Nome, penetrato nel mondo greco-romano, di una divinità femminile fenicia, che è menzionata anche nell'Antico Testamento e che, in forma più o meno modificata, è attestata in tutto il mondo semitico come [...] divenne, come si è visto, la dea protettrice e signora di singole città, e come tale la troviamo, oltre che a Byblos, in quasi Astarte lo sposo divino appare in aspetto giovanile, e largamente diffuso doveva essere il mito di origine non semitica (v. ...
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. La parola, nel senso di appalto generale delle imposte indirette, designa un'istituzione moderna, di origine francese; ma nel senso più ampio, di appalto o affitto della riscossione delle imposte a imprenditori [...] a società di capitalisti, è un'istituzione antichissima, diffusa presso gran parte dei popoli civili e non scomparsa adottato dal governo imperiale, trovò larga applicazione in molte città.
Il sistema raggiunge il più completo sviluppo in Francia, ...
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RODOLFO I re di Germania
Heinrich Kretschmayr
Nato il i° maggio 1218, morto a Spira il 14 luglio 1291. Primogenito del conte Alberto IV di Asburgo, signore dell'Alsazia superiore, del territorio di [...] Alberto a re dei Romani. Ne fu causa l'opposizione diffusa contro la casa di Asburgo, divenuta troppo potente, e contro da Aquileia a Salisburgo una violenta reazione della nobiltà, delle città e dei contadini contro Alberto di Asburgo, e gli elettori ...
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Compositore di musica, nato ad Arezzo il 5 agosto 1623, morto a Firenze il 14 ottobre 1669. Il C. cantò giovanissimo al Duomo e alla Pieve, dove rimase fino a quando (giugno 1637), entrò nei minori conventuali [...] aretino di S. Francesco, e forse di lì si trasferì a Città di Castello, dove sarebbe stato discepolo dell'Abbatini (v.). Nel settembre
Il plauso di Venezia conduce il C. a rinomanza presto diffusa, oltre l'Italia, anche nel Nord; nel 1653 l'artista ...
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Città della Toscana, nella provincia di Massa e Carrara, che ha per capoluogo Massa, ma di cui Carrara rappresenta il centro più cospicuo per popolazione e per attività economica. La città è posta sulle [...] ne assorbe una parte notevole. L'istruzione popolare vi è notevolmente diffusa, onde i 4/5 della popolazione di età superiore ai 6 anni, censita nel 1921, sapevano leggere. La città conta istituti d'istruzione media ed elementare fra cui un Istituto ...
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KIEL (dal medio basso tedesco kell "golfo"; A. T., 53-54-55)
Hans MOHLE
Elio MIGLIORINI
Walter HOLTZMANN
Marcello MUCCIOLI
Manlio Udina
Città dello Schleswig-Holstein, all'estremità meridionale d'una [...] del Nord e che sbocca 8 km. più a N. Lo sviluppo della città fu ingente, soprattutto nelle direzioni di S. e di N. Gli abitanti (fondate nel 1665), dell'Accademia navale tedesca. Assai diffusa nei dintorni è la navigazione da diporto.
Monumenti. - ...
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Giordania
Anna Bordoni e Silvia Moretti
Geografia umana ed economica
di Anna Bordoni
Stato dell'Asia sud-occidentale. La popolazione continua a crescere a un ritmo sostenuto, nonostante un certo rallentamento [...] che restano da risolvere riguardano la povertà, ancora troppo diffusa, la disoccupazione e la necessità di creare nuove ospedale militare della stessa città, e un terzo fu lanciato nelle vicinanze dell'aeroporto della città israeliana di Eilat, ...
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TERAMO (XXXIII, p. 539)
Gennaro DI SABBATINO
Teramo dista dal Mare Adriatico km. 22 in linea d'aria e km. 25 percorrendo la strada statale n. 80 del Gran Sasso d'Italia. Il Corso di Porta Reale è stato [...] provincia, con centro Teramo, collegando e facendo confluire alla città la vita di paesi sparsi e di centri lontani.
Intanto industria, ma non per questo l'attività produttiva è meno diffusa. La bachicoltura ha una importanza speciale, per la qualità ...
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Pittore. Nacque da cordatori o cimatori di lana, donde il cognome, a Conegliano circa il 1459, e ivi morì nel 1517 o '18. Seguace del Montagna e del Giambellino, è tuttavia pittore originale: gradevolissimo [...] di Collalto, nella Madonna sott l'arancio; la veduta antica della città da Porta Monticano in una delle Madonne col bimbo della National Elena della Bragora. Quella dolce grazia evocativa, diffusa anche nel paesaggio, rende deliziosi i pochi suoi ...
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. Di famiglia viscontile, che traeva la denominazione dal possesso in Val Polcevera, Càffaro nacque da Rustico di Caschifellone, ora Castrofino, nel 1080 o 1081. La prima notizia di lui si ha in un atto [...] una prosa piuttosto dimessa, che varia da un eccessivo laconismo a una diffusa prolissità. Ogerio Pane invece, che conduce il racconto dal 1197 al secolare, inteso a celebrare le glorie d'una città, compiuto per ispirazione di governo o da addetti ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...