AMICO, Antonino
Roberto Zapperi
Nato a Messina nel 1586,studiò, con ogni probabilità, nel seminario e quindi all'università di Messina. Ordinato sacerdote, si addottorò, non si sa bene se in legge o [...] fine vari importanti affari per conto del Senato della sua città. Del soggiorno spagnolo approfittò però ampiamente per fare lunghe e concetto di fonte storica ai suoi tempi certo non troppo diffusa. A tal proposito anzi è da notare come dal prospetto ...
Leggi Tutto
CAPECE, Antonio
Giuliano Bertuccioli
Nacque a Napoli l'11 ag. 1606 da Ottavio, della nobile famiglia napoletana, e da Camilla Antinori. Rimasto orfano del padre quando aveva appena un anno, fu educato [...] Lisbona, porto d'imbarco per l'Estremo Oriente. Partì da quest'ultima città il 13 apr. 1635 assieme a M. Mastrilli e il 10 dicembre decapitati. La notizia della loro morte venne subito diffusa in Occidente: solenni funzioni furono tenute a Macao ...
Leggi Tutto
DI POGGIO (Poggi, de Podio), Federico Vincenzo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Lucca il 28 ott. 1715 da Bartolomeo Federigo, patrizio lucchese, e da Maria Margherita Diodati.
I Di Poggio, ghibellini [...] . Bernardi patrizio lucchese, non piacque a un anonimo fiorentino, che diffuse molti scritti in contrario cui il D. controbatté con numerose note datava al 782 l'arrivo del crocefisso ligneo in città, contro il Muratori e il Lami che invece avevano ...
Leggi Tutto
D'ASARO, Pietro
Gioacchino Barbera
Nacque a Racalmuto (Agrigento) intorno al 1579, dato che in un rivelo, redatto il 25 nov. 1636, il D. dichiara di avere 57 anni (Demma, 1984). Fu detto il Monocolo, [...] di matrice paladinesca con apporti toscoromani, largamente diffusa in quei decenni nella Sicilia occidentale, e Fugain Egitto, in S. Rosaliapreghiera, S. Rosaliaintercede per la città di Palermo, Scene di martirio, Sacra Famiglia), studi preparatori ...
Leggi Tutto
MARCONI, Pirro
Santo Privitera
Nacque a Verona il 1° genn. 1897 da Pietro, violinista, e da Antonella (Nella) Levi. Dopo essersi iscritto alla facoltà di lettere a Roma, interruppe gli studi nel maggio [...] pp. 93-148).
A una monografia d'interesse generale sulla città (Agrigento, Firenze 1929), ne seguì una seconda su Agrigento arcaica intorno a una torre cinquecentesca. Secondo una prassi ampiamente diffusa all'epoca, lo scavo consistette in un vero ...
Leggi Tutto
MACHIAVELLI, Filippo
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze il 13 maggio 1461 da Alessandro di Filippo e da Lisabetta di Bernardo di Uguccione Lippi. Rimase orfano dei genitori e dal 1469 fu affidato al fratello [...] finanziarie da parte di Clemente VII, giunse alla rottura completa con i Medici. Il 17 maggio 1527, dopo che si era diffusa in città la notizia del sacco di Roma e della prigionia del papa, si offrì l'occasione per indurre alla fuga il cardinale ...
Leggi Tutto
GALLERANI, Andrea (Andrea da Siena)
Carla Zarrilli
Figlio di Ghezzolino, come attesta una glossa del 1437 apposta nel manoscritto trecentesco contenente la sua più antica biografia (Siena, Biblioteca [...] morte del G. era in ogni caso molto antica e diffusa a Siena. Nel primo documento che attestava e contemporaneamente devozione per il G. fu sempre profondamente viva nella sua città, anche se alla vera e propria beatificazione si arrivò solo ...
Leggi Tutto
FELICE
Paolo Bertolini
Scarse le notizie relative a questo vescovo di Porto, il cui nome e la cui attività pastorale sono ricordati quasi esclusivamente negli scritti di papa Gregorio I. Sappiamo, grazie [...] ", nella Sabina aveva ricevuto la sua prima educazione. Ignoriamo tuttavia la città in cui vide la luce, il nome dei suoi genitori, l' quella parte dei Dialogi volta a correggere la diffusa credenza che "animabus aliquid prodesse, si mortuorum ...
Leggi Tutto
COSTANZO da Fabriano, beato
Roberto Rusconi
Secondo la tradizione nacque a Fabriano intorno al 1410; nei documenti viene costantemente indicato come C. figlio di Meo (Bartolomeo) di Servolo.
Esponente [...] in Bologna che designò il candidato al ruolo di inquisitore nella città. Nel 1468 il capitolo generale dello Ordine, celebrato a Roma, miracoli di C., e la sua fama di taumaturgo è diffusa da cronisti e storiografi domenicani che tra '400e '500 ne ...
Leggi Tutto
COLOMBI, Arturo Raffaello
Francesco M. Biscione
Nacque a Massa Carrara il 22 luglio 1900 da Luigi e Polissena Bonuccelli. Di famiglia operaia (il padre era socialista e la madre, lavoratrice tessile, [...] e la carenza di militanti in grado di guidarne la spontanea, diffusa e radicata pulsione antifascista. Dopo gli scioperi, solo in parte , e tra queste e la lotta politico-sociale nelle città.
Ai primi del 1945, prevalentemente per motivi di sicurezza ...
Leggi Tutto
citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...