DI VITTORIO, Giuseppe
Piero Craveri
Nacque a Cerignola (Foggia) il 12 ag. 1892 da Michele e da Rosa Enrico, secondogenito dopo la sorella Stella.
Il padre era "curatolo" (bracciante specializzato con [...] .
Verso la metà del 1913 il D. estese la sua attività nella provincia barese e nella stessa città di Bari. In rivoluzionario, già segretario della Camera del lavoro di Bari, legato al De Ambris, più tardi capo redattore della rivista fascista Utopia. ...
Leggi Tutto
FERDINANDO II di Borbone, re delle Due Sicilie
Alfonso Scirocco
Nacque il 12 genn. 1810 a Palermo, da Francesco, duca di Calabria, e da Maria Isabella, dei Borboni di Spagna, sua seconda moglie, ed [...] a non seguire l'esempio del papa, da lui devotamente rispettato come capo della Cristianità, senza che però 12 genn. 1848. In pochi giorni gli insorti si impadronirono della città e, nei mesi successivi, di tutta l'isola, tranne la cittadella ...
Leggi Tutto
BERLINGUER, Enrico
Piero Craveri
Nacque a Sassari il 25 maggio 1922 da Mario e da Maria Loriga.
La famiglia era antica, di origine catalana, iscritta negli "stamenti nobiliari della Sardegna" e legata [...] in quella tenuta agricola fuori città" (Baduel, p. 23). Erano i primi mesi del 1943; nell'ottobre si sarebbe proveniva dal gruppo di cattolico-comunisti che nel dopoguerra aveva fatto capo a F. Rodano) a proposito dei problema religioso. Egli nota ...
Leggi Tutto
MACHIAVELLI, Niccolò
Giorgio Inglese
– Nacque a Firenze il 3 maggio 1469, nel "popolo" di S. Trinita. Era figlio di Bernardo di Niccolò di Buoninsegna, dottore in legge di modesta condizione economica, [...] discute le qualità per cui un principe, ovvero un capo politico, è lodato o vituperato: contro la tradizione , pp. 545‑610; La lingua e le lingue di M. Atti del Convegno, Torino¼ 1999, Città di Castello 2001 (scritti di J.‑C. Zancarini, J.‑L. Fournel, ...
Leggi Tutto
CARLO ALBERTO, re di Sardegna
Giuseppe Talamo
Nato a Torino il 2 ott. 1798 da Carlo Emanuele, principe di Carignano, e da Maria Cristina Albertina, principessa di Sassonia Curlandia, venne tenuto a [...] della nomina di C. Alfieri a capodel Magistrato della riforma al posto del dimissionario mons. Pasio vescovo di Alessandria , e ritenne invece necessaria la conquista delle città fortificate ancora occupate dagli Austriaci.
Colse significativi ...
Leggi Tutto
BALBO, Prospero
Francesco Sirugo
Nato a Chieri il 2 luglio 1762 da Carlo Gaetano e da Paola Benso, all'età di tre anni, per la morte del padre, fu accolto in casa del conte G. B. Lorenzo Bogino, secondo [...] prestiti ed annualità,istituita dal Consiglio generale della città di Torino nell'aprile 1795, per attivare più riposate incombenze dell'organizzazione degli studi con la nomina a capodel magistrato della riforma degli studi, il B. non ebbe per ...
Leggi Tutto
COSTA, Andrea
Andreina De Clementi
Nacque ad Imola il 30 nov. 1851 da Pietro Casadio e da Rosa Tozzi.
Il padre, che sposò poi in seconde nozze Teresa Selvatici, era domestico in casa Orsini; Orso Orsini [...] era il capo. L'epicentro prescelto era Bologna e lìvenne fissato il quartier generale; ma l'inopinato arresto del C., il riportati a Ravenna; a Imola, sua città natale, il voto dei centri rurali del basso Bolognese premiò invece i moderati.
Ebbe ...
Leggi Tutto
F., così chiamato dal nonno paterno Fernando I d'Aragona, era l'unico figlio maschio, illegittimo, di Alfonso V d'Aragona. Essendo F. nato a Valencia, si era supposto che la madre, Gueraldona Carlino, [...] gli Orsini, facendogli sposare Isabella Chiaramonte, nipote prediletta del suo capo, il principe di Taranto, che non aveva figli le libertà comunali. Il re stesso concesse statuti alle città demaniali e sanzionò con il suo placet quelli concessi dai ...
Leggi Tutto
CLEMENTE VII, antipapa
Mark Dykmans
Roberto di Ginevra, di illustre famiglia feudale che faceva risalire la sua affermazione politica all'epoca carolingia, nacque nel castello di Annecy nell'anno 1342, [...] di Milano, i Comuni toscani, quasi tutti i signori e le città suddite del pontefice, che tra il 3 dic. 1375 ed il 20 il cui nome era stato fatto dallo stesso Jean de Cros, capo della fazione limosina, mentre il card. Pietro Corsini aveva proposto ...
Leggi Tutto
DELLA SCALA, Cangrande
Gian Maria Varanini
Terzogenito di Alberto (I), dominus di Verona, e di Verde da Salizzole, Canfrancesco, detto sin dall'infanzia "Canis magnus", nacque - come è ormai pacificamente [...] difficile per noi dare un senso preciso alla politica del D. nei confronti di Brescia che era per lui abbastanza importante, tale da indurlo a divenire formalmente capo di una pars di quella città (i cui aderenti cacciati nel 1316, "Veronam confugere ...
Leggi Tutto
capo
s. m. [lat. caput]. – 1. a. La parte più elevata del corpo umano, unita al torace per mezzo del collo. È sinon. di testa (per i riferimenti anatomici, v. questa voce), che è termine più com. (non però in Toscana) anche per il capo degli...
biodiversità urbana (Biodiversità Urbana) loc. s.le f. La varietà degli organismi viventi, incluse le loro variazioni genetiche, e la molteplicità degli habitat presenti all’interno o nei paraggi delle città, intese come ecosistemi urbani caratterizzati...