Adventus
A. Guiglia Guidobaldi
La parola latina a. indica, nella vita cerimoniale del mondo romano, l'arrivo in forma solenne e ufficiale dell'imperatore alle porte di una città; la consuetudine di [...] (297-305 d.C.). L'altra versione è diffusa principalmente in campo numismatico ove spesso la scena è (Parigi, BN, nouv. acq. lat. 2334, c. 40r), e quello di re Salomone alla città di Gihon, miniato nel sec. 9° nella Bibbia di S. Paolo f.l.m. (Roma, ...
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GALIZZI, Giovanni Battista
Chiara Basta
Figlio di Luigi e Selene Scuri, entrambi pittori, nacque a Bergamo il 17 maggio 1882. Nel 1896 si iscrisse all'Accademia Carrara, diretta in quel momento da Cesare [...] Tutto per la patria, immagine che venne poi riprodotta e diffusa tramite cartoline di propaganda.
Negli anni 1917-18 fu a e Trenta, la produzione pittorica per le chiese della città e della provincia bergamasca - per esempio il dipinto raffigurante ...
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Vedi CAMIRO dell'anno: 1959 - 1994
CAMIRO (Κάμιρος, Κάμειρος, Camīrus)
L. Laurenzi
Una delle tre città più antiche dell'isola di Rodi, situata sulla costa N-O alle falde del Monte Acramite, appartenente [...] di teatro. Invece, per seguire la diffusa tradizione ippodamea, ormai saldamente affermatasi nell'ellenismo Il raccordo era dato da pozzetti di decantazione pure di terracotta. La città non deve avere avuto lunga vita durante l'età imperiale romana e ...
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D'ASARO, Pietro
Gioacchino Barbera
Nacque a Racalmuto (Agrigento) intorno al 1579, dato che in un rivelo, redatto il 25 nov. 1636, il D. dichiara di avere 57 anni (Demma, 1984). Fu detto il Monocolo, [...] di matrice paladinesca con apporti toscoromani, largamente diffusa in quei decenni nella Sicilia occidentale, e Fugain Egitto, in S. Rosaliapreghiera, S. Rosaliaintercede per la città di Palermo, Scene di martirio, Sacra Famiglia), studi preparatori ...
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COMI, Girolamo
Gabriella Guandalini
Nacque probabilmente nel 1507: nel Libro dei morti dell'Archivio storico comunale di Modena (c. 92rv) il C., di anni settantaquattro, risulta infatti sepolto il 14 [...] dal Cesariano e dall'articolazione spaziale serliana, diffusa appunto intorno alla metà del secolo; 1974, I, pp. 83, 372; III, p. 68; A. Biondi, Tommasino Lancellotti. La città e la chiesa a Modena, in Contributi, II (1978), 3, pp. 47, 49 ss., 54 ...
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SAMARRA
V. Strika
Città dell'Iraq, posta sulle rive orientali del Tigri, a km 120 a N di Baghdad.Il sito di S. fu abitato sin dall'età preistorica, ma soltanto in epoca islamica, più precisamente nel [...] a S. non sono chiare: la motivazione più diffusa viene individuata nell'avvento di mercenari turchi che avrebbero tra cui quello molto noto di Balkuwārā; al-Mutawakkil costruì inoltre la città gemella di Abū Dulaf, nota anche come al-J̌a῾fariyya o ...
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MANTERO, Bernardo Pasquale
Daniele Sanguineti
Figlio di Francesco e di Geronima Parodi, nacque a Genova nel 1713. Si formò nella bottega dello scultore Francesco Maria Schiaffino (Ratti, 1766, p. 160; [...] ; ma non è improbabile ipotizzare, secondo una prassi diffusa, un perfezionamento romano del M., forse consigliato proprio Genova…, ibid. 1780, p. 177; F. Alizeri, Guida artistica per la città di Genova, I, Genova 1846, p. 594; M. Staglieno, Memorie ...
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Vedi MARSIGLIA dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
MARSIGLIA (v. vol. iv, p. 880)
F. Benoît
Nuovi scavi sono stati fatti in occasione di varî lavori nella città, che hanno fornito alcuni dati per la conoscenza [...] seduta, recante talvolta un leoncino sulle ginocchia, di tipo arcaico, diffusa dall'Asia Minore fino alla Magna Grecia (da Velia, al riconosciuti per una fronte di in 400 sul litorale della città bassa, dopo il Foro fino alla Maison de Cabre. Una ...
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Manifestazioni della cultura dell'Occidente greco. La plastica e la coroplastica
Laura Buccino
La piccola plastica e la coroplastica
I più antichi documenti della plastica dell’Occidente greco risalgono già [...] scultura in marmo, necessariamente importato. Il legame con la città di provenienza dei coloni rimase privilegiato per tutto il VII nel santuario, e alle protomi femminili, una categoria particolare molto diffusa nel VI sec. a.C. è quella delle arule, ...
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ICONOGRAFIA e ICONOLOGIA
C. Frugoni
L'i. e l'iconologia usano l'immagine, sia essa òpera d'arte' o meno, come fonte storica sui generis per ricostruire il passato. Il significato dei due termini e la [...] alla componente divina del giudice terribile, diffusa dagli Ordini mendicanti, in particolare da quello o le nascite rappresentate stiano avvenendo all'aperto, al di fuori della città di Nazareth e di Betlemme. Allo stesso modo quello che è dietro ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...