DOLFIN, Daniele
Gino Benzoni
Nato a Venezia, il 5 ott. 1653, da Daniele (II) detto Andrea (1631-1707) di Nicolò (del ramo di S. Pantalon) e da Elisabetta di Daniele Gradenigo e chiamato comunemente [...] l'orgoglio municipale: la cattedrale dovrà essere degna di Brescia, città grande, ricca, nobile. Occorre il concorso di tutti: i avvianti le bambine a leggere e a scrivere, con diffusa presenza d'ostetriche, con i Monti di pietà in diminuzione ...
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FARAVELLI, Giuseppe
Paola Caridi
Nacque a Broni (Pavia) il 29 maggio 1896 da Giovanni, esattore delle imposte, e da Maria Cambieri, donna brillante e raffinata. Cresciuto in una famiglia della media [...] , il F. si nascose in una villetta di amici svizzeri in città, poi nel circondario di Milano, infine presso i genitori di Carlo ospitare articoli dei socialisti in Italia, per poi essere diffusa clandestinamente nel paese.
Nell'estate del 1934 favorì ...
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MANFREDI, Girolamo
Anna Laura Trombetti
Nacque a Bologna, verosimilmente intorno al 1430 considerando che conseguì la prima laurea nel 1455; del padre è noto solo il nome, Antonio.
Anche se Giovanni [...] escludere che il M. discendesse da una famiglia di medici attivi in città già nel secolo XIII. È certo, invece, che due suoi fratelli, stimolante la sua opera. In essa affiora la mentalità diffusa della società del tempo su molti temi attinenti alla ...
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MALABRANCA, Latino
Marco Vendittelli
Figlio di Angelo e di Mabilia di Matteo Rosso Orsini, nacque, probabilmente a Roma, intorno al 1235. Per parte di madre il M. era nipote di Giangaetano Orsini, che [...] incaricò, congiuntamente al cardinale Giacomo Colonna, di preparare la città di Roma alla fine del senatorato romano di Carlo I sei o sette capitoli (secondo le redazioni), furono diffuse a ottobre e novembre nelle province ecclesiastiche di Ravenna ...
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DIODATI, Ottaviano
Mario Rosa
Nacque a Lucca il 5 ott. 1716 da Lorenzo di Ottaviano e da Isabella Bellet (o Billet), appartenente a una famiglia di comandanti militari al servizio della Spagna.
Era [...] e amico di Montesquieu, sino ai più plumbei e diffusi Nicolao Viviani e Lorenzo Nicoletti.
Di là dall'aspetto "mediatori", nel corso delle "turbolenze intestine" che travagliavano allora la città. E - stando ad un'altra lettera del D. allo stesso ...
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DANDINI, Pietro (Pier)
Evelina Borea
Nacque a Firenze il 12 aprile 1646 (F. S. Baldinucci) o nel 1647 (Orlandi, 1704) da Ottaviano (fratello dei pittori Cesare e Vincenzo), e fu educato all'arte dallo [...] sulle opere si attingono in massima parte dalla diffusa biografia che di lui scrisse alcuni anni chiesa parrocchiale di S. Felicita, Firenze 1828, p. 87; F. Fantozzi, Guida della città e contorni di Firenze, Firenze 1842, pp. 180, 294, 401, 435 s., ...
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LASTRI, Marco
Maria Pia Paoli
Nacque a Firenze il 6 marzo 1731 da Arcangelo Maria e da Lucrezia Paolini, nella parrocchia di S. Romolo (quartiere di S. Croce). Per le umili origini della famiglia "fin [...] , lo definì "sommo filosofo", lontano dall'immagine di teologo capzioso diffusa dal L., "teologo mondano senza partito" (Pelli, Efemeridi, s le Ricerche sull'antica e moderna popolazione della città di Firenze per mezzo dei registri del battistero ...
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GIOVANNI da San Gimignano
Silvana Vecchio
Nacque a San Gimignano, presso Siena, probabilmente tra il 1260 e il 1270. Del padre si conosce soltanto il nome, Giacomo, da cui il patronimico Iacoppi o Coppi [...] Ordine, papa Giovanni XXII permise la fondazione di un convento nella città; il 4 luglio dello stesso anno G., accompagnato da due degli influssi degli astri sul libero arbitrio dell'uomo.
Più diffusa e fortunata è la raccolta di Sermones de sanctis, ...
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GIUNTI (Giunta), Lucantonio, il Vecchio
Massimo Ceresa
Nacque a Firenze, da Giunta di Biagio, nel 1457 nel "popolo" di S. Lucia d'Ognissanti, dove trascorse la fanciullezza.
La famiglia, di origine [...] lezione volgarizzata circolante nell'Italia settentrionale, già diffusa a stampa, diversa da quella fiorentina. Seguì serie molto interessante di incisioni di maestri che lavoravano nella città. La rappresentanza fu disdetta dal G. nel 1535, quando ...
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CAMPEGGI, Giovanni Battista
Adriano Prosperi
Nacque a Bologna nel 1507 da Lorenzo - poi cardinale - e da Francesca Guastavillani. Ebbe una prima formazione di tipo umanistico nella casa paterna, sotto [...] materie teologiche. L'ultimo suo intervento prima di lasciare la città fu dedicato a prospettare i pericoli incombenti sui membri dell' trascurando tutto il resto: si tratta di una voce diffusa, "nobis vero admodum periculosa" concludeva il C., ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...