CATEL, Franz (Franz Ludwig; nei documenti romani, spesso, Francesco Catelli)
Agnese Concina Sebastiani
Nacque a Berlino il 22 febbr. 1778 da Friedrich (di famiglia originaria di Sedan) e Elisabeth Wilhelmine [...] brucia labolla di scomunica. L'opera, perduta, fu riprodotta e diffusa in incisioni in rame (nel 1811 da J. J. Freidhoff: di sotto al colonnato al lume di luna; Veduta dalla città di Amalfi (nello stesso Istituto sono conservati un piccolo disegno ...
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RIPOLL
M.A. Castiñeiras González
Città della Spagna nordorientale, in Catalogna (prov. Gerona), posta sulle pendici dei Pirenei, alla confluenza dei fiumi Ter e Fresser.R., crocevia di strade tra il [...] il declino di fronte all'impulso della Catalunya Nova. La città fu dominio dell'abbazia fino al 18° secolo. Nel 1835 , 1960). Si tratta di una tipologia di origine italiana, abbastanza diffusa nella regione catalana - Saint-Michel-de-Cuxa, in marmo e ...
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CROCIFISSO
G. Jászai
Con il termine c. si intende la rappresentazione della croce con sopra Cristo, indipendentemente da materiale, tecnica, misure, contesto iconografico e funzione iconica. La specificazione [...] zu Münster, del 1040-1150, forse prodotta in città; croce-reliquiario di Enrico il Leone, del 1180- Firenze, terminato poco prima del 1312. Questa forma matura di croci dipinte fu molto diffusa nel sec. 14° in Italia e si ritrova per es. nel c. del ...
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IRLANDA
L. Karlsson
(lat. Hibernia; ingl. Ireland; irlandese Eire)
Isola dell'arcipelago britannico, a O della Gran Bretagna, divisa tra la Rep. di Eire e l'I. del Nord, quest'ultima politicamente appartenente [...] colonizzazione del paese condusse anche alla fondazione di nuove città e rafforzò il sistema delle parrocchie: vennero erette dieci sterline e sembra probabile che tale moda si sia diffusa alle aree gaeliche. Case-torri continuarono a essere edificate ...
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Restauro e conservazione
Alessandra Melucco Vaccaro
Il concetto di restauro, inteso come il complesso di regole che presiedono all'insieme dei trattamenti e degli interventi destinati a minimizzare [...] uso collettivo e quotidiano; un edificio, un oggetto, persino un'intera città, si perdono e finiscono nel sedime del terreno. È l'archeologia teorica di Brandi, concepita negli anni Trenta ma diffusa dagli anni Sessanta in poi e raccolta in volume ...
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ARCHITETTURA IN LEGNO
M. E. Savi
H. ChristieIn
A. Berg
P. Sjømar
H. Christie
A. Tschilingirov
G. Curatola
In Europa, come in tutte le regioni ricche di boschi, il legno fu il primo materiale da [...] 1968). L'uso della pietra nell'a. ecclesiastica si diffuse soprattutto a partire dal periodo carolingio ed è possibile che il nucleo originario (m. 74x60) del palazzo reale della città bulgara di Pliska, eretto probabilmente alla fine del sec. 7 ...
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MESOPOTAMIA
V. Strika
(gr. Μεσοποταμία)
Regione storica del Medio Oriente, il cui territorio si articola in due distinti nuclei, l'Iraq (arabo ῾Irāq) e la M. Superiore (arabo al-Jazīra), che si estende [...] si estendeva ancora più a S verso l'od. Siria), la cui città principale era Edessa (od. Urfa, in Turchia); il Diyār Bakr, coincidente dalle comunità sopravvissute fino a oggi. Esso si diffuse sia nella forma del monachesimo, importato dall'Egitto da ...
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Anglosassoni, Arte degli. Scultura
R.J. Cramp
SCULTURA
La qualità e la varietà stilistica della scultura anglosassone costituiscono uno dei fenomeni artistici più singolari del mondo altomedievale, [...] resto è il caso di un caratteristico tipo di girale a cespuglio, assai diffuso in tutta l'Inghilterra del Sud nel sec. 9° (Tweddle, 1983, , 1983; Tweddle, 1983, pp. 22-30).
La città di Winchester divenne in questo periodo il centro dominante dell ...
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ISLAMICA, Arte
O. Grabar
L'espressione arte i. viene utilizzata convenzionalmente per definire la produzione artistica delle regioni e delle popolazioni governate o dominate dalla fede e dall'etica [...] , Ali Baba e le Mille e una notte non sono che alcuni degli esempi più conosciuti di questo genere diffuso di testi. Le mirabilia comprendevano città con mura d'oro e pietre preziose, oggetti unici come il desco di re Salomone, o bizzarre curiosità ...
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MEROVINGI
P. Perin
La dinastia merovingia, che deriva il suo nome da Meroveo - mitico eponimo dei Franchi Salî, germani del Reno inferiore -, regnò sull'antica Gallia romana dall'epoca di Clodoveo (481/482-511), [...] pubblico e privato, nonché il sistema delle necropoli. Le città ebbero peraltro, tra il sec. 6° e l'8 sarcofagi nelle campagne della metà settentrionale della Gallia merovingia non appare diffuso prima del 7° secolo. Ciò non accade nella regione tra ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...