Architettura, Regno di Germania
Manfred Luchterhandt
Tardoromanico come epoca
In Germania il regno di Federico II coincide con la fioritura del tardoromanico, che fino al 1250 ca., malgrado la conoscenza [...] Strasburgo, del medio e basso Reno fino alla Mosa intorno alle città di Colonia, Coblenza e Maastricht (un tempo Alta e Bassa Lotaringia fino a quel momento. Contrariamente alla convinzione diffusa del suo carattere 'conservatore', il tardoromanico ...
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PIETRO, Santo
F. BiscontI
S. Manacorda
L'apostolo P., noto anche come Simone (At. 15, 14), nacque a Betsaida, presso il lago di Genesaret, ove svolgeva il mestiere di pescatore, insieme al fratello [...] leggenda relativa alla festa della Cathedra sancti Petri, diffusa durante tutto il Medioevo e tramandata dalla Legenda aurea . 265-275; W.F. Volbach, Il Trecento. Firenze e Siena, Città del Vaticano 1987; J. Higgitt, The Iconography of St. Peter in ...
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Acqua
C. Frugoni
A. Berger
Lo studio della funzione dell'a. va intrapreso, oltre che dal punto di vista dell'utilizzazione pratica, essenziale alla vita economica e sociale delle città e delle aree [...] In uso nell'area mediterranea già in epoca antica, nel sec. 4° si diffuse dall'Italia in Gallia, poi in Germania, nei secc. 8° e 9° negli impianti tardomedievali di sollevamento dell'a. delle città dell'Europa centrale e settentrionale, il più antico ...
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CASTELLI, REGNO DI SICILIA, ARCHITETTURA
MMaria Stella Calò Mariani
Al rientro dalla Germania, con le leggi emanate nella dieta di Capua (1220), Federico II affronta la riorganizzazione del sistema [...] XII sec. dall'ambito crociato si erano diffusi nell'architettura militare europea, insieme con particolari I-II, Galatina 1980: II, pp. 259-275; F. Bocchi, Castelli urbani e città nel Regno di Sicilia all'epoca di Federico II, ibid., I, pp. 53-98; A ...
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PIRANESI, Giovanni Battista
Mario Bevilacqua
PIRANESI, Giovanni Battista (Giambattista). – Nacque il 4 ottobre 1720 a Venezia da Angelo e da Laura Lucchesi. Venne battezzato l’8 novembre nella parrocchia [...] che avrebbe continuato ad arricchire includendovi anche tavole con monumenti esterni alla città (via Appia, Tivoli, Benevento) e che, con le Carceri, rappresenta l’opera più celebre, diffusa, e anche remunerativa di tutta la sua produzione. Il grande ...
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NINFEI E FONTANE (νυμϕαῖον, nymphaeum; κρήνη, fons)
S. Meschini
Il termine n. indica, letteralmente, un luogo o santuario dedicato alle ninfe (v.). Solo per l'età ellenistica e romana è stato applicato [...] teatrali, che li inserisce nel problema più vasto delle grandi strade porticate dell'Oriente (Crema).
Tale esperienza urbanistica era diffusa anche in città assai meno monumentali di quelle africane o dell'Oriente, se ad Ostia fra il III e il IV sec ...
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Vedi PALESTINA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
PALESTINA
M. Avi-Yonah
La storia della P. è stata determinata prevalentemente dai fattori geografici: le sue piccole proporzioni le impedirono di avere, [...] e Cesarea (10-9 a. C.) si riferiscono alla seconda fondazione di queste città da parte di Erode il Grande; così l'èra di Tiberiade (18 d. nel periodo bizantino l'uso dei nomi latini dei mesi si diffuse sempre di più; ciò è evidente, ad esempio, dai ...
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CATEL, Franz (Franz Ludwig; nei documenti romani, spesso, Francesco Catelli)
Agnese Concina Sebastiani
Nacque a Berlino il 22 febbr. 1778 da Friedrich (di famiglia originaria di Sedan) e Elisabeth Wilhelmine [...] brucia labolla di scomunica. L'opera, perduta, fu riprodotta e diffusa in incisioni in rame (nel 1811 da J. J. Freidhoff: di sotto al colonnato al lume di luna; Veduta dalla città di Amalfi (nello stesso Istituto sono conservati un piccolo disegno ...
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RIPOLL
M.A. Castiñeiras González
Città della Spagna nordorientale, in Catalogna (prov. Gerona), posta sulle pendici dei Pirenei, alla confluenza dei fiumi Ter e Fresser.R., crocevia di strade tra il [...] il declino di fronte all'impulso della Catalunya Nova. La città fu dominio dell'abbazia fino al 18° secolo. Nel 1835 , 1960). Si tratta di una tipologia di origine italiana, abbastanza diffusa nella regione catalana - Saint-Michel-de-Cuxa, in marmo e ...
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CROCIFISSO
G. Jászai
Con il termine c. si intende la rappresentazione della croce con sopra Cristo, indipendentemente da materiale, tecnica, misure, contesto iconografico e funzione iconica. La specificazione [...] zu Münster, del 1040-1150, forse prodotta in città; croce-reliquiario di Enrico il Leone, del 1180- Firenze, terminato poco prima del 1312. Questa forma matura di croci dipinte fu molto diffusa nel sec. 14° in Italia e si ritrova per es. nel c. del ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...