GOFFREDO Malaterra
Francesco Panarelli
G. è autore di una cronaca in quattro libri che, nella sua edizione più recente, è intitolata De rebus gestis Rogerii Calabriae et Siciliae comitis et Roberti [...] pace della scelta di vita monastica.
Una tradizione storiografica diffusa, ma priva di riscontri, vuole che G. provenisse il duca Ruggero I gradualmente rinunciò ai suoi diritti su terre e città di Calabria e Sicilia. È a questo punto che secondo G. ...
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BARTOLOMEO da Brescia (Bartholomaeus Brixiensis; "Avogadro Bartolommeo bresciano", senza serio fondamento, nella Biblioteca bresciana del Peroni)
Roberto Abbondanza
Della sua vita si conosce poco. Che [...] "historiae" si riferiscono) dì un'opera certamente molto diffusa e di cui, tanto era conosciuta, non c' Repertorium der Kanonistik (1140-1234). Prodromus corporis glossarum, I, Città del Vaticano 1937, Indice;G. Le Bras, Bartholomaeus Brixiensis,in ...
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COCCHIA, Enrico
Piero Treves
Nacque in Avellino, il 6 giugno 1859, dal direttore dell'Ospedale civico, dottor Michele, e da Rosa del Franco. La famiglia, cattolicissima (lo zio paterno Nicola Cocchia, [...] Ovidio, sulla cui prosa corretta, abbondante e sovente troppo diffusa è assai probabile che, consciamente od inconsciamente, il Torino 1908; Miles gloriosus, ibici. 1909; Captivi, Città di Castello 1912. Scritti politici: Il Giappone vittorioso, ...
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GIROLAMO di Benvenuto di Giovanni
Maria Giovanna Sarti
Nacque a Siena, da Benvenuto di Giovanni e da Iacopa di Tommaso da Cetona, prima del 23 sett. 1470, data del suo atto di battesimo (Schmidt, p. [...] rinnovamento della pittura locale. Se Signorelli continuava a lavorare in città, ma soprattutto a Monteoliveto, tra il 1502 e il gli anni di governo di Pandolfo Petrucci, fu ampiamente diffusa e generalmente destinata a ornare un ambiente, spesso di ...
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GUIDI, Alessandro
Luigi Matt
Nacque a Pavia il 14 giugno 1650 da Bernardo e Maddalena Figarolla. Fu battezzato il giorno stesso della nascita, con i nomi di Carlo Alessandro, ma per sua stessa volontà [...] si recò nella Parma dei Farnese - in quei tempi città culturalmente assai viva, in cui il mecenatismo dei principi permetteva del marinismo - peraltro assai viva a Parma, dove si era diffusa prepotentemente negli anni in cui vi si era stabilito C. ...
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BOSCO, Umberto
Eugenio Ragni
Nacque a Catanzaro il 2 ottobre 1900, da Carmelo, avvocato dello Stato, e da Ambrosina Provenzano. Compiuti nella città natale gli studi secondari e il liceo, dove ebbe [...] autobiografismo […] si sviluppano coerenti i due linguaggi […]. L’uno è quello che rampolla proprio da una “domesticità” diffusa nella rappresentazione dell’aldilà […]; l’altro si esprime nella larga vena narrativo-teatrale» per la quale il poeta ...
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EUGENIO II, papa
Jean-Marie Sansterre
Nonostante la sua origine non sia specificata nel più antico manoscritto delle biografie papali del sec. IX, E. II fu verosimilmente romano, come riferiscono posteriori [...] inviati a Roma e di ordinare che fossero scacciati dalla città gli iconoduli greci che vi si erano rifugiati e conducevano ufficiale da parte ecclesiastica a un sistema oramai largamente diffuso, pur cercando di mantenere su di esso un certo ...
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BARTOLETTI, Enrico
Bruna Bocchini
Nacque il 7 ottobre 1916 a San Donato di Calenzano, in provincia di Firenze, da Gino, fabbro, e Albertina Donnini. Enrico era il secondogenito di quattro figli: Sandro, [...] del Capranica, Cesare Federici, contrario alla retorica bellicista, così diffusa durante le guerre di Etiopia e di Spagna. Di all’interno della parrocchia di Rifredi e molto amato in città; Bartoletti divenne anche mediatore tra i due al momento ...
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PIANCIANI, Luigi
Maurizio Ridolfi
PIANCIANI, Luigi. – Nacque a Roma il 9 agosto 1810, primogenito di Vincenzo e di Amalia Ruspoli, figlia del principe Ruspoli di Cerveteri.
Discendente da una famiglia [...] Il 25 febbraio 1849 fu mandato ad Ancona per la difesa della città e quindi al passo del Furlo per impedire il congiungimento degli austriaci, cattoliche, laiche e religiose, nonché con la diffusa stampa clericale. Pur promuovendo un programma di ...
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CARLE, Giuseppe
Norberto Bobbio
Nacque a Chiusa di Pesio (Cuneo) il 21 giugno 1845 da Giuseppe e Maddalena Luciano, primo di tre figli, di cui il secondogenito Antonio ebbe fama come chirurgo. Compì [...] dello Stato romani, partendo dalla teoria allora variamente diffusa e discussa, che considera la gens come la in sé il compito dello stato laico e civile, mentre alla città ed al municipio non può più appartenere che il compito amministrativo… ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...