Scrittore latino (n. Como 61 o 62 d. C. - m. 114 circa), figlio di L. Cecilio Cilone e di Plinia, sorella di P. il Vecchio. Fu scolaro di Quintiliano e di Nicete Sacerdote, fu amico di filosofi come Eufrate [...] cui due sul Lago di Como, dette la Tragedia e la Commedia, e una proprietà presso Tifernum Tiberinum (l'attuale Città di Castello). Fu dapprima avvocato, perorò ogni specie di cause nel foro e sollevò l'arte del dire dal livello piuttosto basso in ...
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Poeta boemo di lingua tedesca (Praga 1875 - Montreaux, Svizzera, 1926). Indirizzato dal padre alla carriera delle armi, tradizionale nella famiglia, a 16 anni abbandonò l'accademia militare. Passando [...] anche in Africa; tra l'altro a Roma (1903-04) e al castello di Duino presso Trieste (1911-12), dove fu ospite della principessa von , 1896), tentativo anche di un ancoraggio alle tradizioni della città natale, che però, per lui di radice e cultura ...
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Musicista (Rohrau, Austria Inf., 1732 - Vienna 1809). Figlio di un carradore, dilettante di musica, studiò dapprima con G. Reutter a S. Stefano in Vienna, poi con un tale Spangler. Conobbe Metastasio che [...] e poi maestro dal principe F. A. Esterházy al castello di Eisenstadt. Qui ebbe modo di cimentarsi alla composizione Salomon, per la composizione di musiche per l'orchestra di quella città. Dopo un successivo viaggio a Londra (1794-95), tornò in ...
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Scrittore italiano (Milano 1893 - Roma 1973). Tra i massimi innovatori della narrativa novecentesca, sperimentò uno stile linguistico che fonde in sé lingua nazionale, forme dialettali e usi gergali. Se [...] nel 1931 La madonna dei filosofi, nel 1934 Il castello di Udine. I migliori dei suoi racconti, per la dalle illusioni residue di un realismo di stampo ottocentesco che alla città sembravano connesse. Il trasferimento dello scrittore prima a Firenze e ...
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Figlio (Pietroburgo 1754 - ivi 1801) di Pietro III e di Caterina II. Ebbe una giovinezza inquieta, amareggiata dagli intrighi della madre stessa. Salito al trono nel 1796, ripudiò la politica di Caterina [...] alle carte di privilegio conferite alla nobiltà e alle città; emanò il giorno dell'incoronazione una legge che escludeva il figlio ed erede Alessandro, alcuni ufficiali, penetrati nel castello Michajlovskij a Pietroburgo, dove egli si trovava, allo ...
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Artista e scrittore italiano (Roma 1926 - ivi 2009). Personalità complessa, ha affrontato con modalità espressive diverse (dalla scrittura alla pittura, dall'installazione alla performance) tematiche legate [...] Sanguineti e altri, e della rivista di arte e critica La città di Riga (1976). Dal 1979 ha insegnato estetica della sperimentazione al Museo Madre di Napoli e del 2024 la mostra Esperimenti nella verifica del male allestita al Castello di Rivoli. ...
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Nome con cui è noto il pittore Giovanni Battista di Iacopo de' Rossi (Firenze 1495 - Parigi 1540). Tra i maggiori esponenti, con il Pontormo e D. Beccafumi, del primo manierismo fiorentino, rivelò il suo [...] di Michelangelo. Fuggito in seguito al Sacco del 1527, a Sansepolcro dipinse la Deposizione (1527-28, S. Lorenzo) e a Città di Castello la Trasfigurazione (1528, duomo). Nel 1530 si recò in Francia, dove fu pittore ufficiale della corte e lavorò alla ...
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Fotografo italiano (n. Napoli 1934). Fra i più importanti fotografi italiani degli ultimi decenni del 20° sec., dopo diversi lavori di impronta socio-antropologica sulla realtà napoletana la sua ricerca [...] .
Particolarmente interessato alla mitologia del Mediterraneo e della città di Napoli, ha pubblicato, tra l'altro: 1999; Roma, Galleria nazionale d'arte moderna, 2000; Torino, Castello di Rivoli, 2000). Negli anni successivi ha continuato a esplorare ...
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Imperatore del Sacro romano impero (Vienna 1552 - Praga 1612). Figlio e successore (1576) di Massimiliano II, fu re d'Ungheria (1572), di Boemia e dei romani (1575). La sua politica antiprotestante provocò [...] ; ma la morte stroncò i suoi piani. n Nel castello di Praga raccolse una gigantesca collezione di opere d'arte Parmigianino (Amore che spezza l'arco), passate nelle raccolte asburgiche di Vienna, sono oggi conservate nella pinacoteca di questa città. ...
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Architetto (Eger, Boemia, 1687 - Würzburg 1753); fu uno degli artisti più fecondi e rappresentativi del barocco settecentesco germanico. È il creatore di uno stile architettonico tedesco, derivato da influssi [...] Schönborn), gli fu affidato il progetto di abbellimento della città e quello della nuova Residenza (iniziata nel 1720 e più insigni creazioni del barocco tedesco: lo scalone del castello di Bruchsal (1731), l'abbazia dei benedettini sul Michaelsberg ...
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castello
castèllo s. m. [lat. castĕllum, dim. di castrum «castello, fortezza»] (pl. -i; ant. le castèlla, femm.). – 1. a. Edificio fortificato, cinto di mura con torri, eretto nell’età medievale per dimora e difesa dei nobili proprietarî di...
castellano2
castellano2 s. m. [lat. castellanus «abitante di un castello»]. – 1. Signore o padrone di un castello; per estens., signore di terre: Egli è di poca terra castellano (Berni). 2. Comandante di un castello o fortezza. 3. Abitante...