ZOEGA, Jurgem
C. Gasparri
Archeologo danese, uno dei maggiori della generazione successiva a quella del Winckelmann.
Nato a Dahler (Schakenburg, Jutland) il 20 dicembre 1755, trascorse la maggior parte [...] economiche. Alla fine della sua esistenza la sua fama era diffusa per tutta l'Europa; la sua vita privata fu in in quegli anni, facendone scavare e rialzandoli ad abbellimento della città. L'opera, accanto alla quale si delineavano altri studî ...
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ASINOU
A. Guiglia Guidobaldi
Il toponimo A., collegato dubitativamente con l'antica città di Asine fondata sull'isola di Cipro nel sec. 11° a.C. dagli abitanti dell'omonima città dell'Argolide (Stylianu, [...] del monastero τῶν Φοϱβίων (appellativo di incerta derivazione: probabilmente da ϕοϱβή, 'pascolo', oppure dall'euphorbium, una pianta diffusa nella regione), come attestano sia un'iscrizione della fine del sec. 12° nel nartece (affresco con S. Giorgio ...
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DALLE CATENE, Gian Gheramo
Massimo Ferretti
Figlio di Antonio da Parma, ma residente a Modena "ab infantia", è documentato come pittore fra il 1520 e il 1533. Il 25 marzo 1520 "Zangirardo Cathena pictore [...] inequivocabilmente dalla specifica formula iconografica diffusa dalla bottega di Raffaello. Modena, in Ann. stor. mod., I (1851), pp. 86 s.; A. Pezzana, Storia della città di Parma, Parma 1852, IV, pp. XXV s.; G. Campori, Artisti ital. e stranieri ...
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GRIFONI, Riccardo
Emanuela Bianchi
Nacque a Firenze il 5 giugno 1845 da Ferdinando e da Elisa Granati, appartenenti alla parrocchia di S. Salvi.
Il G. si formò presso l'Accademia di belle arti di Firenze [...] monumento rispondeva all'esigenza ideale - molto diffusa nell'ambiente laico-risorgimentale - di rappresentare dal Quattrocento ad oggi, Roma 1942, p. 423 s.; La capitale a Roma. Città e arredo urbano 1870 (catal.), a cura di L. Cardilli - A. Cambedda ...
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CASOLANI, Cristoforo (Cristofano)
W. Chandler Kirwin
Figlio del pittore Alessandro e di Aurelia figlia del pittore Lorenzo Rustici, e fratello del pittore Ilario, non sono noti i suoi estremi biografici, [...] , mentre nei due decenni precedenti egli fu particolarmente attivo nella citta e nei dintorni. Per questo si può considerare morto a altri un percorso che si allontanava dalla più diffusa tendenza al naturalismo abbracciata dal Caravaggio, ed era ...
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GAUDO, Civiltà del
P. C. Sestieri
La civiltà del G. prende nome da una necropoli preistorica situata nella località omonima presso Paestum, a circa un km dall' antica città. La necropoli, scoperta casualmente [...] , sono comparse in varie località della Campania.
Secondo G. Buchner tale civiltà è diffusa in una regione che allo stato attuale delle conoscenze è diffusa tra Paestum, Mirabella Eclano, Caiazzo, Napoli e Sorrento, ma probabilmente si estendeva in ...
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CERUTTI (Ceruti, Cerruto)
Andreina Griseri
Nati a Chieri da Gaspare e da una figlia del pittore Francesco Fea, i fratelli Antonio e Giovanni Francesco, data la consuetudine di lavoro nella bottega del [...] pitture nella camera di S. A. R. nel castello di questa città" ovvero palazzo Madama). Dal confronto con il successivo intervento in palazzo reale alla decorazione delle residenze ducali, la diffusa descrizione si sofferma sui minimi particolari ...
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HADRA, Ceramica di
A. Di Vita
Dalla necropoli omonima che si estendeva ad O dell'antica Alessandria, prende il nome una produzione ceramica indigena fortemente caratteristica.
La forma costantemente [...] raffinata produzione databile nella prima generazione della nuova città, ma già tipicamente alessandrina, anche se ancora del III sec. a. C., appare anch'essa largamente diffusa dalla Grecia all'Italia meridionale.
Quanto alla datazione poi, mentre ...
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illusioni ottiche
Giuditta Parolini
A volte l'occhio inganna la mente
Miraggi d'acqua nel deserto, scale senza fine, cubi dove faccia anteriore e posteriore si confondono sono esempi di illusioni ottiche. [...] che pende da un lato, e spesso i visitatori della città si fanno fotografare mentre fingono di raddrizzarla. Chi scatta francese che significa letteralmente "inganna l'occhio" e si è diffusa in Europa all'interno del genere della natura morta. Ma il ...
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CHÂTILLON-SUR-SEINE
E. Vergnolle
Cittadina della Borgogna (dip. Côte-d'Or), C. era costituita nel Medioevo da due agglomerati, Chaumont e Bourg, che vennero riuniti nel sec. 16° all'interno di un'unica [...] terminazione orientale della chiesa rientra in una tipologia certo assai diffusa intorno al Mille (per es. a Saint-Michel-de conclusi alla morte di Brunone di Roucy.Fino al 1168 la città bassa rimase priva di cinta muraria, la cui edificazione favorì ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...