HAFFNER (Hafner, Affner), Antonio Maria
Federico Trastulli
Fratello minore di Giovanni Enrico, nacque a Bologna il 15 ott. 1654 da Giovanni e da Caterina Bianchi. Al padre, delle guardie svizzere, spetta [...] di palazzo Durazzo-Brignole (Soprani - Ratti, p. 346). Sempre in città, ma da solo, fu attivo in palazzo Spinola, forse l'attuale , p. 41).
La massima attestazione della sua ormai già diffusa notorietà fu senz'altro la convocazione dell'H. a Firenze ...
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CONTESTABILI (Contestabile), Niccolò
Silvia Meloni Trkulja
Figlio di Antonio, paesista e quadraturista, e di Caterina Albarini, fu battezzato a Pontremoli il 20 ag. 1759. Passò a Firenze nel 1778 e [...] camera dei pappagallo" nel convento della Trinità dei Monti e diffusa probabilmente in Toscana da D. Boguet (Pinto, 1980), 154; XVa 75; XVIa 68; T. Trenta, Guida del forestiere per la città e il contado di Lucca, Lucca 1820, pp. 53, 57; E. Gerini ...
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GATTI, Riccardo
Gian Carlo Bojani
Nacque a Faenza il 3 apr. 1886 da Francesco e da Angela Liverani. Frequentata la scuola d'arti e mestieri nella città natale, sotto il magistero del pittore Antonio [...] alla politecnicità nel campo dell'arte all'epoca assai diffusa in Faenza, nella stretta interdipendenza fra artigianato, disegno del muso di un gatto e, sotto, il nome della città di Faenza; intorno alla metà degli anni Trenta il felino scomparve dal ...
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FERRARI, Giovanni Pietro
Lucio Scardino
Nacque a Monestirolo (Ferrara) il 22 febbr. 1884 da Tomaso e da Adalgisa Smai. Visse l'infanzia in vari paesi della provincia (soprattutto Quartiere di Portomaggiore), [...] s'inserisce nella tradizione eclettica ancora ottocentesca, diffusa in Argentina soprattutto da artisti italiani in ; due anni dopo la vedova, Amelia Bomtempo, donò alla città di Buenos Aires il monumento al presidente Hipolito Yrigoyen da lui ...
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BAZZANI, Luigi detto il Bazzanetto
Elena Povoledo
Figlio di Alessandro, nacque a Bologna l'8 nov. 1836. Allieva dell'Accademia di Belle Arti di quella città, studiò prospettiva con F. Cocchi dal quale [...] prospettiva e scenografia presso l'Istitutol di Belle Arti di questa città. Fu socio dell'Accademia di S. Luca e delle Accademie leoni" dell'Aida tuffato in una luminosità intensa e diffusa, senza ombre.
Per questa insolita violenza di mezzi pittorici ...
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CORNARA, Carlo
Marco Bona Castellotti
Le scarsissime notizie di cui si dispone, non consentono di confermare, alla luce di documenti, la data di nascita di questo pittore milanese, che si determina [...] soprattutto per i privati, secondo una consuetudine assai diffusa in Lombardia nel Seicento, è confermato dalle continue non vasta produzione.
Fonti e Bibl.: G. Gualdo Priorato, Relatione della Città e Stato di Milano, Milano 1666, pp. 64, 77;L. ...
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PELLEGRINO da Sessa
Stefano D'Ovidio
PELLEGRINO (Peregrino) da Sessa. – Non sono noti né luogo e data di nascita, né i nomi dei genitori di questo scultore, attivo nell’Italia meridionale nella seconda [...] Cristo, si riallaccia comunque a una tradizione molto diffusa in Campania, dove la rappresentazione del profeta, Iconografia e iconologia del monumento nella cattedrale di Sessa Aurunca, Città del Vaticano 2002; E. Scirocco, Jonah, the whale and ...
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MANUELI (Manuelli, de Emanueli, Emanuelli), Guglielmo
Paolo Dalla Torre
Non è nota la data di nascita del M., originario di Avio, unico artista trentino del primo Cinquecento che, firmando e datando [...] Avio basandosi sulla conoscenza di un modello di fine Quattrocento, diffuso in area veneta e che si trova per esempio in una di Trento, una tra le numerose varianti del famoso rilievo (Città del Vaticano, Museo Pio cristiano) del Moderno, orefice e ...
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DEPOLETTI (de Poletti), Francesco
Maria Grazia Branchetti Buonocuore
Nacque a Roma il 25 apr. 1779.
Rivelò ben presto una felice disposizione per le belle arti e, di ingegno versatile, si dedicò con [...] XIX, e in seguito tra i proprietari delle botteghe più fiorenti della città. Il suo studio si trovava al n. 32 di via Condotti, in del restauro dei vasi etruschi, disciplina ancora poco diffusa a Roma dove era prerogativa di un Giovanni Cresceni ...
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MAURYA, Epoca
A. Tamburello
Si indica con il nome della dinastia dei Maurya il periodo della storia dell'India compreso fra il 322 ed il 185 a. C.
Fondatore della dinastia fu Chandragupta Maurya (circa [...] aperte nuove vie di comunicazione. Si costruirono strade e città, e fu dato ampio favore alla cultura e alle In architettura, le tecniche di costruzione rivelarono una sempre più diffusa tendenza a sostituire l'impiego del legno e degli altri ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...