MACCABEI (in gr. Μακκαβαῖοι, nella Volgata Machabaei)
Elia S. ARTOM
Arnaldo MOMIGLIANO
Con questo nome si sogliono designare i membri della famiglia sacerdotale degli Asmonei che si mise a capo dell'insurrezione, [...] Simone ne scacciò gli abitanti pagani e la trasformò in città giudaica. Egli arrestò quindi la marcia di Trifone che dovuta al fatto che una preghiera di Giuda era ben conosciuta e diffusa. Peculiare del II Maccabei di fronte al primo libro è inoltre ...
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ROMA
Filippo Coarelli
Vieri Quilici
Archeologia (XXIX, p. 593; App. II, 11, p. 735). - Ferme da tempo, nel centro urbano, le grandi imprese di scavo (responsabili, nei decenni precedenti alla seconda [...] in via dei Maroniti. Il Celio è una delle poche zone della città in cui negli ultimi anni è stato possibile realizzare scavi di una certa urbano, se non altro come adeguamento a una diffusa volontà di rinnovamento sociale e culturale.
Con l'adozione ...
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LIVORNO (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Mario SALMI
Augusto MANCINI
Gino LUZZATTO
Attilio MORI
Città e porto della Toscana, dopo Firenze il centro maggiore della regione e uno dei porti di maggiore [...] seguì, produssero, come si è detto, un arresto nello sviluppo della città, la quale vide nel 1871 mantenuta la sua popolazione sulla cifra privata, 190 pensionati, studenti, ricoverati. Notevolmente diffusa è l'istruzione elementare. Dei censiti di ...
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Il censimento condotto dall'ISTAT nel 2001 ha registrato in Italia 1.205.506 imprese commerciali; poiché il totale delle imprese attive in tutti i settori era pari a 4.084.966 unità, poco meno di una su [...] per quelli naturali che da sempre esistono nei centri delle città e nelle maggiori vie commerciali. Si dovrebbe invece vederli come del settore. Ciò è avvenuto in base a una diffusa convinzione che questa soluzione non avesse costi elevati per il ...
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RAFFAELLO Sanzio
Adolfo Venturi
Nacque in Urbino il 6 aprile 1483 da Giovanni Santi e da Magia di Battista Ciarla; rimase orfano di madre il 7 ottobre 1491. Tre anni dopo, il 1° agosto 1494, Giovanni [...] nei disegni preparatorî al quadro di San Nicola da Tolentino per Città di Castello, iniziato verso la fine di quell'anno. Gli marmi colorati, portasanta rossiccio e giallo antico: vicenda diffusa poi, con grande pompa policromica, nei monumenti del ...
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. La grandiosa figura del massimo architetto della Rinascenza, di colui che fu giustamente chiamato il rinnovatore dell'architettura italiana e "il più grande inventore di nuove idee architettoniche che [...] e fra non molto spazio di tempo misurò quanti edifizî erano in quella città e fuori per la campagna e parimenti fece fino a Napoli ed è riuscito più degli altri per la sua enorme produzione diffusa per tutta Italia, se il Peruzzi e il Sansovino hanno ...
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SISTEMA DELL'ARTE
Stefania Zuliani
SISTEMA DELL’ARTE. – Il curatore. Il collezionismo. Gli altri aspetti del sistema dell’arte. I premi. Le residenze d’artista. Le fondazioni. Le riviste. Bibliografia. [...] Artistico ed Etnoantropologico) e per il Polo museale della città di Napoli e della Reggia di Caserta a Castel Sant e che nei primi anni del 21° sec. si è estremamente diffusa a livello internazionale, sia in forme meno strutturate e ufficiali, spesso ...
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Figlio di Aminta re di Macedonia e di Euridice, quartogenito di questa moglie, nato intorno il 382 a. C. Nel 368 circa, quando Pelopida intervenne in Macedonia per pacificare Tolomeo, tutore del secondo [...] sorpresa permise a F. di occupare Metone, l'unica città greca rimasta indipendente sulla costa macedonica. È dubbio se appartenga loro intrinseca debolezza, dovuta al loro ripugnare alla più diffusa coscienza civica dei Greci. Così nel 343 l'Elide ...
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PETRONIO
Vincenzo Ussani
. Autore di un racconto, o, se vogliamo adoperare parola moderna, romanzo latino, che nei manoscritti porta il titolo di Satirae o di Satiricon ed è attribuito a un Petronio [...] , Gitone ed Eumolpo giungono a salvamento su una spiaggia presso Crotone, città dove si vive con quell'industria di far la corte ai vecchi senza figliuoli, che doveva essere abbastanza diffusa, se. ripresa più d'una volta da Cicerone, la ritroviamo ...
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Regione nord-occidentale della Penisola Balcanica, alla destra della Sava; fa parte della Iugoslavia, di cui costituiva, insieme con l'Erzegovina alla quale era unita amministrativamente, la provincia [...] è fatta dai produttori stessi. La coltura del susino è specialmente diffusa lungo la Sava: nella Posavina e nella bassa valle del Vrbas vicino a Livno) e Domavium ancora sotto Severo. Delle città di Skelani (sulla Drina), Šipova (valle della Pliva), ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...