FORTEGUERRI, Giovanni
Paolo Franzese
Figlio di Bartolomeo, discendente da una nobile famiglia pistoiese, nacque intorno agli anni Trenta del XV secolo. Terzogenito di molti fratelli, fra i quali ricordiamo [...] una delle prime testimonianze della nuova tendenza, diffusa negli ambienti colti fiorentini, che propugnava un del F. a cavaliere da parte del re. Il F. fu anche podestà a Città di Castello nel 1471 e a San Quirico nel 1472.
La data di morte del F ...
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ALBERTO da Giussano
Gian Luigi Barni
Fu, secondo una diffusa tradizione (cantata dal Carducci nella Canzone di Legnano e consacrata persino nel Famedio del cimitero monumentale di Milano), il comandante [...] un individuo d'eccezione. Dal Fiamma la leggenda si diffuse, passò nella cronaca detta Flos florum della fine del secolo (Torelli, La Cronaca milanese Flos florum,in Archivio muratoriano,Città di Castello 1906) e giunse a Bernardino Corio nella sua ...
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BIANCHINI, Natale
Franco Barbieri
Figlio di Marco, nacque probabilmente a Marostica nel 1653 circa; ivi comunque visse e lavorò. Si rese celebre "per molti parapetti d'altari e tavolini che sembrano [...] Essendo questa tecnica, tra il sec. XVII e il XVIII, specialmente diffusa in Emilia, verrebbe fatto di supporre contatti tra il B. e gli vicentino, Milano 1926 (fasc. 118 della collezione Le Cento città d'Italia illustrate), pp. 7, 9 (forse perché i ...
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DE CRISTOFORIS, Giuseppe Antonio Ambrogio
Daniela Silvestri
Nacque a Milano l'11 ott. 1803, quarto figlio di Luigi Maria - dichiarato nobile con tutta la discendenza con diploma imperiale del 1° maggio [...] Prata.
Giovanissimo, secondo una consuetudine abbastanza diffusa tra i notabili della provincia lombarda, Rosa Brigo, lasciando due figlie, Fulvia e Giuseppina; legava alla sua città con testamento firmato il 1° sett. 1833 l'intera sua collezione ...
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Serafin, Enzo (propr. Vincenzo)
Silvia Ponti
Direttore della fotografia e documentarista, nato a Venezia il 16 aprile 1912 e morto a Roma il 27 dicembre 1995. Dotato di fine sensibilità artistica, fu [...] dei grandi, ingombranti proiettori e l'uso della luce diffusa ottenuta conmediante le photofloods, piccole lampade comandate a distanza caratterizza i tre episodi di I vinti e Processo alla città (1952) di Luigi Zampa.
Un altro regista con il ...
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BANCALARI, Michele Alberto
Mario Gliozzi
Nacque a Chiavari (Genova) il 20 febbr. 1805 e nel 1825, dopo aver frequentato il collegio scolopio della propria città, entrò nell'Ordine delle scuole pie. [...] posta tra i poli di un'elettrocalamita, è respinta dalla linea assiale appena si stabilisce il campo magnetico. Faraday, diffusa subito la scoperta con la pubblicazione, sul Philosophical Magazine del 1847, della versione inglese di uno scritto di F ...
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FERRARI, Domenico Antonio
Gabriella Romani
Nacque a Napoli probabilmente nel 1685; si sa molto poco della giovinezza e dei suoi studi nella città d'origine. Pare che avesse esercitato l'attività forense [...] prezioso è una copia del Beneficio di Cristo, nell'edizione veneta del 1543, l'opera di ispirazione calvinista assai diffusa tra i riformatori dei Cinquecento e tanto presa di mira dall'Inquisizione da diventare rarissima.
Il F. aveva anche notevoli ...
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BARCELO (Barcels, Barsalo), Giovanni
Anna Dessy Deliperi
Nacque a Tortosa in Catalogna e la sua personalità, dapprima erroneamente confusa con quella del pittore barcellonese J. Figuera, fu, in un secondo [...] ed una notevole sensibilità ai dolci effetti di una luminosità diffusa, ignota alla scuola catalana.
Bibl.: G. Spano, archeol. sardo..., VII (1861), pp. 42 s.; Id., Guida della città e dintorni di Cagliari, Cagliari 1861, pp. M S.; Id., Abbecedario ...
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FANTINI, Bonifacio
Graziella Martinelli
Scarse sono le notizie attorno al F., la cui memoria è affidata alle brevi annotazioni del Tiraboschi (1786), incentrate sulla di lui documentata attività presso [...] decorazioni esterne, a una tipologia d'intervento ampiamente diffusa in ambito padano, che annoverava, nella specifica VIII, Parma 1821, p. 194; R. Finzi, L'urbanistica della città di Correggio..., Correggio 1959, p. 39; A. Balletti, Storia di Reggio ...
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CACCIATORE, Andrea
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Si ignorano la data e il luogo di nascita: probabilmente la prima è da collocare negli ultimi anni del secolo XVIII. Entrato nell'amministrazione statale del Regno di Napoli, nel [...] fu nominato commissario di polizia in uno dei quartieri della città. Nel 1836 ottenne quindi la promozione a ispettore di , che la trovò "meritevole d'incoraggiamento" e propose fosse diffusa nei collegi e nei licei del Regno e acquistata dai comuni ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...