Penisola posta nella parte sud-occidentale dell'Asia fra 34° 30′ e 12° 45′ lat. Nord e 32° 30′ e 60° long. Est. Come regione naturale, l'Arabia dovrebbe includere anche il Sinai, la Siria e parte della [...] a Gedda, contando poi di ritornare nell'interno movendo da questa città. In questo tentativo di ritorno fu ucciso da predoni non si antiche: tuttavia è certo che con loro l'ellenismo si diffuse così ampiamente nella regione, che dopo il tempo di ...
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Cattura o uccisione di animali selvatici mediante armi, trappole, reti o animali addestrati. Ha per scopo la difesa del] e persone o degli averi (animali domestici e piante coltivate), la ricerca di alimenti [...] spettacoli del circo e dell'anfiteatro.
Una delle cacce più diffuse presso gli antichi fu quella al cinghiale, che esponeva i monti di Degagna era riservata al vescovo e i broletti delle città erano parchi, nei quali con il signore anche il vescovo ...
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OPERA
Gastone ROSSI-DORIA
. Nella definizione più comune questo termine designa un componimento di genere drammatico, concepito verso il 1600 da umanisti fiorentini e romani, cui concorrono le arti [...] , presso il Peri e il Caccini così monocromo come per una diffusa, pallida luce lontana, le dovizie del nuovo madrigale; né soltanto libero, anche senza pagamento, i gondolieri e i poveri della città, i quali, sia pure in vista di "spettacoli" o ...
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La cinematografia è basata sulla scomposizione del movimento in elementi fissi successivamente ripresi e riprodotti od osservati con ritmo quasi sempre uguale a quello impiegato per la ripresa. Il Linke [...] fu esposto al pubblico di New York nel 1894 e, a partire da quell'anno, si diffuse in locali e sale di spettacolo di tutte le grandi città americane ed europee. Esso però, nonostante alcuni tentativi dell'Edison, poi abbandonati, non consentiva la ...
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situazione. - Chiamata Κύρνος dai Greci, Corsica dai Latini, è questa la più piccola e più settentrionale delle tre maggiori isole che chiudono il Mar Tirreno (Sicilia, Sardegna, Corsica), ma geograficamente [...] guńńu "cubito", nući); né mancano i relitti di -ÿÿ- da -ll- diffusi in tutta la Corsica: iÿÿu, iÿÿa, iÿÿi, iÿÿe, un ÿu voli "non 1359, per opera di Sambucuccio d'Alando, d'una federazione di città e di pievi (v. comune, terra di). Ma Genova non seppe ...
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La grandiosa opera filosofica e scientifica di Aristotele segna il punto a cui fa capo il movimento scientifico e speculativo di oltre due secoli della cultura greca, e donde muove tutto un ampio e vario [...] sopra molti altri punti.
Egli nacque a Stagira (città della Penisola Calcidica dipendente dalla Macedonia, distrutta da mirabile trionfo della donna, perfino su A., fu largamente diffusa nelle letterature e nelle arti figurative del Medioevo.
Bibl.: ...
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. È il nome (Κελτοί o Κελται) che le fonti greche (primo in ordine di tempo il frammento d'Ecateo di Mileto che parla dei Celti situati intorno a Marsiglia, colonia greca) dànno ai popoli, i quali nella [...] molto antica, è pure nome celtico. I nomi tipici di città sono quelli in -dunum, attestati per tutta l'Europa: Senodunum 1842 la migliore storia del Galles.
La prosa cimrica è più diffusa e viva anche di quella irlandese, e ha una larga base popolare ...
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INCISIONE
Carlo Alberto PETRUCCI
Mary PITTALUGA
. Arte di disegnare sopra una superficie dura, scavandola. L'incisione può essere fine a sé stessa (cammeo, pietre dure); servire per decorazione, [...] al Nord d'Europa da quando, dalla Cina, si era diffuso l'uso della carta: si possono ricordare la Andata al Calvario ricchissima, cominciò presto e si svolse rapidamente nelle principali città d'Italia, raggiungendo poi, soprattutto a Firenze e a ...
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Il termine aritmetica fu usato per la prima volta dai pitagorici per distinguere la scienza dei numeri dalla mera pratica del calcolo per mezzo di operazioni elementari, o logistica (λογιστική). Secondo [...] esisteva in Europa qualche rarissima traduzione dall'arabo, diffusa in pochi esemplari manoscritti: vale a dire qualche solitarî, alcuni fra i numerosi mercanti, specialmente delle città marinare. Per ciò che riguarda il calcolo aritmetico, ...
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(dal lat. calendarium; fr. calendrier; sp. calendario; ted. Kalender; ingl. calendar).
Sommario: Generalità, p. 392; Il calendario dei primitivi, p. 393; Calendarî dell'America antica, p. 393; Calendarî [...] è la settimana del mercato (per lo più 4 o 5 giorni), diffusa specialmente in Africa, dove, del resto, i singoli giorni della settimana sono il primo mese dell'anno era diverso nelle varie città; e neppure il mese intercalare occupò dappertutto lo ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...