MONTESQUIEU, Charles-Louis de Secondat, barone di La Brède e di
Gioele Solari
Nacque nel castello di La Brède il 18 gennaio 1689 da famiglia discendente da protestanti convertiti; morì a Parigi il 10 [...] Mademoiselle de Clermont, per la quale scrisse il Temple de Gnide. Vi si celebra l'amore dei campi in contrasto con l'amore della città e vi si dimostra che la felicità deriva dai sentimenti del cuore e non dai piaceri dei sensi. Il M. lo pubblicò a ...
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Città del Piemonte, con oltre 10.000 ab., capoluogo di provincia e dell'ampia valle alpina a cui dà il nome e che già costituì il ducato di Aosta. Situata in una piana abbastanza vasta, sulla sinistra [...] da molti anni esiste il progetto del traforo del Monte Bianco.
La città, che nel 1573 contava oltre 3000 ab., non sembra aver variato nel Medioevo castelli fortificati con torri, costruzioni di cui quattro sussistono ancora. Il castello dei visconti ...
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RATISBONA (ted. Regensburg; A. T., 51-52)
Elio MIGLIORINI
Hans MOHLE
Pietro ROMANELLI
Walter HOLTZMANN
Carlo MORANDI
Città della Baviera, capoluogo dell'Alto Palatinato (Oberpfalz), posta sul Danubio, [...] due isolette; inoltre un'altra strada che passa per Landshut collega la città con la valle dell'Inn e col Brennero. Se a questo si Thurn e Taxis, che ha la sua residenza in un castello posto presso il chiostro di S. Emmerano. Ratisbona è sede ...
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Domenicana, nata a Siena da Iacopo, tintore nel rione di Fontebranda, e da Lapa di Puccio Piagenti, il 25 marzo 1347, morta a Roma il 29 aprile 1380 e sepolta nella chiesa della Minerva. La data di nascita [...] Venezia sotto la direzione della curia vescovile di Castello; il testo integrale è inedito, ma buona Cateriniane (I, Siena 1928) nella università di Siena, le conferenze tenute alle Corporazioni dei Caterinati in Roma e in altre città d'Italia. ...
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Il termine cucina deriva da una forma lat. coquina da coquo (come culina da *cocslina) e sta a indicare il luogo proprio del focolare; così anche secondo un'etimologia varroniana culinam veteres coquinam [...] seconda che si trattava di comuni case o di grandi conventi e castelli. Nel primo caso la cucina costituiva anche il principale ambiente di sullo stesso piano vicino alla bragia. Nelle case di città tali sistemi sono superati: il fuoco s'accende in ...
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MANTEGNA, Andrea
Giuseppe Fiocco
Pittore e incisore padovano, nato nel 1431, probabilmente a Isola di Carturo, allora in territorio di Vicenza, morto a Mantova il 13 settembre 1506. Fu l'iniziatore [...] 'anno o agl'inizi del 1460, quando era in quella città. Ma le opere più tipiche del primo periodo sono quelle quella stupenda serie di dipinti per la Stanza degli sposi, nel castello di Mantova, che è la seconda tappa vittoriosa della sua arte, ...
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(v. lipari, isole, XXI, p. 232)
Archeologia. - Un quarantennio di ricerche sistematiche (frutto delle quali è il Museo Archeologico Eoliano di Lipari, più volte ampliato) permette di tracciare un quadro [...] singolare costituzione datasi dai Cnidii, che è in realtà quella di un esercito in guerra.
Della città fondata dai Cnidii sul Castello resta unica testimonianza la grande fossa votiva di un santuario in cui era probabilmente venerato Eolo. Tuttavia ...
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MEDIEVALE L'a. m. si può intendere come raccolta di informazioni mediante il recupero sistematico di testinianze materiali della cultura successiva all'epoca classica: principale metodo di recupero è lo [...] allo scavo nei villaggi (Razom, Szarvas, Nyarsopat, Morič), pur non trascurando fortezze (Diósgyör, Gesztes, Sumeg), castelli (Gyula), città (Sopron). Si sono rinvenute anche tracce dell'arredo domestico; inoltre - esempio fin qui poco seguito ...
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Città della Francia occidentale, antica capitale dell'Angiò (Anjou), ora capoluogo del dipartimento di Maine-et-Loire. È posta sulle due rive del fiume Maine, che è formato, 2 km. a valle della città, [...] in due parti: sulla riva sinistra si stende, sui fianchi di una collina, la città vecchia, dominata dall'imponente massa del suo castello e della cattedrale, e circondata da larghi viali, che si estendono nel luogo dove sorgeva l'antica cinta di ...
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. Il nome di Cosmati, come anche quello di arte cosmatesca, è moderna espressione convenzionale, derivata dal frequente ripetersi del nome di Cosma, per denotare gli artefici romani che lavorarono in quell'interessante [...] Nicola, che hanno lasciato tracce della loro opera a S. Maria di Castello in Tarquinia; nel sec. XIII quella di Drudus de Trivio, che, è il più significativo, in punti assai lontani. Le città del Lazio settentrionale (Viterbo, Sutri, Tuscania, Civita ...
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castello
castèllo s. m. [lat. castĕllum, dim. di castrum «castello, fortezza»] (pl. -i; ant. le castèlla, femm.). – 1. a. Edificio fortificato, cinto di mura con torri, eretto nell’età medievale per dimora e difesa dei nobili proprietarî di...
castellano2
castellano2 s. m. [lat. castellanus «abitante di un castello»]. – 1. Signore o padrone di un castello; per estens., signore di terre: Egli è di poca terra castellano (Berni). 2. Comandante di un castello o fortezza. 3. Abitante...