LINGUAGGI VISIVI
Sebastiano Porretta
Rossella Caruso
Silvia Bordini
Ricerca e sperimentazione nel linguaggio fotografico (1945-93). − La ripresa economica e industriale seguita alla seconda guerra [...] ambiti disciplinari, sia in direzione di una più diffusa operazione di divulgazione e informazione dell'attività dei per la metropolitana milanese (1964) e di Steiner per la città di Urbino (nel 1969, con la collaborazione degli studenti dell' ...
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MANIFESTO
Arturo Carlo Quintavalle
Il m. costituisce una forma di comunicazione di massa la cui storia s'inserisce in quella più ampia e antica della divulgazione delle notizie di pubblico interesse, [...] fissi, incollati sui muri, la loro funzione dentro la città appare la stessa. I m. sono cioè racconti che New York e a Londra come si è detto, modelli che saranno poi diffusi in tutto l'Occidente.
Tradizioni d'immagine e mutamento dei significati. - ...
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POSTMODERNO
Giorgio Patrizi
Maria Anita Stefanelli
Stefano Chiodi
Ada Francesca Marcianò
Letteratura. - L'uso del termine p. è già rinvenibile negli anni Trenta, allorché il compilatore di una Antologia [...] critico. La seconda formula, di gran lunga la più diffusa, si basa invece sulla critica serrata (e che è molte opere, si citano: Casa Moncada a Bagheria, 1985-87; la città universitaria di Udine, 1983-94, con G. Gigli e il progetto vincitore ...
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PIANO REGOLATORE (XXVII, p. 120)
Lodovico QUARONI
Giovanni ASTENGO
REGOLATORE Piano regolatore urbano. - Il progresso dell'interesse per i problemi sociali, la consapevolezza degli errori commessi e [...] e si è tentato di risolvere, nelle parti esistenti delle grandi città, come già per le ferrovie metropolitane, con le poco felici Londra e per New York, ed altri invece vedrebbero meglio diffusa, dispersa nei nuclei residenziali (Wright), o per lo ...
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Metropoli
Piergiorgio Landini
Le m. contemporanee sono il punto di arrivo di un'evoluzione millenaria che ha riguardato lo sviluppo storico, sociale e giuridico delle aggregazioni umane. Nella voce [...] italiano pesa, evidentemente, il profondo dualismo tra una rete urbana diffusa e policentrica, nel Centro-Nord, e una serie di strutture monocentriche, poggiate su poche città costiere, nel Mezzogiorno continentale e insulare. Mentre, dunque, nella ...
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VILLINO
Raffaello Fagnoni
. Casa piccola e isolata costruita in città, nelle zone che offrono amenità di soggiorno, per l'abitazione permanente di una sola famiglia. Fa parte integrante della casa un [...] XIX e nel XX.
Il villino soddisfa l'esigenza assai diffusa del possesso di una residenza permanente, isolata, cioè libera siffatto tipo di costruzioni. Si è posto il problema della città giardino.
Fra i migliori innovatori va ricordato l'inglese W. ...
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Kossoff, Leon
Alexandra Andresen
Pittore inglese di origine russa, nato a Londra il 7 dicembre 1926. Ha frequentato a Londra la St. Martin's School of Art (1949-53), dove ha poi insegnato (1966-69), [...] Royal College of Art (1953-56); nel 1957, in quella stessa città, ha esordito con una mostra personale presso la Beaux-Arts Gallery. Tra mondo che emerge da queste opere è permeato di una diffusa tristezza, di un profondo senso di isolamento e di ...
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ILLUSTRAZIONE
L. Miglio
L'i. intesa come immagine o insieme di immagini, disegnate o miniate, che accompagnano un testo per chiarirlo, commentarlo, facilitarne la comprensione, non è certo invenzione [...] codice con superfici autonome e delimitate. Il tema più diffuso in quel suo primo sviluppo sembra sia stato il in Il Millennio Ambrosiano, a cura di C. Bertelli, III, La nuova città dal Comune alla Signoria, Milano 1989, pp. 110-139; A. Novara, ...
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espressionismo
Eugenia Querci
Comunicare con forza e libertà
Colori aggressivi e irreali, figure stilizzate e sgraziate: sono questi i mezzi attraverso i quali gli artisti espressionisti comunicano [...] dell'arte tribale africana (maschere e bassorilievi), allora molto diffusa e apprezzata dagli artisti europei.
Il sogno del ritorno alla figura, spesso immersa nel paesaggio. Di fronte alle città che cambiano a causa del forte sviluppo industriale e ...
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ROMA (Rüma; ῾Ρώμη)
Red.
F. Castagnoli,L. Cozza
G. Lugli
L. Franchi
R. A. Staccioli
N. Neuerburg
A. M. Sagripanti
J. B. Ward Perkins
A. M. Sagripanti
A. Terenzio
F. Magi
F. Magi
J. Ruysschaert
F. [...] , e si inserì tra di esse la leggenda albana. Secondo la sua forma più diffusa, Romolo e Remo sono generati da Marte e da Rhea Silvia, figlia del re di Alba, Numitore, e la città nasce da una colonia di Albani. La fondazione fu fissata da Timeo (per ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...