BAREZZI, Barezzo
Alfredo Cioni-Claudio Mutini
Nacque a Cremona intorno al i 560, figlio di un Giovan Maria, che forse proveniva dal contado e si era stabilito in città in epoca recente. Intorno al 1578 [...] costringe quasi ogni anno a fare lunghi viaggi... a diverse principali città d'Italia, nelle quali, oltre al guadagno de' denari, m contemperava ravvivando con ingenuo esotismo una esausta, ma diffusa e amata tradizione letteraria.
L'ultima prova del ...
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LIBERA, Adalberto
Raffaella Catini
Nacque a Villa Lagarina (Trento) il 16 ag. 1903 da Giuseppe e da Olimpia Sforza Pallavicino.
Durante la prima guerra mondiale il L. si trasferì con la famiglia a Parma, [...] a Trento (1931-34), situato all'interno della città storica a breve distanza dal castello del Buonconsiglio, del sincera edilizia, dando a quest'ultima il senso di diffusa coscienza dei valori dell'architettura italiana: sincera edilizia significa ...
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ENOCH d'Ascoli
Paolo Viti
Nacque ad Ascoli, nel Piceno, negli ultimi anni del Trecento o, più probabilmente, nei primi anni del sec. XV, da una famiglia di condizioni modeste.
Il suo nome di battesimo [...] anche dopo che il Filelfo, nel 1434, lasciò la città per l'insanabile contrasto con Cosimo de' Medici rientrato, nel nuovi codici, anche in base alla convinzione, che si era diffusa, secondo la quale in Daniniarca e in Norvegia si sarebbe trovato ...
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FLORIT, Ermenegildo
Bruna Bocchini Camaiani
Nato a Fagagna, in Friuli, il 5 luglio 1901, studiò dapprima nel seminario diocesano di Udine, poi fu inviato a Roma e, come alunno del seminario romano, [...] che pur si poneva all'interno di una tradizione intransigente molto diffusa, richiamano i temi presenti nelle encicliche di Pio XI, come i comunisti una delle loro battaglie ideali.
Nella città in questi anni la questione politica dell'adesione dei ...
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GERARDI, Alberto
Rosalba Zuccaro
Nacque a Roma il 18 ag. 1889 da Antonio e da Adelaide Lilli. Sin da giovanissimo apprese la lavorazione dei metalli nella bottega paterna, erede di una attività condotta [...] i volumi con accenti di contenuto arcaismo e con una diffusa vibrazione luministica. La Cista in rame battuto a martello , donata dai Romani al pontefice, quale "salvatore della città". Nel 1949 fu membro della commissione esaminatrice del concorso ...
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GUICCIARDINI, Piero
Manuela Doni
Nacque il 9 giugno 1454 a Firenze nel quartiere di S. Spirito, unico figlio maschio di Iacopo di Piero e di Guglielmetta de' Nerli. Incline agli studi letterari, il [...] delle antiche famiglie. Il G. riferisce, inoltre, l'opinione diffusa per cui sarebbe stato Lorenzo a preparare la prima lista nuovo governo di Firenze dopo il rientro dei Medici in città. Il G. accettò di sostituire il repubblicano Bernardo Rucellai ...
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GOFFREDO (Gaufridus, Godefridus, Gotefredus) da Viterbo
Gian Maria Varanini
Cappellano e notaio del Sacro Palazzo con Corrado III, Federico I Barbarossa ed Enrico VI, per molti decenni esponente di [...] un'origine italiana. La tesi di Hausmann, già nota e diffusa nella cerchia degli studiosi per le sue più che decennali ricerche in o vera, patria, mentre della sua appartenenza ai capitoli delle città toscane non v'è traccia nelle opere. Molto si è ...
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PONTI, Andrea
Silvia A. Conca Messina
PONTI, Andrea. – Nacque a Gallarate, in provincia di Varese, il 17 febbraio 1821 da Giuseppe (1786-1853) e da Maria Antonia Longhi, sesto di undici figli: Gerolamo [...] e della canapa. La lavorazione di queste fibre era molto diffusa, potendo avvalersi, tra l’altro, di un milione di come l’incarnazione del ‘mito’ della capitale morale, di una città con al centro i valori dell’intraprendenza e del lavoro produttivo, ...
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CARESINI, Rafaino (Raffain, Raphainus, Raphaynus, Raphael de Caresinis)
Antonio Carile
Figlio di Enrico di Alberto, notaio e possidente cremonese "de vicinia S. Fabiani", nacque non dopo la metà del [...] incarico di avviare le trattative per una pace tra la città lombarda e Venezia: il carteggio allora intercorso tra il "il pregio di rappresentare insieme la redazione più ampia, più diffusa, più nota dell'opera del cancelliere veneziano" (ibid., pp. ...
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MALLIO, Michele
Donatella Fioretti
Nacque a Sant'Elpidio a Mare, presso Fermo, il 4 nov. 1756 dalla recanatese Antonia Pasqualini e da Girolamo, appartenente a un'antica famiglia del patriziato elpidiense [...] Vergaro di Perugia. In quello stesso 1787 la ormai diffusa gelosia verso Monti innescò una tempesta di accuse e maldicenze l'area su cui in vario modo si esercita l'influsso della città sede del capo della Chiesa, celebrata come "la Regina e la ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...