parti
Antica popolazione iranica, forse di origine scitica, stanziata nel Khorasan (Iran nordorientale). Tra il 7° e il 4° sec. a.C. figurano come tributari prima dei medi, poi degli achemenidi. Caduto [...] della monarchia seleucide. Nel 247 a.C. la popolazione, guidata da Arsace, si ribellò ai greci, approfittando di una guerra scoppiata tra la Siria ’ulteriore presa della capitale; nel 198 Settimio Severo espugnò una terza volta la città, celebrando l ...
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Adriano (Publius Aelius Hadrianus)
Adriano
(Publius Aelius Hadrianus) Imperatore romano (Italica, Spagna, 76-Baia 138), dopo l’assunzione al trono detto imperator Caesar Traianus Hadrianus Augustus. [...] di Adriano. Dalla Siria, dove era governatore, posta fine alla guerra partica a prezzo della rinuncia di alcuni territori biblioteca, il ginnasio, e molte altre costruzioni in varie cittàdell’impero. Egli stesso progettò il tempio di Venere e Roma ...
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ALTAVILLA, Riccardo d', detto del Principato
Raoul Manselli
Figlio di Guglielmo del Principato, accompagnò Boemondo alla prima Crociata con un cospicuo numero di soldati (tra cui anche suo fratello [...] avrebbe pagato il suo riscatto, si recò in Siria, ove fu il baglivo della contea di Edessa, passata a Tancredi dopo la l'emiro turco Djawali. AII'A. sembra essere appartenuta la città di Maraṣ, che nel 1108 dovette lasciare, per la restituzione d ...
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al-Andalus
Nome, di etimo incerto, con cui fu nota presso gli arabi la Penisola Iberica sotto dominazione musulmana in epoca medievale. Fu nel 711 che una piccola armata formata da guerrieri arabi e [...] al-Rahman ibn Marwan, scampato al massacro della famiglia omayyade in Siria, prendeva il potere in al-A., instaurandovi Navas de Tolosa (1212), seguita dalla conquista cristiana delle principali città andaluse (1248, presa di Siviglia). In seguito, ...
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Tamerlano
(dal turco Timur lenk, «Timur lo zoppo») Sovrano turco dell’Asia centrale (Kish, Samarcanda, 1336-Otrar 1405) del khanato Chaghatai. Conquistate le regioni della Transoxiana e della Corasmia [...] sistematici saccheggi, massacri e deportazioni nelle città che gli resistevano. Fu però allo della Corasmia
1369
Sale al trono di Samarcanda: in un trentennio di campagne occupa Persia, Mesopotamia, Anatolia, Armenia, Georgia, Siria e parte dell ...
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Thutmosi
Nome di quattro faraoni della XVIII dinastia egiziana.
T. I (1504-1492 a.C.) ampliò la sfera di influenza egiziana in Siria-Palestina e in Nubia fino a limiti mai raggiunti prima. In Nubia infatti [...] spinse poi fino a Kurgus, a sud della IV cateratta del Nilo. In Asia arrivò con il suo esercito fino all’Eufrate, dove lasciò un’iscrizione, e al ritorno celebrò l’impresa con una caccia all’elefante presso la città di Niya, sull’Oronte.
T. II (1492 ...
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Seti (o Sethi)
Seti
(o Sethi) Nome di due faraoni della XIX dinastia egiziana.
S. I (1294-1279 a.C.) salì al trono dopo il padre Ramses I, il fondatore della dinastia. Dedicò molte delle sue energie [...] religiosi di Tebe, Abido, Menfi, Eliopoli e ad Avaris, sua città natale. Ad Abido, nel cenotafio di Osiride, fece scolpire la lista così la condanna della sua memoria. Cercò di ristabilire l’autorità egiziana sulla Siria-Palestina e fronteggiò le ...
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Amurru, regno di
Per i babilonesi A. è l’Occidente in genere, ma nei secc. 14°-13° a.C. ebbe questo nome un regno in Siria settentrionale, nella zona montana tra la costa e la valle dell’Oronte. Fondato [...] antiegiziana, fu consolidato da Aziru con l’annessione di città (Sumura e Tunip), il predominio sulle vicine Ugarit e (ca. 1275). A seguito della battaglia, A. tornò sotto dominio ittita, e vi rimase fino al tracollo dell’impero ittita (ca. 1190). ...
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Aziru
Re di Amurru, in Siria (regno ca. 1350-1335 a.C.). Ereditò dal padre Abdi-Ashirta un regno montano, di origine tribale, poco coeso. Suddito formale dell’Egitto, riuscì ad ampliare il territorio [...] ai danni dellecittà costiere e della valle dell’Oronte. All’avanzare degli ittiti passò dalla loro parte, strinse un trattato di vassallaggio con Shuppiluliuma e trasmise il regno ai suoi discendenti. ...
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citta
città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis «condizione di civis» e «insieme di cives»; al sign. di «aggregato di abitazioni» la parola giunse per metonimia, sostituendo urbs]. – 1. a. Centro abitato di notevole estensione, con edifici...
domicìdio s. m. La distruzione deliberata e sistematica di case, palazzi e infrastrutture civili in un insediamento abitato, in una città o in una zona circoscritta. | In senso ristretto e attenuato, la negazione del diritto all’abitazione....