GUIDO d'Arezzo (Guido Aretinus)
Cesarino Ruini
Monaco benedettino e teorico della musica attivo nella prima metà dell'XI secolo, il suo nome è legato a un gruppo di scritti di teoria musicale trasmessi [...] non sue o di suoi omonimi, ne fanno il teorico più diffuso e studiato nel Medioevo dopo Boezio.
È comprensibile che diverse località di Roma. Ma l'assuefazione al clima della città appenninica, cui allude "alpestribus", può benissimo spiegarsi in ...
Leggi Tutto
CECCHINI, Pier maria
Ferdinando Taviani
Nacque a Ferrara il 14 maggio 1563. Fu uno dei più eminenti attori di professione del suo tempo. Particolarmente noto per il tipo comico di Fritellino che era [...] posto fra le arti, ma una stabile funzione nella vita della città. Sono gli anni in cui il nuovo fenomeno da cui organizzazione e il moderno sistema teatrale sta radicandosi in una diffusa rete di sale teatrali stabili e pubbliche, e individua, ...
Leggi Tutto
BIANDRATA (Biandrate, Biandrà; in latino Blandrata), Giovanni Giorgio
Antonio Rotondò
Nacque a Saluzzo nel 1516, terzogenito di Bernardino, castellano di San Fronte. Compiuti i primi studi a Saluzzo, [...] terra, non ha richiesto né promesso decime e tributi né concesso città e regni, ma è vissuto umilmente, ha patito miseria e unitariana e agì subito con decisione per stroncare la già diffusa tendenza non adorantista. Ai seguaci del Dávid impose l ...
Leggi Tutto
CASTELLESI, Adriano (Adriano da Corneto)
Gigliola Fragnito
Nacque a Corneto (od. Tarquinia) intorno al 1461 se, come pare, nel sett. 1503, al conclave che elesse Pio III aveva 42 anni (Sanuto, V, col. [...] alla sua fuga da Roma ed alle calunnie da lui diffuse contro il papa, e lo si citava a comparire a stor. d. lett. ital., XXVIII (1896), pp. 51, 54; F. Gregorovius, Storia della città di Roma nel Medio Evo, IV, Roma 1901, pp. 137, 160, 270, 328, 481 ...
Leggi Tutto
CAPECE MINUTOLO, Antonio, principe di Canosa
Alberto Postigliola
Nato a Napoli il 5 marzo 1768, primogenito del principe di Canosa Fabrizio e di Rosalia di Sangro dei principi di San Severo, compì i [...] nota delle sue opere.
Si trattava di una diffusa apologia che il C. faceva della propria opera congiura dei Baccher, Trani 1888, p. 58; G. Beltrani, Il Magistrato di Città a Napoli e la difesa del principino di Canosa per i fatti del '99, ...
Leggi Tutto
DORIA, Paolo Mattia
Pierluigi Rovito
Nato a Genova il 24 febbr. 1667 da Giacomo e da Maria Cecilia Spinola, apparteneva al ramo dei Doria Lamba, che nell'ultimo secolo e mezzo aveva dato alla Repubblica [...] a Genova petit-maître ebbe la ventura d'assistere al bombardamento della città ad opera della flotta di Luigi XIV, che in questo modo Proprio perché rispondenti ad una ideologia ormai largamente diffusa le lezioni accademiche procurarono al D., che ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Marino Berengo
Carlo Capra
Marino Berengo è stato uno dei più autorevoli storici italiani della seconda metà del 20° secolo. Lo hanno contraddistinto il lavoro diretto e continuo sulle fonti, l’ampiezza [...] forma urbis cara a una storiografica urbana largamente diffusa anche in Italia a partire dagli anni Settanta professore: gli anni milanesi, pp. 191-99; G. Chittolini, Il tema della città, pp. 57-89; G. Del Torre, Marino Berengo e la storia veneta, pp ...
Leggi Tutto
GENTILE di Niccolò di Giovanni di Massi, detto Gentile da Fabriano
Marco Bussagli
detto Gentile da Fabriano Non si conosce la data di nascita esatta di questo pittore marchigiano, figlio di Niccolò [...] di serafino con sei ali secondo una tipologia diffusa in area anglo-tedesca e prontamente ripresa da vite…, a cura di A. Venturi, I, Firenze 1896; F. Sansovino, Venetia città nobilissima e singulare, Venezia 1581, pp. 54, 147, 325; A. Ricci, Memorie ...
Leggi Tutto
COLOCCI, Angelo
*
Nacque a Iesi (prov. di Ancona) da Niccolò, che apparteneva ad antica famiglia cittadina, e da una sorella di Floriano Santoni. Fortunata era il nome che il Lancellotti attribuiva [...] della lingua greca avesse il Colocci. L'opinione più diffusa è che egli, avendo provato più volte ad impararla, su A. C. e sulla Roma cinquecentesca, a cura di J. Ruysschaert, Città del Vaticano 1978, pp. 18-29. Per i rapporti del C. con Adriano ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giovanni Botero
Cosimo Perrotta
È uno dei due grandi mercantilisti italiani (insieme con Antonio Serra). Pur non esprimendo un progetto nazionale – che in Italia non c’era – egli intuisce quasi tutti [...] virtuose, danno garanzie di essere anch’essi virtuosi (I.9). Nella Grandezza delle città (II.9, p. 378; II.12, p. 392) afferma che è visione aveva dominato nel 15° sec., ed era ancora diffusa nel 16°. I bullionisti ritenevano dannoso consentire che l’ ...
Leggi Tutto
citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...