L'archeologia delle pratiche funerarie. Estremo Oriente
Maria Carlotta Romano
Le aree e le tipologie sepolcrali
Cina
Nei siti riferibili alla cultura antico neolitica Cishan-Peiligang (6500-5000 a.C.) [...] ) ‒ sul terrazzo fluviale della sponda sinistra del Weishui, a nord della città, 2 (III e VII) sono invece su colline pedemontane della catena dei a fossa e 6 sepolture in giare. È opinione diffusa fra gli studiosi che le hokei-shukubo, spesso a ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio I Latium et Campania. Sviluppi dell'indagine archeologica in Campania
Italo Iasiello
Valeria Moesch
Sviluppi dell’indagine archeologica in campania
L’ultimo decennio [...] metà del III sec. a.C. vedono l’inserimento della città nell’orbita di Roma come civitas sine suffragio, nel 332, alcuni rinvenimenti a mare, hanno portato a rivedere l’opinione diffusa che il porto e l’area fossero stati destrutturati già nel ...
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Le Americhe e l'Oceania: dal popolamento alla formazione delle società complesse
Duccio Bonavia
Thomas R. Hester
Claude-François Baudez
Krzysztof Makowski Hanula
Gaetano Cofini
Il popolamento delle [...] di risorse selvatiche. Sul litorale atlantico sono molto diffusi i sambaquí, vasti depositi di conchiglie datati per la Antico (1800 a.C.) è attestato a Cuicuilco, nei pressi di Città di Messico, che agli inizi del Formativo Recente, nel 300 a. ...
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I Fenici nel Mediterraneo centro-occidentale. Le aree dell'espansione coloniale
Massimo Botto
Le aree dell’espansione coloniale
La trattazione che segue intende presentare un panorama della colonizzazione [...] e con l’integrazione di elementi indigeni all’interno della città.
Per quanto riguarda l’influenza esercitata dai Fenici della Baia di Cadice nel territorio circostante, è convinzione diffusa che la presenza tiria nell’Andalusia occidentale sia stata ...
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Cina. I primi imperi: l'archeologia delle dinastie Qin e Han
Roberto Ciarla
Victor H. Mair
Marcello Orioli
Xiaoneng Yang
Yan Sun
Wang Dadao
Filippo Salviati
Maria Carlotta Romano
Zhang Zengqi
I [...] "talismani" preservassero il corpo dalla decomposizione; tanto diffuso sembra fosse questo costume all'epoca della dinastia Han est a ovest, 4-5 km da nord a sud); la città non possedeva mura di cinta. I settori settentrionale e meridionale distano ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Mondo islamico
Paolo M. Costa
Basema Hamarneh
Sergio Martínez Lillo
Fernando Sáez Lara
Giovanna Ventrone Vassallo
Anna Sereni
Vincenzo Strika
Caratteri generali
di [...] Hair al-Sharqi e il Qasr al-Hair al-Gharbi (721), la città di Angiar (714/5), parte della cittadella di Amman (fine del VII di Nur ad-Din (Norandino) del 1154. L'edificio si diffuse anche nell'Occidente islamico; il più noto è l'ospedale dell' ...
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L'archeologia dell'Iran. La protostoria
Massimo Vidale
Bruno Genito
Raffaele Biscione
Stefano Pracchia
Peter Calmeyer
Robert H. Dyson Jr.
Bruno Overlaet
Sandro Salvatori
William M. Sumner
Carl [...] Urartu o ancora in una tipologia di casa lignea tuttora diffusa nell'area boscosa fra il Mar Nero e il Mazanderan Lamberg-Karlovsky
Sito dell'Iran sud-orientale, ubicato 220 km a sud della città di Kirman.
La collinetta di T.Y. si innalza per 19,8 m; ...
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L'architettura pubblica e del potere del mondo greco, etrusco-italico e romano
Giorgio Rocco
Basileia e palazzi
Molto spesso all'architettura viene demandata una funzione rappresentativa i cui risvolti [...] ne faceva in qualche modo, oltre che il cuore stesso della città-stato, un edificio di culto, nel quale alla stessa Hestia in numerosi altri esempi; infatti, anche se la tipologia biabsidata era diffusa già dal I sec. d.C., la fama della Basilica ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Vicino Oriente ed Egitto
Mario Liverani
Marcella Frangipane
Paola Davoli
Stefano De Martino
Laura Battini-Villard
La storia degli studi sul vicino oriente
di [...] Naqada III/Protodinastico, 3300-3100 a.C. ca.) si diffuse l'uso dei metalli, si perfezionò la lavorazione della pietra in modo da formare un muro compatto (Ai, Megiddo). Nel Ferro II le città si dotano di mura a struttura piena, spesse tra i 2,5 m e ...
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Dalla scoperta dell'Antico all'archeologia moderna
Giovanni Rizza
Premessa
L'archeologia è una scienza storica che si distingue dalle altre discipline in quanto oggetto del suo studio sono i manufatti. [...] ; con gli scavi di Olinto (1928-38) hanno fatto conoscere un esempio di città a pianta regolare di V e IV sec. a.C. I Tedeschi, oltre . Nel 1900 la conoscenza della Wiener Genesis fu largamente diffusa da E. Strong che ne diede la traduzione inglese ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...