GIOVANNI di Ser Giovanni, detto lo Scheggia
Laura Cavazzini
Nacque nel 1406 a Castel San Giovanni (l'odierna San Giovanni Valdarno), secondogenito di Jacopa e del notaio Giovanni; di cinque anni maggiore [...] . fosse Vittorio, ben presto cambiato (secondo una prassi piuttosto diffusa in Toscana) in seguito alla morte del padre, avvenuta nell nel 1469.
La camera del Magnifico dovette certo spiccare in città per il lusso e la ricchezza dei decori, ma non ...
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FANTUZZI, Francesco
Tiziana Di Zio
Nacque a Bologna nel 1466 da Carlantonio, cavaliere e membro della magistratura cittadina dei Sedici riformatori dello Stato di libertà, e da Elena di Gaspare degli [...] che il popolo aveva eletto prima dell'ingresso del papa in città.
Per due anni il F. sembrò collaborare quietamente con il nuovo nel settembre 1522, fece temere il contagio di peste, diffusa in quel periodo a Roma.
Gli anni che seguirono videro ...
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MOROSINI, Domenico
Gino Benzoni
– Secondo dei cinque figli maschi di Barbone di Giustiniano Morosini ‘dalla sbarra’ (questo il contrassegno dello stemma della famiglia) e di Elisabetta di Lorenzo Giustinian, [...] ogni caso Carlo V non era amato dai «germani»: diffusa l’avversione ai troppo onerosi prelievi, ai troppi carichi , Venezia e il Rinascimento, Torino 1985, ad ind.; G. Borelli, Città e campagna… XVI-XVIII secolo, Verona 1986, ad ind.; P. Simoncelli ...
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EUGENIO da Palermo
Vera Falkenhausen
Nacque intorno al 1130 a Palermo da una famiglia di alti funzionari greci al servizio dei re normanni.
Il capostipite, l'omonimo nonno di E., originario di Troina [...] non si trova soltanto in codici italo-greci, ma era diffusa anche in Oriente (venne edita da V. Puntoni, 1, Palermo 1868, p. 89; M. Camera, Mem. storico-diplomatiche dell'antica città e ducato di Amalfi, I, Salerno 1876, pp. 364-367; C. Minieri ...
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MARCO da Montegallo (Marco del Monte Santa Maria)
Hélène Angiolini
Nacque nel 1425 a Fonditore di Montegallo, località dell'Ascolano nota anche come Santa Maria di Montegallo, da Claro di Rainaldo "de [...] medicina e fu annoverato come medico nella "Tabula patriciorum" della città di Ascoli per l'anno 1448. Un atto rogato nel della locale comunità ebraica; un anno prima si era diffusa un'identica accusa nel piccolo centro di Marostica, nella diocesi ...
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COSTA
Raoul Meloncelli
Famiglia di compositori napoletani attivi in Italia e in Inghilterra tra il XVIII e il XX secolo.
Capostipite della famiglia fu Pasquale, nato nella seconda metà del XVIII secolo [...] al King's Theatre e si recò in tournée in varie città inglesi. Grande successo riscosse il suo balletto Kenilworth (Londra, King cui Berlioz, la tendenza - peraltro allora assai diffusa - ad apportare modifiche nell'orchestrazione delle musiche da ...
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LAZZARONI
Daniele Pozzi
Incerta è la ricostruzione delle attività dei L. prima che esse assumessero una forma compiutamente industriale, a fine Ottocento.
Le origini della famiglia dovrebbero essere [...] ampio di quello locale.
La moda dei biscotti si era diffusa dapprima in Inghilterra all'inizio dell'Ottocento e poi tra all'estero in Sassonia, Svizzera, e al Politecnico di Londra, città in cui lavorò anche in imprese inglesi. Dopo la parentesi ...
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PALADINI, Filippo
Stefano De Mieri
PALADINI (Paladino), Filippo. – Nacque intorno al 1544 a Casi in Val di Sieve, presso Firenze, da Benedetto, «già famiglio del magistrato degli Otto di Balia» (Di [...] e datate.
Riprendendo una tipologia di pala agiografica piuttosto diffusa in Sicilia (Russo, in Russo - Vicari, 2007, 302 s.).
Non mancarono al pittore commesse provenienti anche da città della Sicilia orientale. A Messina, perduta la Madonna del ...
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FIORINI, Vittorio Emanuele
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Piacenza il 24 marzo 1860 da Guglielmo, proprietario di una libreria, e da Maria Ferrari. Ancora bambino perdette il padre; la madre si risposò [...] in coll. con T. Casini) e con Gli atti del Congresso Cispadano nella città di Reggio, 27 dicembre-9 genn. 1797 (Roma 1897, sempre col Casini), 'apprezzabile peculiarità del F., in tempi di diffusa tendenza all'agiografia nel trattare del Risorgimento, ...
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CESTONI, Giacinto (Diacinto)
Ugo Baldini
Nacque il 10 maggio 1637 (fu battezzato il 13) a Santa Maria in Giorgio, oggi Montegiorgio (Ascoli Piceno), da Vittorio, in una famiglia di modesta condizione. [...] esperienza di lavoro in una farmacia e quella della vita della città furono negative a tal punto che preferì ritornare a Livorno, dove Redi, Firenze 1687).
Il fatto che la lettera, molto diffusa, fosse scritta dal Bonomo e comparisse sotto il suo solo ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...