GALENI, Gian Dionigi (Uluch-Alì, Ulucciali)
Gino Benzoni
Nacque, stando a Gustavo Valente - lo studioso che più s'è sforzato di connotare la prima fase della vita del G. -, attorno al 1520, a Le Castella, [...] 1557. E, il 17 apr. 1558, è il G., a capo di nove unità (quattro galere e cinque galeotte da lui guidate a del re di Francia Carlo IX ottenendone l'assenso, non senza che contemporaneamente il G. lanci messaggi di disponibilità a cedere la città ...
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DELLA TORRE, Raimondo
Gino Benzoni
Figlio di Francesco e di Laura d'Arco, nacque attorno al 1555 (v. voce del padre, ambasciatore cesareo a Venezia, per notizie sulla famiglia).
È quel "Raimundus puer" [...] di Gorizia. Effimero capo da parata nell' di burbero comando sulla città invisa, il compito (allegata copia d'una lett. dei D. al consigliere segreto ed aulico G. B. Verda del 21 luglio 1623); Ibid., Senato. Dispacci Roma, filze 36, lett. nn. 79, 82 ...
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BIANDRATE, Guido di
Sofia Boesch Gajano
Figlio di Alberto, rimase orfano molto piccolo, dato che la madre, ricordata come contessa di Biandrate, senza precisazione del nome, partecipava all'assedio [...] riferisce, a questo punto, che i Milanesi posero il B. a capo dell'esercito per l'assedio contro Vigevano: la cosa - al di per il suo popolo e per la sua città. Anche se è evidente l'intento del cronista filoimperiale di presentare il B. come vero ...
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AUTARI, re dei Longobardi
Ottorino Bertolini
La proclamazione di A. a re, nell'autunno del 584, pose termine a quel periodo della storia dei Longobardi in Italia che si suole denominare "interregno [...] , erano da allora rimasti senza un re che ne fosse il capo supremo, e sotto il governo di altrettanti capi particolari quanti erano i il comando supremo dell'esarca residente nella città di Ravenna.
Alla fine del 584 si trovavano quindi di fronte il ...
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ESTE, Taddeo d'
Franco Rossi
Figlio di Azzo di Francesco di Bertoldo, appartenente al ramo cadetto dei marchesi d'Este che riconosceva la sua origine in Francesco (m. 1312), secondogenito di Obizzo [...] con attenta oculatezza e nell'agro estense e in Padova città.
Nel marzo del 1426, dopo che si era aperta ancora una volta l qui, colpito al capo da un fromboliere turco, morì il 4 nov. 1463.
Le sue spoglie tornarono nel marzo del 1464 a Venezia, ...
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CIRONI, Piero
Ernesto Sestan
Nacque a Prato l'11 genn. 1819 da Clemente, archivista del comune, e da Giuseppa Conti, nativa di Coiano vicino a Prato, in una famiglia mediocremente agiata, che possedeva [...] casa in città e terra in campagna. Fece le prime scuole a Prato, ma già nel 1831, ravvisata in lui qualche inclinazione al capo alla "Sibilla Emma", cioè ad Emma Herwegh (Luzio, pp. 41, 82). Del resto, aveva poca simpatia per l'Orsini. La parte del ...
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CARLO II di Borbone, duca di Parma (precedentemente, Carlo Ludovico, duca di Lucca)
Maria Luisa Trebiliani
Figlio di Ludovico di Borbone-Parma, re di Etruria, e di Maria Luisa di Borbone-Spagna, figlia [...] sovranità, quella del granduca di Toscana, che in effetti considerava i Borbone solo usufruttuari della città. Si alla vista della folla che accompagnava una deputazione, con a capo il Mazzarosa, che aveva l'incarico di sottoporgli uno schema di ...
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GRIMANI, Marino
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, il 1° giugno 1532, dal futuro cavaliere e procuratore Girolamo di Marino, del ramo a S. Luca, e da Donata Pisani di Ermolao "dal banco", ricchissimo [...] il G. afferma di avere trovato "nel territorio di quella città […] i contadini che lo habitano in tanta povertà, che se sui poteri del doge quale capo assoluto della chiesa di S. Marco, da sempre ritenuta cappella privata del principe, con ...
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GUINIGI, Paolo
Franca Ragone
Figlio di Francesco di Lazzaro e forse di Filippa di Arbore Serpenti, nacque a Lucca probabilmente intorno alla metà degli anni Settanta del secolo XIV, nel 1372 secondo [...] suo nome figura tra i fattori della società facente capo al fratello Lazzaro), quindi nelle Fiandre, a Bruges, monasteri femminili della città e del territorio di Lucca nella seconda metà del Trecento e nel primo trentennio del Quattrocento, ibid., ...
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LAMBERTENGHI, Luigi Stefano
Carlo Capra
Nacque a Milano il 26 dic. 1739 da Giovanni Francesco e Teresa Pogliaghi. Il padre, di nobile, ma non ricca famiglia di origine comasca e cugino del più noto [...] e di fiori, il mantenere l'odioso costume che nelle città […] i cadaveri corrompendosi cagionino delle malattie e ne diffondano i della nomina a membro del Senato di nuova istituzione.
Fece un ultimo viaggio a Parigi nel 1810, come capo (insieme con S ...
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capo
s. m. [lat. caput]. – 1. a. La parte più elevata del corpo umano, unita al torace per mezzo del collo. È sinon. di testa (per i riferimenti anatomici, v. questa voce), che è termine più com. (non però in Toscana) anche per il capo degli...
biodiversità urbana (Biodiversità Urbana) loc. s.le f. La varietà degli organismi viventi, incluse le loro variazioni genetiche, e la molteplicità degli habitat presenti all’interno o nei paraggi delle città, intese come ecosistemi urbani caratterizzati...