BATTISTERO
A. Peroni
Il termine, già in uso nell'Antichità classica per definire la vasca del frigidarium negli edifici termali (Plinio il Giovane, Ep., II, 17, 11; V, 6, 25), con l'affermarsi del cristianesimo [...] della penisola.Se il b. ottagonale appare il più diffuso nell'Italia centrosettentrionale e a N delle Alpi, con pp. 317-371: 325-326, 339-341; I. Belli Barsali, Lucca. Guida alla città, Lucca 1988, p. 98; A. Busignani, R. Bencini, Il Battistero di S ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Mondo islamico
Paolo M. Costa
Basema Hamarneh
Sergio Martínez Lillo
Fernando Sáez Lara
Giovanna Ventrone Vassallo
Anna Sereni
Vincenzo Strika
Caratteri generali
di [...] Hair al-Sharqi e il Qasr al-Hair al-Gharbi (721), la città di Angiar (714/5), parte della cittadella di Amman (fine del VII di Nur ad-Din (Norandino) del 1154. L'edificio si diffuse anche nell'Occidente islamico; il più noto è l'ospedale dell' ...
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L'architettura pubblica e del potere del mondo greco, etrusco-italico e romano
Giorgio Rocco
Basileia e palazzi
Molto spesso all'architettura viene demandata una funzione rappresentativa i cui risvolti [...] ne faceva in qualche modo, oltre che il cuore stesso della città-stato, un edificio di culto, nel quale alla stessa Hestia in numerosi altri esempi; infatti, anche se la tipologia biabsidata era diffusa già dal I sec. d.C., la fama della Basilica ...
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Leggere l’architettura costantiniana
Federico Guidobaldi
Le grandi periodizzazioni che, per convenzione, sono imposte alla storia – e, in parallelo, alla storia dell’arte – tendono a prendere in considerazione [...] sectile di una tipologia ben nota e diffusa appunto nella Gallia germanica e nell’Italia settentrionale12 Dagli Horti Spei Veteris al Palatium Sessorianum, in Aurea Roma. Dalla città pagana alla città cristiana (catal.), a cura di S. Ensoli, E. La ...
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FRANCESCANI
A. Tomei
Denominazione comune dell'Ordine religioso dei Frati Minori che si connette a s. Francesco d'Assisi (1181/1182-1226).
Fonti e storia
Il gruppo, costituitosi attorno a s. Francesco [...] di transetti o Langchöre.L'Italia sembra mantenere una più diffusa fedeltà ad alzati di tipo basilicale su cui, in tra il 1254 e il 1308, in Roma nel Duecento. L'arte nella città dei papi da Innocenzo III a Bonifacio VIII, a cura di A.M. ...
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STUCCO
J. Gierlichs
Termine che si riferisce alla decorazione a rilievo della superficie parietale o alla configurazione del dettaglio architettonico attraverso l'applicazione di un materiale che ha [...] tutti a Samarra (Meinecke, 1991). La gigantesca città-palazzo di Samarra presso l'Eufrate (836/883/ s. floreali, talvolta in altorilievo. I capitelli in s. sono più diffusi di quanto non si sia ipotizzato in passato; se ne incontrano in Iran ...
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Architettura e iconografia costantiniana a Roma fra Rinascimento e moderno
Rolf Quednau
«Io voglio spazzar via la polvere imperiale che c’è, da Costantino, sul trono di San Pietro». Queste parole, pronunciate [...] , Anonimo romano, cit., p. 136.
9 Eb 5,4.
10 Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Barb. lat. 4424, f. 19v. Costantino, grazie alla croce vincitore, da San Silvestro qui battezzato, diffuse la gloria della croce».
21 Cfr. A. Bartsch, Le ...
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Africa
E. Zanini
N. Duval
V. Strika
PARTE INTRODUTTIVA
di E. Zanini
La storia dell'A. settentrionale tra il sec. 5° e il 16° può essere sintetizzata in tre grandi fasi: la conquista vandala, la riconquista [...] in scala minore. D'altra parte l'opus sectile, meno diffuso che in Italia e in Oriente, continuò peraltro a venire usato -Ṣaffārīn, al-Ṣahrīǰ, al-'Aṭṭārīn, Bū 'Ināniyya, ecc.). Nelle altre città si ricorda: a Meknes la madrasa di Abu 'l-Ḥasan e l' ...
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L'edilizia 'sacra' dalla Restaurazione al XXI secolo. Architettura delle nostalgie
Alberto Cadili
Il quadro preunitario
Il patrimonio ecclesiastico
Al termine dell’età napoleonica l’aspetto della città [...] cripta rivestita di mosaici)92. Un ulteriore fenomeno diffuso dalla fine del secolo XX è l’affidamento e chiesa, II, Milano 1985, pp. 117-121.
4 E. Godoli, Architettura e città, in Storia dell’Emilia Romagna, a cura di A. Berselli, III, Bologna 1980, ...
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L'architettura nel mondo greco, etrusco-italico e romano: le tecniche, i materiali e gli organismi edilizi
Giorgio Rocco
Maura Medri
Cairoli Fulvio Giuliani
Le tecniche e i materiali nel mondo greco
di [...] dimostra l'anfiteatro di Alba Fucens, donato alla città per una munificenza privata in età tiberiana. L'uso nelle cinture. In ambito provinciale, la muratura in blocchetti è molto diffusa, come in Gallia, dove è usata in modo esclusivo fino al ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...