FORMAGLINI, Tommaso
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna verso il 1275 da Rolandino, figlio di Iacopo. Ebbe due fratelli, Dino e Comacino, e tre sorelle, Guida, Fosca e Belizia.
Sia il nonno Iacopo, che aveva [...] palesò l'intenzione di recarsi personalmente a Bologna. L'impressione provocata in città dalle notizie trasmesse in merito dai due rappresentanti fu enorme. Si era infatti diffusa la voce che il papa avesse intenzione di fissare a Bologna la propria ...
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CARUSO, Francesco
Agostino Lauro
Nacque a Bisaccia (Avellino) in data imprecisabile, ma indicata, per approssimazione, al 1505 (Orlando Cafazzo) oppure al 1526 (Lo Parco). Dalla città natale trasse [...] e gli abusi scoperti durante i sopralluoghi gli suggerirono di consultarsi con Roma, che, per colpire l'usura molto diffusa, dispose: "...proceda nelle cause di usura contra laici, alla restituzione delle usure, danni, spese e interesse et non ad ...
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CASALI, Francesco Senese
Franco Cardini
Nato postumo da Francesco di Bartolomeo e da Chiodolina da Varano nel marzo del 1376, fu tenuto a battesimo da tre oratori senesi; perciò gli fu imposto il nome [...] la violenza e il delitto alla signoria, li fece richiamare in città.
La decisione di Uguccio di far tornare in Cortona i suoi il 2 apr. 1407 anche a nome di Aloigi.
La fama diffusa della giustizia e della mitezza del C. fu celebrata grandemente in ...
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GUIDI, Ruggero
Marco Bicchierai
Unico figlio maschio legittimo del conte Guido Salvatico, discendente del Marcovaldo che dette inizio al ramo familiare dei conti Guidi che, proprio con Guido Salvatico, [...] come rifugi nell'attesa di poter tentare un colpo di mano in città.
Lo stretto rapporto con Firenze non impedì che, tra fine 1322 Francesco e Carlo.
Passerini (in Litta) riporta la tradizione diffusa dell'amicizia intercorsa fra il G. e Dante, senza ...
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BELLINZANI, Paolo Benedetto
Raoul Meloncelli
Nato a Mantova intorno al 1690, come risulta dai registri capitolari di Recanati, si dedicò giovanissimo agli studi musicali e nel 1717 fu ordinato sacerdote. [...] quella religiosa. E se da una parte in questa diffusa consuetudine il B. rivela di seguire le esigenze estetiche marzo, si trasferì a Recanati per succedere allo zio nel duomo di quella città. Fu di nuovo maestro di cappella a Pesaro dal 1758 al 1767, ...
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LUCATELLI (Locatelli), Giuseppe
Rossella Canuti
Nacque il 16 marzo 1751 a Mogliano (non lontano da Macerata) da Filippo, medico, e da Teresa Morelli di Pergola.
Nella sua città, presso S. Carnili, modesto [...] il 27 apr. 1807), realizzò pitture per il palazzo in città e, dal 1811 al 1815, lavorò assiduamente alla villa in campagna essi la luce sale verso l'alto per essere catturata e diffusa dalla decorazione a greca che si snoda sulla trabeazione e dai ...
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CURCI, Giuseppe
Maria Primiceri
Nacque a Barletta (Bari) il 15 giugno 1808 da Angelo e da Irene Cortese.
Ricevette i primi insegnamenti musicali dallo zio Leonardo che gli insegnò anche la chitarra [...] aveva trovato a Napoli terreno assai fertile e che presto si sarebbe diffuso in Italia e in tutto il mondo.
Completati i suoi studi , prima tappa di un lungo viaggio attraverso varie città europee, dove il successo dell'opera fu definitivamente ...
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HEREDIA (Eredia), Pietro
Arnaldo Morelli
Figlio di Carlo, segretario del duca Emanuele Filiberto di Savoia, nacque a Vercelli intorno al 1570, da famiglia di probabile origine spagnola.
Fanciullo cantore [...] di Vercelli, studiò presso il collegio degli Innocenti di questa città; diventato accolito nel 1586, già nell'ottobre 1592 era una popolare melodia delle litanie della Beata Vergine, particolarmente diffusa a Roma e nell'Italia centrale. Due messe a ...
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MAINONI, Luigi
Silvia Silvestri
Nacque a Scandiano, presso Reggio nell'Emilia, il 24 apr. 1804 da Gian Francesco Ignazio e da Caterina Bertani. Tramite il lavoro del padre, artigiano in una manifattura [...] col Bambino e s. Felice, ispirato alla produzione di tipo popolare diffusa dalle fabbriche faentine (Modena, Museo civico d'arte medievale e moderna: mostra la Vergine che intercede per la salvezza della città (Id., ibid., pp. 83-85).
Le opere ...
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DEL GAIZO, Modestino
Giuseppe Armocida
Nato ad Avellino il 21 apr. 1854 da Luigi e da Caterina Agnese Genovese, nella sua città compì gli studi medi superiori e nel 1873 conseguì la licenza. La famiglia, [...] storia medica; assecondava una impostazione assai diffusa in quell'epoca e cercava di asseverare Pontaniana nella tornata del 24 febbr. 1924, Napoli 1924; G. Toniolo, Lettere..., I, Città del Vaticano 1952, p. 339; III, ibid. 1953, p. 128; P. ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...