COMI, Girolamo
Gabriella Guandalini
Nacque probabilmente nel 1507: nel Libro dei morti dell'Archivio storico comunale di Modena (c. 92rv) il C., di anni settantaquattro, risulta infatti sepolto il 14 [...] dal Cesariano e dall'articolazione spaziale serliana, diffusa appunto intorno alla metà del secolo; 1974, I, pp. 83, 372; III, p. 68; A. Biondi, Tommasino Lancellotti. La città e la chiesa a Modena, in Contributi, II (1978), 3, pp. 47, 49 ss., 54 ...
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SAMARRA
V. Strika
Città dell'Iraq, posta sulle rive orientali del Tigri, a km 120 a N di Baghdad.Il sito di S. fu abitato sin dall'età preistorica, ma soltanto in epoca islamica, più precisamente nel [...] a S. non sono chiare: la motivazione più diffusa viene individuata nell'avvento di mercenari turchi che avrebbero tra cui quello molto noto di Balkuwārā; al-Mutawakkil costruì inoltre la città gemella di Abū Dulaf, nota anche come al-J̌a῾fariyya o ...
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MANTERO, Bernardo Pasquale
Daniele Sanguineti
Figlio di Francesco e di Geronima Parodi, nacque a Genova nel 1713. Si formò nella bottega dello scultore Francesco Maria Schiaffino (Ratti, 1766, p. 160; [...] ; ma non è improbabile ipotizzare, secondo una prassi diffusa, un perfezionamento romano del M., forse consigliato proprio Genova…, ibid. 1780, p. 177; F. Alizeri, Guida artistica per la città di Genova, I, Genova 1846, p. 594; M. Staglieno, Memorie ...
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Vedi MARSIGLIA dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
MARSIGLIA (v. vol. iv, p. 880)
F. Benoît
Nuovi scavi sono stati fatti in occasione di varî lavori nella città, che hanno fornito alcuni dati per la conoscenza [...] seduta, recante talvolta un leoncino sulle ginocchia, di tipo arcaico, diffusa dall'Asia Minore fino alla Magna Grecia (da Velia, al riconosciuti per una fronte di in 400 sul litorale della città bassa, dopo il Foro fino alla Maison de Cabre. Una ...
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Manifestazioni della cultura dell'Occidente greco. La plastica e la coroplastica
Laura Buccino
La piccola plastica e la coroplastica
I più antichi documenti della plastica dell’Occidente greco risalgono già [...] scultura in marmo, necessariamente importato. Il legame con la città di provenienza dei coloni rimase privilegiato per tutto il VII nel santuario, e alle protomi femminili, una categoria particolare molto diffusa nel VI sec. a.C. è quella delle arule, ...
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ICONOGRAFIA e ICONOLOGIA
C. Frugoni
L'i. e l'iconologia usano l'immagine, sia essa òpera d'arte' o meno, come fonte storica sui generis per ricostruire il passato. Il significato dei due termini e la [...] alla componente divina del giudice terribile, diffusa dagli Ordini mendicanti, in particolare da quello o le nascite rappresentate stiano avvenendo all'aperto, al di fuori della città di Nazareth e di Betlemme. Allo stesso modo quello che è dietro ...
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GIOVANNI di Lorenzo (detto Giovanni delle Corniole)
Davide Gasparotto
Assai scarse sono le notizie biografiche su questo intagliatore di gemme, in gran parte raccolte da Gaetano Milanesi alla fine dell'Ottocento [...] Lorenzo de' Medici e dei suoi familiari banditi dalla città, a parziale compenso della somma loro dovuta per , ascritta a Marcantonio Raimondi, è testimonianza ulteriore della diffusa conoscenza e del prestigio del prezioso prototipo (H. Delaborde ...
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GOTTARDI, Angelo
Giuseppe Conforti
Nacque a Verona il 20 giugno 1826 da Giovan Battista e da Angela Bertoldi. Entrato nel seminario vescovile di Verona nel 1839, prese gli ordini nel 1850. Intorno al [...] un popolo, secondo la nota ideologia nazional-patriottica diffusa dallo stesso Boito. Ma è altrettanto vero II, Firenze 1904, p. 196; L. Simeoni, Verona. Guida storico-artistica della città e provincia, Verona 1909, pp. 394, 417, 464, 468, 482, 533; ...
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DENTE (Denti), Girolamo
Giovanna Nepi Scirè
Figlio di Pietro, nacque a Ceneda (l'odierna Vittorio Veneto, prov. di Treviso), probabilmente nel 1510, se il 20 ott. 1550 il fratello Paolo Pietro, canonico [...] alla Salomè del Prado, raffigurazione popolare e diffusa nella bottega di Tiziano, e il cura di G. Milanesi, Firenze 1906, VII, p. 468; F. Sansovino, Venetia, città nobilissima.... Venetia 1581, c. 13; C. Ridolfi, Le maraviglie dell'arte [1648], ...
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Vedi MINII, Vasi dell'anno: 1963 - 1995
MINII, Vasi
F. Biancofiore
Il nome "minio" (dai leggendarî Minii) fu attribuito per la prima volta dallo Schliemann ad una ceramica rinvenuta tra i materiali [...] ) note come minio giallo e minio rosso, particolarmente diffuse ad Argo e, perciò, spesso chiamata ceramica minia Troia VI presenta caratteri nuovi rispetto a quelle delle prime cinque città a causa della comparsa e del largo uso della ceramica ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...