BONANNO
Isa Belli Barsali
Operoso nella seconda metà del sec. XII, se ne ignorano le date di nascita e di morte; l'epigrafe già sulla distrutta porta centrale del duomo di Pisa, dove lo si qualificava [...] luministico cui partecipa la stessa luminosità diffusa del fondo liscio; più essenziali sono , VI, 1 (1844), pp. XIV, 110, 118; P. Tronci, Memorie istorichedella città di Pisa, Livorno 1682, pp. 136 s.; A. Da Morrona, Pisa illustrata..., Livorno ...
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ELIA il Giovane, santo
Vera Falkenhausen
Secondo l'anonima Vita greca, fonte principale per la sua biografia, nacque verso l'823 ad Enna in Sicilia e fu battezzato col nome di Giovanni. Nelle fonti [...] 901 l'emiro di Sicilia Abu al-'Abbas espugnò di nuovo la città e la saccheggiò era già tornato nel suo monastero calabrese. Avendo in alcuni codici dell'Italia meridionale e testimoniano quanto fosse diffusa la lettura della Vita del santo. E. non ...
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COZZI, Geminiano Francesco Antonio
Chiara Garyza Romano
Nacque in Modena, secondo di sette figli, il 7 febbr. 1728, da Giuseppe e Caterina Zoccolari, allora dimoranti in Borgo di Sant'Agnese (parrocchia [...] , 1936, p. 15) in una produzione largamente diffusa grazie anche al battage pubblicitario promosso a mezzo di s.; G. C. Boiani, Contributo sulla porcellana C. Un servizio con arma della città di Fano, in Faenza, LXIV (1978), pp. 77-86; L. Buccino ...
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FORMAGLINI, Tommaso
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna verso il 1275 da Rolandino, figlio di Iacopo. Ebbe due fratelli, Dino e Comacino, e tre sorelle, Guida, Fosca e Belizia.
Sia il nonno Iacopo, che aveva [...] palesò l'intenzione di recarsi personalmente a Bologna. L'impressione provocata in città dalle notizie trasmesse in merito dai due rappresentanti fu enorme. Si era infatti diffusa la voce che il papa avesse intenzione di fissare a Bologna la propria ...
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CARUSO, Francesco
Agostino Lauro
Nacque a Bisaccia (Avellino) in data imprecisabile, ma indicata, per approssimazione, al 1505 (Orlando Cafazzo) oppure al 1526 (Lo Parco). Dalla città natale trasse [...] e gli abusi scoperti durante i sopralluoghi gli suggerirono di consultarsi con Roma, che, per colpire l'usura molto diffusa, dispose: "...proceda nelle cause di usura contra laici, alla restituzione delle usure, danni, spese e interesse et non ad ...
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CASALI, Francesco Senese
Franco Cardini
Nato postumo da Francesco di Bartolomeo e da Chiodolina da Varano nel marzo del 1376, fu tenuto a battesimo da tre oratori senesi; perciò gli fu imposto il nome [...] la violenza e il delitto alla signoria, li fece richiamare in città.
La decisione di Uguccio di far tornare in Cortona i suoi il 2 apr. 1407 anche a nome di Aloigi.
La fama diffusa della giustizia e della mitezza del C. fu celebrata grandemente in ...
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GUIDI, Ruggero
Marco Bicchierai
Unico figlio maschio legittimo del conte Guido Salvatico, discendente del Marcovaldo che dette inizio al ramo familiare dei conti Guidi che, proprio con Guido Salvatico, [...] come rifugi nell'attesa di poter tentare un colpo di mano in città.
Lo stretto rapporto con Firenze non impedì che, tra fine 1322 Francesco e Carlo.
Passerini (in Litta) riporta la tradizione diffusa dell'amicizia intercorsa fra il G. e Dante, senza ...
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BELLINZANI, Paolo Benedetto
Raoul Meloncelli
Nato a Mantova intorno al 1690, come risulta dai registri capitolari di Recanati, si dedicò giovanissimo agli studi musicali e nel 1717 fu ordinato sacerdote. [...] quella religiosa. E se da una parte in questa diffusa consuetudine il B. rivela di seguire le esigenze estetiche marzo, si trasferì a Recanati per succedere allo zio nel duomo di quella città. Fu di nuovo maestro di cappella a Pesaro dal 1758 al 1767, ...
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LUCATELLI (Locatelli), Giuseppe
Rossella Canuti
Nacque il 16 marzo 1751 a Mogliano (non lontano da Macerata) da Filippo, medico, e da Teresa Morelli di Pergola.
Nella sua città, presso S. Carnili, modesto [...] il 27 apr. 1807), realizzò pitture per il palazzo in città e, dal 1811 al 1815, lavorò assiduamente alla villa in campagna essi la luce sale verso l'alto per essere catturata e diffusa dalla decorazione a greca che si snoda sulla trabeazione e dai ...
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CURCI, Giuseppe
Maria Primiceri
Nacque a Barletta (Bari) il 15 giugno 1808 da Angelo e da Irene Cortese.
Ricevette i primi insegnamenti musicali dallo zio Leonardo che gli insegnò anche la chitarra [...] aveva trovato a Napoli terreno assai fertile e che presto si sarebbe diffuso in Italia e in tutto il mondo.
Completati i suoi studi , prima tappa di un lungo viaggio attraverso varie città europee, dove il successo dell'opera fu definitivamente ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...