Paolo Soleri
Ecoarchitettura
Metamorfosi verdi
E se ci impegnassimo davvero?
di
1° febbraio
La Commissione Europea premia il progetto di edilizia residenziale sociale a basso impatto ambientale SHE [...] vita è come. Se il come costruisce per noi case e città automatizzate, verremo portati in giro come grassi rotoli di carne con a piastra (pannelli) e a tubi sottovuoto. I più diffusi sono quelli a piastra, composti da una cassa termicamente isolata ...
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ARMENIA
N. Thierry
(gr. 'Αϱμενία; lat. Armenia; armeno Hayastan)
Vasta regione storica dell'Asia anteriore che, verso i secc. 7° e 6° a.C., prese ad assumere fisionomia propria per caratteri etnico-culturali [...] gruppi e delle etnie soggette all'autorità del re. Le città armene erano dotate di vie lastricate, di reti sotterranee di alin (v.), Hariča e Ojun, cui si sostituirono le ben più diffuse e durature croci di pietra (xač'k'ar), simboli al tempo stesso ...
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CAPPELLA
C. Bozzoni
Dal lat. tardo capella (diminutivo di capa 'veste'), nome dato, nel palazzo dei re merovingi, al luogo dove era collocata e venerata la cappa di s. Martino, sulla quale veniva prestato [...] erette al di sopra delle porte urbiche per assicurare alla città la protezione divina. Gregorio di Tours menziona tre di queste genere rapporti con l'Oriente mediterraneo, dove risulta molto diffusa, mentre dopo il Mille è relativamente rara nell'area ...
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Milano
"Com'è bella la città, com'è grande
la città, com'è viva la città"
(Giorgio Gaber)
Milano: città anseatica e città infinita
di Aldo Bonomi
31 marzo
Si inaugura nell'area dell'ex raffineria Agip [...] quanto si muove nella metropoli.
In particolare, sembrano infatti essersi estesi su ampia scala, a livello di città infinita, quei caratteri di relazionalità diffusa che a Milano avevano la loro esaltazione e massima rappresentazione. Infatti nella ...
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ANTELAMI, Benedetto.
A.C. Quintavalle
Scultore e architetto attivo a cavallo fra i secc. 12° e 13° nell'Italia settentrionale.Assai complessi i problemi, diverse le risposte critiche finora offerte [...] ogni probabilità una Ultima Cena, secondo una iconografia diffusa nell'area c.d. campionese.Fin da questo 1830 (rist. Bologna 1975), pp. 19, 28; A. Pezzana, Storia della città di Parma, I, Parma 1837; La Basilica Cattedrale, Il Facchino 4, 1842, 14 ...
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CORDOVA
A. Marcos Pous
A.M. Vicent Zaragoza
CÓRDOVA (lat. Patricia Corduba; arabo Qurṭuba; spagnolo Córdoba)
Città della Spagna situata nella regione dell'Andalusia, sulla riva destra del Guadalquivir. [...] All'inizio del sec. 7° il corpo di s. Zoilo, martire della città, fu scoperto e sepolto nella basilica dedicata a s. Felice, anch'essa una planimetria a tre navate con absidi contrapposte - disposizione diffusa in Spagna e nell'Africa del Nord - a ...
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SPOLETO
M.E. Savi
E. Lunghi
(lat. Spoletium)
Città dell'Umbria (prov. Perugia) posta sulle pendici del colle di Sant'Elia, prospiciente il Monteluco.
Già importante centro umbro (come attestano le [...] due formelle. Questa, pur facendo parte di una tipologia diffusa in Umbria, nella quale rientrano quella dello stesso duomo di e il loro recupero come muri di nuovi edifici. La città gotica non nasce da una trasformazione di quella romanica, ma si ...
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POLONIA
A. Grzybkowski
(polacco Polska)
Stato dell'Europa centroorientale che si affaccia sul mar Baltico. Nel corso dei dieci secoli della sua esistenza la P. (sia che si intenda con questo termine [...] tra cui un gruppo di chiese 'a sala', erette in piccole città e villaggi nella seconda metà del sec. 15° (Bnin, , sorse tra il 12° e il 13° secolo. La tipologia più diffusa nell'ambito dell'architettura religiosa risulta, dalla fine del sec. 11° alla ...
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BELLUNO
E. Cozzi
(lat. Bellunum)
Cittò del Veneto, capoluogo di provincia. Al centro della Valbelluna, B. fu abitata fin dall'età preromana (lo stesso toponimo potrebbe derivare dal celtico Bellodunum) [...] (959-999) il nuovo assetto urbanistico di B.: munita la citt'a di un castello con quattro torri dalla parte del Piave, egli lavorati a niello secondo la tecnica in uso a Venezia e diffusa in una serie di edifici di derivazione contariniana, mentre i ...
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CREMONA
G. Voltini
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, presso la riva sinistra del Po.La scelta del sito destinato ad accogliere il centro urbano di C., dedotta colonia nel 218 a.C. dai Romani [...] 11° l'ampliamento urbano si estese soprattutto a N-O, nella c.d. Città Nuova, dove fin dal sec. 10° esisteva la chiesa di S. Silvestro ambone e di pluteo del sec. 9° presentano motivi largamente diffusi nell'Alto Medioevo, come la coda di pavone o le ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...