Si dicono cereali tutte le piante erbacee che, in coltivazione o allo stato spontaneo, producono frutti dai quali si può trarre farina, generalmente panificabile. Oltre che le piante, dette anche biade, [...] quali la coltura, come nel nostro, si è più largamente diffusa.
Come eventuale ingrediente secondario del pane è da ricordare anche del Mar Nero e dal nord dell'Africa poi; le città anseatiche lo importano invece dalla Polonia, che era diventata un ...
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Nome e limiti. - Col nome di Ande - in spagnuolo Cordillera (cioè "catena") de los Andes - si designa il grande sistema montuoso che percorre in tutta la sua lunghezza la parte occidentale dell'America [...] del nome nulla si sa di sicuro. Certo esso si diffuse assai lentamente nell'uso dei geografi e dei cartografi, poiché giacimenti d'argento e di stagno, che danno vita alle città minerarie di Oruro, Potosí, Huanchaca, Portugalete, e determinano, ...
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PRUSSIA (ted. Preussen; dal nome dei Borussi o Prussi, che abitavano quella regione che è detta ora Prussia Orientale e appartenevano alla famiglia baltica; il nome è stato poi assunto dai nuovi abitanti [...] Prussia Orientale (63,1) e nel Hohenzollern (63,9). Le città con oltre 100 mila abitanti sono 35. Le occupazioni principali sono l un bosco sacro a Romowe (nell'odierno Samland). Generalmente diffusa la poligamia; tenuti in alto conto i doveri dell' ...
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La seconda città dell'Egitto, nell'angolo O. del delta nilotico, su un lembo di terreno sabbioso che separa il lago litoraneo di Maryūt, o palude Mareotide, dal Mediterraneo, a 31°12′ di lat. N. e 29052′ [...] tuttavia che ogni giorno più rivela quanto grande e diffusa sia stata l'influenza di Alessandria in Pompei (e pascià.
A N. e a NO. di questi quartieri è il cuore della città attuale, che fa capo alla vasta piazza Moḥammed ‛Alī, arborata, cinta di ...
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PARTITI POLITICI
Gianfranco Pasquino
Vittorio Vidotto
Paolo Ridola
(v. partito, XXVI, p. 423; partiti politici, App. IV, II, p. 745)
Politologia: origini e funzioni dei partiti politici. − I p.p. [...] un sistema di alleanze di sinistra vincente in molte grandi città (Torino, Venezia, Trieste, Roma, Napoli, Catania, da un difficile equilibrio fra unità e collegialità del governo, dal diffuso ricorso a prassi consociative con i p.p. di opposizione, ...
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. Popolazione del ceppo indo-europeo. Le differenze di lingua, di religione, di costumi che distinguono gli Armeni dalle altre popolazioni del paese cui hanno dato il loro nome (v. armenia), appaiono assai [...] conca di Urmia, di Iṣfahān e Ṭeherān. In tutte le città dell'Oriente, sino all'India, gli Armeni formavano un importante cui si è già fatto cenno. La stampa periodica armena è diffusa, del resto, in tutto il mondo. Giornali e riviste vengono ...
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Con la parola arredamento si indica tutto ciò che serve per ornare l'interno degli edific;. Per questa ragione l'arredamento non si può definire come un'arte, ma piuttosto come l'insieme di tutte le arti [...] non ebbero uno stile proprio e un'estetica particolare. Le città di Tiro e di Sidone servirono come intermediarie fra i Toscana, e specie Firenze e Siena. Dalla Toscana quest'arte si diffuse largamente nell'Umbria e nel Lazio a sud, in Lombardia e ...
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NEW YORK (A. T., 132-133)
Piero LANDINI
Anne FITZ GERALD
Salvatore ROSATI
Luigi COLACICCHI
Henry FURST
Piero LANDINI
Henry FURST
YORK La più importante città degli Stati Uniti, la seconda del [...] N. e a 74° 0′ 29″ di long O. Le proporzioni sono grandiose: la città si estende da nord a sud per 58 km., con una larghezza di km. 40 dall' per quanto riguarda le mele. La viticoltura è diffusa nelle contee centro-occidentali dello stato. Notevole è ...
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PALAZZO
Doro LEVI
Giuseppe SAMONA'
. Il nome del colle sul quale Augusto e i suoi successori si costruirono la loro dimora (v. palatino), dopo essere passato a indicare la dimora stessa, venne a [...] sala d'onore. La sua decorazione dà un'idea dell'aspetto delle città bizantine tra il sec. X e il XII; la facciata del aperture verso l'esterno. L'uso dei portici si era già da tempo diffuso per tutta l'Italia: ad Ascoli la casa lombarda del sec. XII ...
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ILLUMINAZIONE (dal lat. lumen "luce"; fr. éclairage; sp. iluminación; ted. Beleuchtung; ingl. lighting)
George MONTANDON
Ugo BORDONI
Gaetano JERNA
Guido JELLINEK
Fino a non molto tempo fa la luce [...] oggetti ricevono direttamente dalle sorgenti di luce, e quella diffusa che ricevono dalle pareti degli ambienti, dagli oggetti stessi lentamente il carattere delle arterie principali delle grandi città. Dal punto di vista architettonico e decorativo, ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...