MONTEVERGINE
MMario Placido Tropeano
Montevergine, oggetto di ventisei documenti federiciani, risulta un destinatario particolarmente favorito tra le grandi abbazie benedettine. Il primo documento risale [...] di un palazzo sito nella cittàdi Bari; infine nel luglio 1250 inviò un mandatum al giustiziere di Capitanata, Gervasio di G.G. Giordano, Croniche di Monte Vergine, Napoli 1649; M. de Masellis, Iconologia della madre diDio Maria Vergine, ivi 1654; A ...
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Anastasio I, santo
Alessandra Pollastri
Successe a papa Siricio. Il Liber pontificalis menziona la sua origine romana, il nome del padre, Massimo, e la durata del suo pontificato in tre anni e dieci [...] egli si astenne dal pronunciarsi rimandando il giudizio a Dio sulla base di 1 Re 16, 7. Secondo Girolamo (Apologia 63.
Per la documentazione archeologica v.: Codice topografico della cittàdi Roma, a cura di R. Valentini-G. Zucchetti, II, Roma 1942 ...
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politica
Il termine p. deriva dall’aggettivo greco politikòs, a sua volta derivato da polis, città. Nel pensiero greco la riflessione politica incomincia come riflessione sulla giustizia, di origine [...] fronte a quello temporale-laico-imperiale è chiarissimo in Agostino, che teorizza la divisione delle due città, la celeste e la terrena: la prima è diDio, è immortale, è della Verità, mentre l’altra è del diavolo, è mortale, è della vanità. Comunque ...
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POERIO, Carlo
Renata De Lorenzo
POERIO, Carlo. – Nacque a Napoli il 13 ottobre 1803 da Giuseppe, appartenente a una nobile famiglia calabrese (era barone di Belcastro), e da Carolina Sossisergio, figlia [...] diDio eretta a sistema governativo» (Il signor Gladstone e il governo napolitano. Raccolta di scritti intorno alla questione napolitana, a cura di perciò oggetto di attacchi e gli fu rimproverato di non difendere gli interessi della sua città. Non ...
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CALABRIA
PPietro De Leo
Tra la fine del sec. XII e gli inizi del XIII la Calabria, suddivisa lungo la linea Squillace-Tiriolo-Nicastro nei giustizierati di Val di Crati e Terra Giordana a nord e di [...] papas" di Squillace a papa Gregorio IX. Non mancavano, però, fedeli timorosi diDio: di Calabria e di Sicilia, per contrastare le ambizioni delle città e dei feudatari locali desiderosi di affrancarsi dal potere regio. In seguito, alla morte di ...
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CAPITINI, Aldo
Piero Craveri
Nacque a Perugia il 23 dic. 1899 da Enrico, campanaro del comune, e da Adele Ciambottini. Fece studi irregolari e nel 1924 sostenne l'esame di licenza liceale. Quello stesso [...] meglio avvertire la presenza diDio al centro, monoteismo concreto" (ibid., p. 32). Di qui tuttavia non nasceva essere di nuovo arrestato nel 1943. Dopo la Liberazione fondava in numerose città i Centri di orientamento sociale (C.O.S.), sedi di ...
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FRASSATI, Pier Giorgio
Maria Cristina Giuntella
Figlio primogenito di Alfredo e di Adelaide Ametis, nacque a Torino il 6 apr. 1901. Studiò prima al ginnasio "D'Azeglio" e poi all'Istituto sociale retto [...] piuttosto nell'ambiente intellettuale e operaio torinese, nel clima della città in cui agivano A. Gramsci e P. Gobetti.
Ma atti del processo di beatificazione: Atti del processo apostolico di beatificazione e canonizzazione del servo diDio P.G. F ...
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Otranto
HHubert Houben
Dopo essere stato nell'Alto Medioevo il porto pugliese più importante per i collegamenti con Bisanzio e con la Palestina, Otranto ‒ la cui sede vescovile era stata elevata nell'892 [...] la Torah e da Otranto la parola diDio".
Nel 1203, quando si diffuse la falsa notizia della morte di Innocenzo III, Otranto, come altre città della Puglia, si ribellò contro il dominio di Gualterio di Brienne. All'epoca di Federico II, Otranto era un ...
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Abruzzo
Alessandro Clementi
La regione che oggi porta questo nome era divisa in diversi ambiti giurisdizionali fin dall'epoca longobarda: la provincia valeria, che includeva i sabini, i vestini, i marsi [...] giurisdizioni che Federico concesse al figlio Corrado, oltre alla cittàdi Gaeta, si davano come vassalli, quindi come immediatamente questo momento vi ha sottoposti l'imperatore Federico, nemico diDio e della Chiesa, attraverso i suoi ministri, i ...
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DE LEVA, Giuseppe
Sergio Cella
Nacque a Zara da nobile famiglia d'origine spagnola il 18 apr. 1821, figlio di Cesare e di Angela Nachich-Voinovich. Compì gli studi ginnasiali a Zara e subì nel 1840 [...] un clero, senz'altra cura che della scienza diDio e del buon costume". Anche l'opera maggiore Padova, XVII (1971), 7, pp. 15-19; G. Toffanin jr., Cent'anni in una città, Cittadella 1973, pp. 96 s.; S. Cella, La "Dante Alighieri" nella vita padovana, ...
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citta
città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis «condizione di civis» e «insieme di cives»; al sign. di «aggregato di abitazioni» la parola giunse per metonimia, sostituendo urbs]. – 1. a. Centro abitato di notevole estensione, con edifici...
non ti disunire loc. aforistica Invito a non perdere la propria unità e saldezza interiore. ◆ Di quel categorico «non ti disunire» (già un tormentone per cinefili) Capuano (quello vero) specifica che era una frase usata nel calcio, niente a...