DORIA, Giovanni Andrea (Gian Andrea)
Rodolfo Savelli
Nacque a Genova agli inizi del 1540, da Giannettino e da Ginetta Centurione, figlia di Adamo, il famoso uomo d'affari e banchiere. Per la data di [...] alla morte di Zenobia, avvenuta il 18 dic. 1590) ai numerosi feudi appenninici, a Loano; in città e dintorni non sembra avesse una proprietà immobiliare diffusa, ma questa era concentrata attorno alla villa di Fassolo (dove a partire dagli anni '90 ...
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Paolo V
Volker Reinhardt
Camillo Borghese nacque a Roma il 17 settembre 1552 da Marcantonio, decano degli avvocati concistoriali, e da Flaminia Astalli. I Borghese, residenti a Siena approssimativamente [...] Ripa. La realizzazione di nuove vie nella periferia opposta della città migliorò l'infrastruttura nella zona di Capo le Case. La cura secolo, alcuni autori veneziani con un'apologia, diffusa in molte parti dell'Europa, della repubblica aristocratica ...
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DONÀ (Donati, Donato), Leonardo
Gaetano Cozzi
Figlio di Giambattista di Andrea di Antonio e di Paola di Cristoforo Corner, nacque a Venezia il 12 febbr. 1536, probabilmente nella casa di rio terrà S. [...] non ha altro che un patriarca, che è patriarca della sua propria città, capo di tutto il Stato: il voler trattar di levarli questo " ad un altro patrizio (una lettera probabilmente fabbricata e diffusa da nemici del D. come il patriarca di Aquileia) ...
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GREGORIO XIII, papa
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° genn. 1501, da Cristoforo e da Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza a Bologna, dove conseguì il dottorato in utroque [...] ancora Madrid.
Nella maggior parte delle corti europee era diffusa la convinzione che dopo la sconfitta di Lepanto la , in corrispondenza di essa, di una nuova via d'accesso alla città (l'attuale via Appia Nuova); l'apertura di due strade destinate ...
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BENEDETTO, santo
Luigi Salvatorelli
Silvana Simonetti
Mentre per la data della morte di B. abbiamo - come si spiegherà in fine - un termine a quo (non prima della fine del 546), nulla di simile possediamo [...] il grande unico monastero sulla cima del monte soprastante alla modesta città di Cassino, saremo indotti a ritenere che B. avesse finito applicate ad una melodia preesistente e preferibilmente già diffusa tra il popolo, affinché più rapidamente e con ...
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GUARINI, Guarino (Guarino Veronese, Varino)
Gino Pistilli
Nacque a Verona, in contrada S. Eufemia, nella prima metà del 1374, dal fabbro Bartolomeo e da Libera, figlia del notaio Zanini.
La famiglia [...] . Fra maggio e giugno, poi, un episodio curioso: si diffuse la notizia della morte del G., e ne nacquero una lettera . A quel punto, mettendosi in competizione con il G., Gregorio da Città di Castello tradusse l'Asia (libri XI-XVI) e l'Africa (libro ...
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LANFRANCO, Giovanni
Erich Schleier
Figlio minore di Stefano e Cornelia (della quale non si conosce la famiglia di appartenenza), nacque a Parma il 26 genn. 1582. Secondo Passeri il ragazzo "fu incamminato [...] l'8 sett. 1630. La pala, un prototipo molto diffuso nel Settecento in tutta Italia, fu distrutta nell'incendio del et architetti… (1724), a cura di C. Enggass - R. Enggass, Città del Vaticano 1977, pp. 81 s.; F. Baldinucci, Notizie de' professori ...
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BONIZONE
Giovanni Miccoli
Nulla di effettivamente certo si sa delle origini di B.: sconosciuta la famiglia, sconosciuto il luogo e l'anno di nascita.
Dal suo parlare, soprattutto nel Liber ad amicum, [...] , e che corrisponde all'esigenza sempre più diffusa fra i canonisti del periodo di superare le l'epitaffio di San Lorenzo di Cremona, cfr. C. Poggiali, Mem. stor. della città di Piacenza, IV, Piacenza 1766, pp. 8 ss. Per gli altri testi minori, ...
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«Vedi, sono capace di scrivere in tutti i modi che voglio, elegante o selvaggio, corretto o contorto»
(Wolfgang Amadeus Mozart)
Attualità di un genio
di Sandro Cappelletto
27 gennaio
In tutto il mondo [...] tenebre, ma da una penombra, da una luce bassa e diffusa porta alla luce; addolcisce e avvicina gli estremi della dinamica, ebbe luogo a Rovereto, la sera di Natale del 1769. Le città visitate da Mozart furono Verona, Mantova, Milano, Parma, Bologna, ...
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FRANCESCO II Gonzaga, marchese di Mantova
Gino Benzoni
Primogenito del terzo marchese di Mantova Federico I Gonzaga e di Margherita di Wittelsbach, nasce a Mantova il 10 ag. 1466, venendo di lì a tre [...] tra i letterati immuni da dipendenze mantovane è diffusa convinzione F. sia il protagonista vittorioso - e quanti lo ricevono a Pavia e scodinzolano al suo seguito nella visita alla città. Segue, il 6, l'ingresso solenne del sovrano a Milano con un ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...