DE JULIANIS, Caterina
Gennaro Borrelli
Nacque a Napoli intorno al 1670. Plasticatrice di figure in cera policroma, con occhi di cristallo, e pittrice, la sua formazione artistica le derivava dalla tradizione [...] passione per la necrofilia, si era molto diffusa a Napoli la moda di collezionare stampe, G. B. Chiarini, in C. Celano, Notizia del bello dell'antico e del curioso della città di Napoli [1692] ... [1856-60], Napoli 1970, ad Ind.; G. A. Galante, ...
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IDOLO
M. Camille
Durante il Medioevo l'i. costituì uno dei più rilevanti segni visivi dell'arte, che permise sia di definire il corretto ruolo rivestito dalle immagini consentite nell'ambito della Chiesa [...] idolatria, in forma di rilievo scolpito sulla porta della città, nell'affresco con l'Entrata a Gerusalemme nella (Camille, 1989, pp. 231-233).La venerazione dell'i. era diffusa persino nell'arte profana, dove gli avori e le immagini di corte ...
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DORTU
Silvana Pettenati
Famiglia di ceramisti operosi tra Germania, Svizzera e Italia nei secoli XVII-XIX (se non altrimenti specificato per le notizie sull'attività dei D. cfr. De Molin, 1904, e Brosio, [...] semicerchio intorno ad un'ancora.
La produzione più caratteristica e diffusa fu il servizio di piatti con la serie delle Vedute di tecnica della famiglia, Frédéric depositò presso la tesoreria della città di Torino un plico contenente il "Secret de ...
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BUSTI (de' Busti, de Bustis, de' Bustis, da Busto), Bernardino
Antonio Alecci
Figlio del giurista Lorenzo, di nobile famiglia milanese, nacque intorno al 1450 a Milano, pur se il cognome fece a lungo [...] zelo apostolico, tanto da esser richiesto come predicatore in molte città dell'alta Italia. Così, per esempio, nel 1498, nei suoi scritti il B. ricorda di aver avuto, la fama diffusa ch'egli fosse in possesso di virtù profetiche gli fecero dopo ...
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JOSZ, Italo
Rossella Canuti
Nacque a Firenze il 30 genn. 1878 da Ludovico, di Trieste, e da Emilia Finzi, di Ferrara, terzo di quattro figli.
In famiglia lo J. ricevette i primi elementi fondanti la [...] praticarono l'incisione. Il primo, di origine ungherese, della città di Nagy Kanizsa, fu attivo a Trieste nella prima metà ricorre l'elemento dell'acqua, la luce limpida e diffusa e la descrizione analitica sembrano emanare un sottile sentimento di ...
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CALÌ
Francesco Neri Arnoldi
Famiglia di scultori di origine siciliana, attivi a Napoli nel sec. XIX. Poco si conosce dell'attività del primo rapprescntante, Andrea, trasferitosi a Napoli prima del 1799 [...] cui compaiono i primi influssi della nuova corrente neoclassica diffusa da V. Villareale (a Napoli nel 1795) nuova corrente purista. Altre opere eseguì lo scultore per la città di Catania, e precisamente i monumenti dei monarchi borbonici Francesco I ...
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DEL TASSO, Domenico
Marco Collareta
Nato a Firenze nel 1440, è forse identificabile secondo il Middeldorf (1938, p. 460) con il "Domenico di Francesco legnaiulo" che nel 1461 venne pagato per alcuni [...] tra i primi esempi della moda della grottesca diffusa in numerosissimi prodotti lignei umbri e toscani (Dacos 1878, pp. 203, 342; B. Orsini, Guida al forestiere per la augusta città di Perugia, Perugia 1784, p. 119; A. Rossi, Maestri e lavori in ...
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GIULIANO, Bartolomeo
Francesca Paola Rusconi
Nacque a Susa il 15 ag. 1825. Secondo le notizie biografiche fornite da G. Carotti, si trasferì con la famiglia nel 1832 a Torino, dove studiò presso le [...] accentuò negli anni Ottanta, in concomitanza con una diffusa evoluzione del gusto, che nel G. si manifestò Colombo, Gli artisti lombardi a Venezia. Prima Esposizione internazionale d'arte della città di Venezia 1895, Milano 1895, pp. 36-40; N. d' ...
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FERRARI (Ferrario), Dionigi Maria
Rita Binaghi Picciotto
Figlio di Giovanni Battista e Lucrezia Lampugnana (Milano, Arch. st. civ., Materie, cart. 556), probabilmente di nobili natali (Milano, Arch. [...] Famiglie, cart. 644), seguendo una prassi molto diffusa all'epoca che prevedeva la difesa dei privilegi Pavia (tomo VII, da c. CCCXIV sino alla fine), oltre ai canali della città di Milano (tomo VIII, cc. LXII-LXXXII; cc. LXXX-CLXXXII; dis. XV ...
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GIORGI, Antonio Ruggero Maria
Francesco Tetro
Nacque a Reggiolo, presso Reggio nell'Emilia, il 19 genn. 1887 da Ulisse, contadino, e da Melchiade Zerbini. Nel 1905, seguendo la sua inclinazione artistica, [...] al terribile terremoto che sconvolse e distrusse gran parte della città; appartengono a questo periodo le prime opere, Macerie della contribuì allo sfaldamento del segno, ammorbidito da una luminosità diffusa e dai passaggi tonali. È la luce il tema ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...