Poliziesco, genere
Mario Sesti
Per la sua complessità, per la vasta articolazione, per la fortuna stessa delle opere a esso ascrivibili, e in ragione della sua evoluzione che ha implicato contaminazioni [...] il giallo politico (Le mani sulla città, 1963, e Cadaveri eccellenti, 1976, entrambi di Francesco Rosi; A ciascuno il suo, 1967, e Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, 1970, entrambi di Elio Petri; Il giorno della civetta, 1968 ...
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New American Cinema
Franco La Polla
Se storicamente l'esperienza di Jonas Mekas e dei registi riuniti nel New American Cinema Group (NACG) viene identificata nell'etichetta di N. A. C., in un senso [...] ruolo di succursale. Città da sempre identificata nella bohème, nella stravaganza, nella libertà di pensiero e di costume e dei fratelli Albert e David Maysles e di Richard Leacock ‒ collaboratori, fra l'altro di Donn A. Pennebaker sul ...
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Film a episodi
Bruno Roberti
Il film a episodi in Italia
di Masolino d'Amico
L'espressione f. a e. designa una struttura cinematografica articolata in più parti, ciascuna delle quali rappresenta un'entità [...] come pure Mortacci (1989) di Sergio Citti, ironica galleria di personaggi che aspettano di entrare nell'altro mondo.Nell' af Satans bog (1921; Pagine dal libro di Satana) in Danimarca e David Wark Griffith con Intolerance (1916) negli Stati Uniti ...
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Free cinema
Emanuela Martini
Movimento cinematografico nato in Inghilterra intorno alla metà degli anni Cinquanta. Autori di punta e ideatori ne furono Lindsay Anderson, Karel Reisz e Tony Richardson, [...] e a quelle di altri autori affermatisi negli anni immediatamente successivi, come Alan Sillitoe, Shelagh Delaney, David Storey, Stan di giovani, di operai, dicittà e quartieri inquieti, di fughe impossibili; i nuovi divi ebbero le facce comuni di ...
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Drammatico, genere
Roberto Campari
Scrive G.W.F. Hegel nelle sue Vorlesungen über die Ästhetik (post. 1836-1838; trad. it. 1967, p. 1344): "Al centro fra la tragedia e la commedia si colloca un terzo [...] collocazione in generi, il primo in ordine cronologico è David W. Griffith, ritenuto giustamente il padre del linguaggio città aperta (1945), offrendo una visione già storica dei fatti appena vissuti dall'Italia e anche dalla Germania di ...
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realismo
Loredana Finicelli
Gianni Rondolino
Riprodurre fedelmente la realtà
Col termine realismo si intende normalmente la tendenza nelle arti figurative, nella letteratura, nel cinema, a rappresentare [...] cinema statunitense – da David Wark Griffith a Erich città aperta (1945) di Roberto Rossellini, in primo luogo, e con i film successivi dello stesso Rossellini, di Vittorio De Sica, di Cesare Zavattini, di Luchino Visconti, di Giuseppe De Santis e di ...
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GEMINI, Italo
Daniela Brignone
Nacque a Roma il 25 dic. 1901 da Filippo e Teresa Corradini, ultimo di cinque figli di una famiglia tutt'altro che agiata.
Si narra che durante gli anni scolastici il [...] presidente G., in Il Giornale dello spettacolo, 6 giugno 1980; La città del cinema. I primi cento anni del cinema italiano, Milano 1995, ad ind.; Ente Daviddi Donatello, Cronologia dal 1950, Roma 1998, passim; Confederazione generale dell'industria ...
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GIACHETTI, Fosco
Caterina Cerra
Nacque a Sesto Fiorentino il 28 marzo 1900 (e non a Livorno nel 1904 come affermato nei Chi è? del 1940 e 1948), da Alessandro e da Margherita Giachetti, primo di tre [...] attrice che sposò nel 1924, a Città della Pieve. Nel 1926, anno di nascita dell'unico figlio Luciano, il G La cittadella (1964) e David Copperfield (1965) tutti e tre per la regia di A.G. Majano; Il conte di Montecristo regia di E. Fenoglio (1966); ...
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The Iron Horse
Edward Buscombe
(USA 1924, Il cavallo d'acciaio, bianco e nero, 133m a 20 fps); regia: John Ford; produzione: John Ford per Fox Film Corporation; soggetto: Charles Kenyon, John Russell; [...] un contesto ricco di particolari umani. Pensiamo per esempio alle scene della costruzione delle nuova città man mano che (capo Sioux), Edward Piel (vecchio cinese), James Gordon (David Brandon Sr.), Winston Miller (Davy da piccolo), Peggy Cartwright ...
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Rebel without a Cause
Roy Menarini
(USA 1955, Gioventù bruciata, colore, 111m); regia: Nicholas Ray; produzione: David Weisbart per Warner Bros.; soggetto: Nicholas Ray, Irving Schulman; sceneggiatura: [...] studente universitario dalla vita apparentemente normale, esprime insofferenza verso i genitori, che sembrano coprirlo di attenzioni soffocanti, e verso la società che lo circonda. Nella città dove la famiglia si è stabilita da poco tempo, Jim cerca ...
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periurbano agg. 1. Che appartiene alla periferia di una città; periferico. 2. Per estensione, posto nell'area a ridosso di un grande centro abitato. ◆ Sviluppo, esigenze, comunità, parole grosse che il «Foglio» maneggiava con sicurezza invidiabile...
tribute band loc. s.le f. Gruppo che ripropone brani di un altro gruppo o artista molto famoso, cercando di riprodurne pedissequamente lo stile musicale e di imitarne il modo di stare sulla scena, di atteggiarsi e di vestire. ♦ Festa in libreria,...