino di Ippona, composta fra il 413 e il 426, in cui la storia dell’umanità è ripercorsa alla luce della polarità fra «città terrena», segnata dal peccato, e...