Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Iran e Asia Centrale
Ciro Lo Muzio
Le vie del lapislazuli (iii millennio a.c.)
Il commercio del lapislazuli, pietra altamente stimata nei mercati [...] il VI sec. d.C.) sono distribuite su entrambe le rive del fiume tra la città di Chilas e il villaggio di Shatial, 50 km a valle, ma è significativo delle tribù di allevatori. È infatti teoria piuttosto diffusa (ma non da tutti condivisa) che la ...
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La preistoria
Maria Arcà
Elisa Manacorda
Gli uomini più antichi del mondo
Com'erano fatti i nostri lontani progenitori, quelli che abitavano la Terra milioni di anni fa? Come vivevano, cosa mangiavano, [...] significa che la pratica dell'agricoltura si è lentamente diffusa nel corso dei millenni dai territori mediorientali in tutto il abitata da quasi 2.000 persone. A noi può sembrare una città molto piccola, ma per quell'epoca era una vera metropoli! ...
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TROIA (Τροία, om. Τροίη, dor. Τροΐα, Τρωΐα, Τρῴα, "Ιλιος, "Ιλιον; Troia, Ilium)
L. Vlad Borrelli
La più famosa città della protostoria mediterranea, riconosciuta da H. Schilemann (v.) sulla piatta collina [...] altri insediamenti e grazie a quella facies culturale uniforme diffusa in quest'epoca nell'Egeo, si è potuta stabilire bruciata spesso da 0,50 a più di 1 m ricostruirono la propria città all'incirca sulla stessa pianta. In T. VII b si distinguono due ...
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Vedi PAESTUM dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
PAESTUM (Παιστός, Ποσειδωνία, Ποσειδωνιάς, Παῖστον; Posidonia, Paestum)
P. Zancani Montuoro
Oggi frazione del comune di Capaccio, in provincia di Salerno, sui [...] P. deve la sua fama odierna. Nel suo aspetto definitivo la città antica ha assunto in pianta la forma di un pentagono irregolare, (che rientrano nella corrente di gusto ionizzante largamente diffusa in Magna Grecia) affatto simili a quelli delle ...
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TESORI
E. Cruikshank Dodd
Nel linguaggio archeologico viene definito "tesoro" (ingl. hoard, ted. Schatzfund, fr. trésor) un complesso di oggetti in metallo pregiato, ritrovati casualmente o in regolari [...] uso che si era affermato nell'impero achemènide, si diffuse poi nei paesi ellenistici dopo la conquista di Alessandro di Corbridge (v. oltre, 3) è stata associata con la ricca città di Efeso in Asia Minore. Altri pezzi si ascrivono alla regione del ...
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Dal Neolitico all'età dei metalli. Dalle prime comunità agricole alle società complesse: Estremo Oriente
Roberto Ciarla
Dal punto di vista metodologico sarebbe forse opportuno guardare ai processi di [...] nucleare", identificata nella Pianura Centrale, si sarebbe rapidamente diffuso tra il 3500 e il 2500 a.C. cui vengono riferiti i rinvenimenti effettuati nel sito di Erlitou presso la città di Yanshi (Prov. di Henan). Nel livello 3 di Erlitou ( ...
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Vedi VILLANOVIANA, Civilta dell'anno: 1966 - 1973
VILLANOVIANA, Civiltà
B. d'Agostino
A) I precedenti. - B) Formazione della civiltà v. - C) Fasi cronologiche. - D) Cronologia assoluta. - E) Interpretazioni [...] repertorio dei tipi e delle decorazioni dei vasi: è ad esempio diffusa in tutta l'area l'urna a capanna, forse derivata dalla il Monte Amiata, ad economia industriale, dal gruppo delle città costiere o prossime alla costa che si susseguono dal Fiora ...
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Preistoria dell'Iran e dell'Asia Centrale
Massimo Vidale
Il paleolitico e il mesolitico
La conoscenza della preistoria di questa vasta area è ancora lacunosa, disomogenea e in particolare meglio definibile [...] .P. nella Siberia meridionale e in Estremo Oriente si diffuse la scheggiatura a pressione (variamente definita "tecnica Yubetsu", Hissar, dove nel periodo I (4500-3500 a.C.) la città era costituita da un fitto reticolo di abitazioni a più stanze di ...
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Dal Neolitico all'età dei metalli. Dalle prime comunità agricole alle società complesse: Vicino Oriente
Marcella Frangipane
Le prime fasi della neolitizzazione
Quando ci si riferisce alle "prime comunità [...] e della sacralità, questa viene gestita in modo diffuso nell'ambito delle singole unità domestiche. L'abbondanza in Palestine and Transjordan, Oxford 1986; M. Liverani, L'origine delle città, Roma 1986; H.J. Nissen, The Early History of the ...
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Il fenomeno urbano nel mondo fenicio
Massimo Botto
Sandro Filippo Bondì
Il fenomeno urbano in fenicia
di Massimo Botto
Tracciare un quadro esaustivo dell'assetto urbano delle città della Fenicia è [...] de Byblos: certitudes et problèmes, in E. Acquaro et al. (edd.), Biblo. Una città e la sua cultura, Roma 1994, pp. 13-35; N. Jidejian, Sidon à travers territoriale risulta documentato sia da una più diffusa presenza di manufatti punici sia da ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...