Pablos Sánchez, David. – Regista e sceneggiatore messicano (n. Cittàdi Messico 1982). Formatosi presso il Centro de capacitación cinematográfica diCittàdi Messico, ha ottenuto un master in regia alla [...] 2010) e documentari (Una frontera, todas las fronteras, 2010) in cui è già espressa la sua cifra stilistica di essenzialità, coniugata con uno sguardo delicato e intimista che scandaglia temi sensibili quali la famiglia, l’infanzia, la problematicità ...
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Griffith, David Wark (propr. David Llewelyn Wark)
Giulia Carluccio
Regista e produttore statunitense, nato a Crest-wood, nei pressi di La Grange (Kentucky), il 22 gennaio 1875 e morto a Hollywood il [...] un quotidiano di Louisville (Kentucky), ed entrò quindi in contatto con l'ambiente culturale e teatrale della città. Iniziò .
R. Schickel, D.W. Griffith: an American life, New York 1984.
David Wark Griffith, éd. J. Mottet, Paris 1984.
T. Gunning, D.W ...
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Realismo
Corrado Maltese
Mario Verdone
di Corrado Maltese e Mario Verdone
REALISMO
Realismo e neorealismi di Corrado Maltese
sommario: 1. Il realismo e le sue varianti: a) gli estremi concettuali del [...] di opere diDavid (Marat assassinato, eseguita da Rambaldi), di Goya (Fucilazioni del 3 maggio, eseguita da Guttuso), di Rude (La marsigliese, eseguita da Mirko), di (1950), sui drammi dell'emigrazione, a La città si difende (1951), e a Il ferroviere ...
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Hollywood
Enzo Siciliano
Inquadramento generale
di Thomas Harrison
Fu questo il nome dato nel 1886 da una certa signora Wilcox, moglie di un investitore immobiliare, a una immensa tenuta alla periferia [...] ; Boogie nights ‒ L'altra Hollywood); oppure luogo di specchi e incubi, allucinazione intrisa di pulsioni di morte e angoscia erotica nelle inquietanti e ambigue visioni di Mulholland drive (2001) diDavid Lynch. H., mito proteiforme, non conosce il ...
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Bianco e nero
Vieri Razzini
Percezione e convenzione
Il b. e n., che è stato per circa quattro decenni una semplice mancanza dovuta a una tecnologia imperfetta, rientra in quella "deviazione dalla concezione [...] di ghiaccio (Way down east, 1920, Agonia sui ghiacci, diDavid W. Griffith; Die Bergkatze, 1921, Lo scoiattolo, di Ernst il b. e n. ogni pericolo di oleografia, ma cattura la magia, o il carattere, dicittà e paesaggi illuminando forme, spazi e ...
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Cinema nel cinema
Pietro Piemontese
Il metacinema
Al cinema, gli avvenimenti sembrano raccontarsi autonomamente tanto assomigliano al modo in cui si vedono nella quotidianità. Il cinema intrattiene [...] Boogie nights (1997; Boogie nights ‒ L'altra Hollywood) di Paul Thomas Anderson, The Buddy factor (1994; Il prezzo di Hollywood) di George Huang, Search and destroy (1995; Cerca e distruggi) diDavid Salle, Mute witness (1995; Gli occhi del testimone ...
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Lingua del film
Sergio Raffaelli
La parola, classificata in ambito teorico fra gli elementi non essenziali del linguaggio cinematografico, risulta di fatto una componente quasi immancabile dei film [...] di solito, una 'impaginazione' mossa, corredata di decorazioni talvolta allusive, come per es. in Intolerance (1916) diDavid del miele'. E Batto ritorna dai campi alla città, al suo giardino di Catana in vista dell'Etna"). L'esempio fu contagioso ...
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Regista
Lucilla Albano
La nascita della regia, agli inizi del 20° secolo, vide l'affermazione di una nuova figura e di un nuovo ruolo di artista e di creatore, in ambito sia teatrale sia cinematografico. [...] agli Stati Uniti si possono fare i nomi diDavid Wark Griffith, Mack Sennett, Charlie Chaplin, Thomas di 'uomini nuovi', messaggero di 'verità'. Già nel cinema di Rossellini, con Roma città aperta (1945) e Paisà (1946) si delineano i capisaldi di ...
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Fantastico, cinema
Alessandro Cappabianca
Tra i generi cinematografici, il fantastico appare forse il meno facilmente definibile, presentando numerose tangenze con l'horror, l'avventura, la fantascienza, [...] diDavid W. Griffith (da E.A. Poe) e Trilby (1915) di Maurice Tourneur (storia di un malefico ipnotizzatore). Un filo diretto, nel nome didi un simbolismo esasperato; in un film come Nosferatu, invece, girato in ambienti naturali e in una vera città ...
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Oscar
Maurizio Porro
I primi anni
La storia dell'Academy Award, più noto come Oscar, il premio più ambito del cinema, inizia il 16 maggio 1929, quando il presidente dell'Academy of Motion Picture Arts [...] città aperta di Roberto Rossellini ottenne una nomination per la sceneggiatura nell'edizione del 1946, e Sciuscià e Ladri di biciclette di sul fiume Kwai) diDavid Lean fu premiato con sette O.; nell'edizione del 1959 Ben Hur di William Wyler vinse ...
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periurbano agg. 1. Che appartiene alla periferia di una città; periferico. 2. Per estensione, posto nell'area a ridosso di un grande centro abitato. ◆ Sviluppo, esigenze, comunità, parole grosse che il «Foglio» maneggiava con sicurezza invidiabile...
tribute band loc. s.le f. Gruppo che ripropone brani di un altro gruppo o artista molto famoso, cercando di riprodurne pedissequamente lo stile musicale e di imitarne il modo di stare sulla scena, di atteggiarsi e di vestire. ♦ Festa in libreria,...