INDUSTRIA (lat. industria)
Francesco COPPOLA D'ANNA
George MONTANDON
Ugo Enrico PAOLI
Carlo RODANO
Gino OLIVETTI
Giuseppe Menotti DE FRANCESCO
Mario ROTONDI
Sta a significare propriamente l'abilità [...] i a 3 scudi nei villaggi, da 10 a 30 nelle città. Quest'ordinanza fu poco osservata e anzi gli abusi andarono aggravandosi. a produrre la porcellana tenera. L'arte della stampa era diffusa in tutti i paesi d'Europa e dava le magnifiche edizioni ...
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Raccolta libraria, ordinata e custodita, con opportuni cataloghi, a determinati scopi di cultura; distinta perciò dal deposito, dall'emporio, dalla bottega di libri, con o senza ordine riuniti ad altro [...] Ammiano Marcellino, a Roma tutte le biblioteche erano chiuse: che la città fosse in decadenza già a quel tempo, è del resto notorio dove prima del secolo X la cultura fu più diffusa e generalmente meno unilaterale che negli altri paesi dell'Occidente ...
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IUGOSLAVIA (A. T, 77-78)
Umberto NANI
Anna Maria RATTI
Vojeslav MOLE
Ferdinando MILONE
Mario Salfi
Arthur HABERLANDT
Pino FORTINI
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Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
È il nome assunto dal nuovo [...] e per la lana.
Assai meno numerose sono le capre, diffuse in special modo nella Serbia meridionale e nel Montenegro, nel Boiana, ad eccezione di qualche breve tratto paludoso.
Di grandi città, in tutta quest'ampia regione, non v'è che Sarajevo, ...
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ISLAMISMO.
Carlo Alfonso NALLINO
Bruno DUCATI
Ernst KUHNEL
Sommario. - 1. Generalità (p. 603); 2. Distribuzione geografica e statistica dei musulmani (p. 604). - Sistema religioso: 3. Considerazioni [...] moglie a non sceriffi.
15. Le sette. - Una tradizione molto diffusa, per quanto apocrifa, pone in bocca a Maometto il detto: "La sono considerati egualmente legittimi e possono coesistere nella medesima città o regione; solo nel sec. XIX si è ...
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Musica
Alvise Vidolin
Serena Facci
Vincenzo Perna
Giovanni Giurati
Serena Facci
Giovanni Giuriati
(XXIV, p. 124; App. II, ii, p. 372; III, ii, p. 186; IV, ii, p. 541; V, iii, p. 597)
L'evoluzione [...] o scuole di m. classica araba sorti in alcune città, ricordiamo il conservatorio di Beirut, in cui si sono Cina costituiscono solo degli esempi di una tale tendenza oggi sempre più diffusa.
bibliografia
R.H. Van Gulik, The lore of the Chinese ...
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POPOLAZIONE
Arnaldo MOMIGLIANO
Gino LUZZATTO
Roberto ALMAGIA
Luigi GALVANI
Ugo GIUSTI
. Popolazione nel mondo antico. - Salvo che per l'Egitto (per cui v. oltre), non è possibile alcun calcolo [...] non obbligati a servizio. E se questo sistema, a noi noto per Atene, doveva essere diffuso in tutta la Grecia, è però da notare che nelle città oligarchiche le statistiche dei cittadini di pieno diritto potevano dare solo l'idea di una ristretta ...
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Duplice è il significato di questi due termini, che da una parte hanno indicato e indicano semplicemente una suddivisione delle forze armate di un paese, e dall'altra, più largamente, ordini e classi sociali [...] a. C. dai Cimmerî, coi quali gli opliti greci delle città della Ionia combatterono lotte che non furono per lungo tempo dimenticate. divennero equites equo publico (è questa l'opinione più diffusa e più probabile, contrastata però da alcuni, come il ...
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PETRARCA, Francesco
Enrico Carrara
Nella gloria della poesia italiana è il secondo, dopo Dante e prima del Boccaccio, dei suoi grandi e venerati patriarchi; ma nella storia della formazione spirituale [...] Epist. metr., III, 17): ora, saputo del suo arrivo, uscì di città ad accoglierlo. Nel ritorno, presa la via delle Chiane, si fermò ad umanistica.
a) La prima di queste e la più diffusa reca per titolo Invectivarum contra medicum quendam libri IV ( ...
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L'arte della ceramica concerne la fabbricazione di prodotti formati di terra, foggiati a mano o meccanicamente, e cotti. La parola è derivata dal nome greco dell'argilla (κέραμος) ed è passata nelle lingue [...] più ancora nel successivo, ebbe a designarsi col nome della città di Faenza, famosa sin dal Rinascimento per le sue ceramiche ai centri del nuovo reame achemenide e dalla Persia si diffuse, con la conquista araba, alle regioni occupate dall'Islām, ...
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FOTOGRAFIA
Italo Zannier
Romano Fea
Giampaolo Bolognesi
(XV, p. 782; App. II, I, p. 963; III, I, p. 663; IV, I, p. 842)
Storia della fotografia. - La storia della cultura di questi ultimi centocinquant'anni [...] della Caisse des monuments historiques, un suo sistematico catalogo sulla città vecchia, registrando i bistrots, le botteghe, le strade, i fine degli anni Settanta la fotocamera tipica e maggiormente diffusa era la reflex 35 mm, con lettura interna ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...