BAZZANI, Luigi detto il Bazzanetto
Elena Povoledo
Figlio di Alessandro, nacque a Bologna l'8 nov. 1836. Allieva dell'Accademia di Belle Arti di quella città, studiò prospettiva con F. Cocchi dal quale [...] prospettiva e scenografia presso l'Istitutol di Belle Arti di questa città. Fu socio dell'Accademia di S. Luca e delle Accademie leoni" dell'Aida tuffato in una luminosità intensa e diffusa, senza ombre.
Per questa insolita violenza di mezzi pittorici ...
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CORNARA, Carlo
Marco Bona Castellotti
Le scarsissime notizie di cui si dispone, non consentono di confermare, alla luce di documenti, la data di nascita di questo pittore milanese, che si determina [...] soprattutto per i privati, secondo una consuetudine assai diffusa in Lombardia nel Seicento, è confermato dalle continue non vasta produzione.
Fonti e Bibl.: G. Gualdo Priorato, Relatione della Città e Stato di Milano, Milano 1666, pp. 64, 77;L. ...
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PELLEGRINO da Sessa
Stefano D'Ovidio
PELLEGRINO (Peregrino) da Sessa. – Non sono noti né luogo e data di nascita, né i nomi dei genitori di questo scultore, attivo nell’Italia meridionale nella seconda [...] Cristo, si riallaccia comunque a una tradizione molto diffusa in Campania, dove la rappresentazione del profeta, Iconografia e iconologia del monumento nella cattedrale di Sessa Aurunca, Città del Vaticano 2002; E. Scirocco, Jonah, the whale and ...
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MANUELI (Manuelli, de Emanueli, Emanuelli), Guglielmo
Paolo Dalla Torre
Non è nota la data di nascita del M., originario di Avio, unico artista trentino del primo Cinquecento che, firmando e datando [...] Avio basandosi sulla conoscenza di un modello di fine Quattrocento, diffuso in area veneta e che si trova per esempio in una di Trento, una tra le numerose varianti del famoso rilievo (Città del Vaticano, Museo Pio cristiano) del Moderno, orefice e ...
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DEPOLETTI (de Poletti), Francesco
Maria Grazia Branchetti Buonocuore
Nacque a Roma il 25 apr. 1779.
Rivelò ben presto una felice disposizione per le belle arti e, di ingegno versatile, si dedicò con [...] XIX, e in seguito tra i proprietari delle botteghe più fiorenti della città. Il suo studio si trovava al n. 32 di via Condotti, in del restauro dei vasi etruschi, disciplina ancora poco diffusa a Roma dove era prerogativa di un Giovanni Cresceni ...
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CONTI, Arturo
Gianluca Kannès
Nato a Livorno da Enrico e da Maria Martolini il 2 agosto 1823, conseguì a Pisa nel 1845 il dottorato in matematiche applicate e frequentò con particolare interesse i corsi [...]
Quando morì, a Livorno il 27 nov. 1900, era diffusa l'opinione che la sua opera fosse rimasta largamente al di lavori.
Fonti e Bibl.: G. Piombanti, Guida stor. ed artistica della città e dei contorni di Livorno, Livorno 1873, p. 271; Ricordi di ...
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DALLE VACCHE, Vincenzo
Sergio Guarino
Intarsiatore veronese, nato probabilmente intorno al 1475, entrò come novizio nell'Ordine dei monaci olivetani nel 1492, compiendo poi la sua professione il 18 [...] intarsiatore portarono di frequente il monaco olivetano lontano dalla città natale in cui, comunque, ritornò a varie riprese simbolo di morte), accostato qui alla tematica musicale, diffusa nell'ambiente veneto, e all'astrologia. La fortuna ...
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BAUDO, Luca (Luca da Novara)
Gian Vittorio Castelnovi
Figlio di Ambrogio; non è precisabile se questo pittore fosse nativo oriundo di Novara; comunque se ne ha notizia soltanto a Genova a partire dal [...] e 1503 mostrano il B. impegnato in altri due dipinti per la medesima città: una Madonna del Rosario per la chiesa di S. Domenico e una Madonna e monumentali, mentre la vivacità della diffusa illuminazione e della contrastata cromia cede sempre ...
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BORDONE, Andrea
Pina Belli D'elia
Le scarse notizie intorno a questo pittore ci provengono essenzialmente dai suoi dipinti, tutti diligentemente firmati, sparsi in varie chiese e conventi della Puglia, [...] , dovette certamente soggiornare.
Secondo l'opinione più diffusa, il pittore dovette giungere in Puglia intorno all Bari, Napoli 1858, II, p. 395; A. Salvemini, Saggio storico della città di Molfetta, Napoli 1878, II, p. 37; G. Valente, La cattedrale ...
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CICHÈ, Francesco
Elvira Natoli
Stampatore e incisore "panormitanus", è noto dal 1707 e attivo fino alla morte, avvenuta nel 1742, a Palermo. Nell'ambito della complessa cultura palermitana della prima [...] della realtà del tempo. Legato ai più importanti committenti della città, come il Senato, i gesuiti, l'arcivescovado, il Caruso ". All'ambito della cultura figurativa più ufficiale e diffusa di un Sozzi o Borremans appartengono le incisioni che ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...