Vedi MARMO dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
MARMO (μάρμαρος, marmor)
A. Moretti
J. B. Ward Perkins
Roccia calcarea (calcite) a struttura cristallina e grana piuttosto uniforme più o meno grossa (granuli [...] per piccole basi di sculture antiche (museo di quella città).
È stato specialmente usato per cornici ed altri ornati largamente usato di tutti i m. bianchi in architettura, e molto diffuso anche per sarcofagi.
Di tutti gli altri numerosi m. cavati in ...
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Design per tutti
Renato De Fusco
Il titolo è in primo luogo un auspicio, quello che in futuro si abbia una maggiore qualità diffusa dei beni di consumo nella sfera sociale più vasta, vale a dire nella [...] , in gran parte legato ai fattori ‘gusto’, ‘artisticità diffusa’ e simili, il pubblico non ha aderito alle proposte – IKEA è presente con i suoi show rooms in quasi tutte le maggiori città del mondo, al pari di Coca-Cola o di McDonald’s.
Certo, ...
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Il progetto
Franco Purini
L’argomento di questo saggio è il concetto di progetto, la specificazione di una nozione più ampia e generale. Si progetta infatti una legge, un viaggio, un edificio, un libro, [...] dei più importanti dal punto di vista della situazione attuale dell’architettura, si riconosce nella convinzione diffusa che la città sia ormai sfuggita definitivamente al controllo dei suoi abitanti nonché degli architetti che dovrebbero, sulla base ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Europa tra preistoria e protostoria
Paola Ucelli Gnesutta
Luca Bachechi
Alessandro Guidi
Isabella Damiani
Caratteri generali e tecniche costruttive
di Paola [...] C. si datano alcuni grandi abitati della cultura di Otomani, diffusa tra l'Ungheria, la Slovacchia e la Transilvania, con opere rado, prima della loro definitiva trasformazione nelle grandi città di epoca storica, all'emergere di strutture ...
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Vedi INDIANA, Arte dell'anno: 1961 - 1995
INDIANA, Arte
A. Tamburello
H. Goetz
INDIANA, Arte. - L'arte i. raggiunge alcune delle sue espressioni più alte in tempi che sono cronologicamente al di fuori [...] in due classi: una ceramica a fondo chiaro, principalmente diffusa nel Belucistan meridionale e nel Sind (stazioni di Quetta dislocati in un quartiere periferico. Nel settore occidentale della città, su posizione elevata, sorgeva l'acropoli, cinta da ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo nelle regioni occidentali. Il gruppo episcopale
Gisella Cantino Wataghin
Chiara Lambert
La cattedrale
di Gisella Cantino Wataghin
Ecclesia cathedrae [...] a quelle sarde, il riferimento alla situazione più diffusa e in questo senso “normale” autorizza l’ siècle), in Naissance des arts chrétiens, Paris 1991, pp. 44-49.
Una città e la sua cattedrale: il Duomo di Perugia. Atti del Convegno di studio ( ...
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STATUA (εἰκών, ἄγαλμα, ἀνδριάς; signum)
E. Paribeni
L. Moretti
Nelle civiltà artistiche dell'antichità, soltanto quella greca si pose, e risolse in piena autonomia il problema della S. come rappresentazione [...] il ritorno dall'oltretomba dell'eroe morto in terra lontana.
Estremamente diffusa è anche l'idea di una s. di origine divina; doppi sostituiti, si trova ad essere il centro spirituale di tante città antiche, da Ilio sino ad Atene, ad Argo, a Roma.
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CRONOLOGIA e CRONOLOGICI, Sistemi
G. Pugliese Carratelli
S. Donadoni
S. Moscati
L. Moretti
A) Formazione dei sistemi cronologici e determinazione della cronologia. - B) Cronologia Egiziana e dell'Oriente [...] regio o affermato il proprio potere: più nota e diffusa tra tutte l'èra seleucidica, che muove dal 312 Abel, in Rev. Biblique, XLVII, 1938, pp. 198-213; per le ère indipendenti delle città della Siria: H. Seyrig, in Syria, XXVII, 1950, p. 5-50, e XXXI ...
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GIUDIZIO UNIVERSALE
Y. Christe
Il g. universale costituisce, nell'ambito della dottrina cristiana, il momento conclusivo della storia dell'umanità nel quale si compie in forma grandiosa e solenne la [...] della fine del sec. 13°). La formula italiana non era peraltro meno diffusa a N delle Alpi, come mostrano l'avorio di Cambridge, il Salterio assai singolare, del paradiso nella forma di una città fortificata e turrita con il cherubino armato al di ...
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EPIGRAFE
P. Orsatti
Per e. o iscrizione, considerando qui i due termini come equivalenti, si intende un testo di natura commemorativa, enunciativa o designativa, di solito di non lunga estensione, inciso [...] classica. Nel mondo antico greco-romano le iscrizioni pubblicamente esposte nelle città, nei cimiteri, lungo le grandi strade di collegamento hanno costituito il più diffuso e generale mezzo pubblico di comunicazione scritta. Si è calcolato che ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...