GIULIANOTTI, Filippo Silvestro
Barbara Musetti
Nacque a Genova il 31 dic. 1851 da Silvestro e Caterina Cambiaso.
Nel 1864 avviò precocemente la propria formazione artistica presso l'Accademia ligustica [...] locali (Sborgi, pp. 244 s.). La sua presenza in città gli procurò la commissione di due monumenti funebri destinati al cimitero tra Eros e Thanatos, sintomo di un'inquietudine sempre più diffusa nella cultura europea di fine secolo, portò ben presto ...
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GRAFFITO
D. Lollini
P. Zancani Montuoro
M. della Corte
La pratica del g., data la sua estrema semplicità, è diffusa in ogni epoca e risale ai primordi della civiltà, adottata per istinto dall'uomo [...] 112. Berl. Winckelmannspr., 1956, p. 18; F. Castagnoli, Foro Romano, Milano 1957, fig. 54. M. Guarducci, I graffiti sotto la Confessione di S. Pietro in Vaticano, 3 voll., Città del Vaticano 1958.
(D. Lollini - P. Zancani Montuoro - M. della Corte*) ...
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LAMPARELLI, Carlo
Barbara Savina
Sono scarsi i dati biografici sul L., di cui s'ignora anche la data di nascita, collocabile intorno alla metà del XVII secolo. Era originario di Spello, dove ricoprì [...] . Circa la formazione del L., è diffusa la tradizione secondo la quale sarebbe avvenuta . stor. dell'arte, s. 2, II (1896), p. 375; M. Faloci Pulignani, Foligno città della Madonna, Foligno 1929, p. 51; A. Messini - G.C. Cecchini, Foligno, Milano s ...
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GIUNONE (Iuno)
G. Ambrosetti
La dea Iuno italica non ha in origine alcun rapporto con Hera (v.). È oggi rifiutata la identificazione con Διώνη, ed è negato lo stesso nesso linguistico che, attraverso [...] di G. come protettrice ed amministratrice delle città. In questa attribuzione G. si differenzia nettamente testa radiata del Sole, il crescente lunare. Un tipo di antefissa assai diffusa nel VI-V sec. mostra Giunone con elmo di pelle bovina. Ancora ...
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ZOEGA, Jurgem
C. Gasparri
Archeologo danese, uno dei maggiori della generazione successiva a quella del Winckelmann.
Nato a Dahler (Schakenburg, Jutland) il 20 dicembre 1755, trascorse la maggior parte [...] economiche. Alla fine della sua esistenza la sua fama era diffusa per tutta l'Europa; la sua vita privata fu in in quegli anni, facendone scavare e rialzandoli ad abbellimento della città. L'opera, accanto alla quale si delineavano altri studî ...
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ASINOU
A. Guiglia Guidobaldi
Il toponimo A., collegato dubitativamente con l'antica città di Asine fondata sull'isola di Cipro nel sec. 11° a.C. dagli abitanti dell'omonima città dell'Argolide (Stylianu, [...] del monastero τῶν Φοϱβίων (appellativo di incerta derivazione: probabilmente da ϕοϱβή, 'pascolo', oppure dall'euphorbium, una pianta diffusa nella regione), come attestano sia un'iscrizione della fine del sec. 12° nel nartece (affresco con S. Giorgio ...
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DALLE CATENE, Gian Gheramo
Massimo Ferretti
Figlio di Antonio da Parma, ma residente a Modena "ab infantia", è documentato come pittore fra il 1520 e il 1533. Il 25 marzo 1520 "Zangirardo Cathena pictore [...] inequivocabilmente dalla specifica formula iconografica diffusa dalla bottega di Raffaello. Modena, in Ann. stor. mod., I (1851), pp. 86 s.; A. Pezzana, Storia della città di Parma, Parma 1852, IV, pp. XXV s.; G. Campori, Artisti ital. e stranieri ...
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GRIFONI, Riccardo
Emanuela Bianchi
Nacque a Firenze il 5 giugno 1845 da Ferdinando e da Elisa Granati, appartenenti alla parrocchia di S. Salvi.
Il G. si formò presso l'Accademia di belle arti di Firenze [...] monumento rispondeva all'esigenza ideale - molto diffusa nell'ambiente laico-risorgimentale - di rappresentare dal Quattrocento ad oggi, Roma 1942, p. 423 s.; La capitale a Roma. Città e arredo urbano 1870 (catal.), a cura di L. Cardilli - A. Cambedda ...
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CASOLANI, Cristoforo (Cristofano)
W. Chandler Kirwin
Figlio del pittore Alessandro e di Aurelia figlia del pittore Lorenzo Rustici, e fratello del pittore Ilario, non sono noti i suoi estremi biografici, [...] , mentre nei due decenni precedenti egli fu particolarmente attivo nella citta e nei dintorni. Per questo si può considerare morto a altri un percorso che si allontanava dalla più diffusa tendenza al naturalismo abbracciata dal Caravaggio, ed era ...
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GAUDO, Civiltà del
P. C. Sestieri
La civiltà del G. prende nome da una necropoli preistorica situata nella località omonima presso Paestum, a circa un km dall' antica città. La necropoli, scoperta casualmente [...] , sono comparse in varie località della Campania.
Secondo G. Buchner tale civiltà è diffusa in una regione che allo stato attuale delle conoscenze è diffusa tra Paestum, Mirabella Eclano, Caiazzo, Napoli e Sorrento, ma probabilmente si estendeva in ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...