BANDINI, Angelo Maria
Mario Rosa
Nacque a Firenze il 25 sett. 1726 da Anton Francesco e da Dianora Maddalena Carboni. Studiò le discipline letterarie sotto la guida del latinista gesuita Girolamo Lagomarsini. [...] e s'illustra l'antica e moderna situazione della città di Fiesole e suoi contorni...,Siena 1800 (ma serie di istruzioni (cfr. B. III. 37, cc. 261r-v); ma diffuse uno schema, un metodo da seguire per la segnalazione delle varianti, inviatogli da Holmes ...
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DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Secondo degli otto figli maschi di Nicolò di Piero e d'Elisabetta di Angelo Priuli, nacque a Venezia il 22 apr. 1617. Salvo il soggiorno romano, nella prima infanzia, del [...] S. Offizio di eventuali eretici; l'estirpazione delle diffuse pratiche magiche e delle superstizioni; una predicazione chiara, di lui in circoli socialmente e culturalmente qualificati di varie città italiane. E qualcosa si sa di lui anche Oltralpe. ...
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CHERUBINI, Luigi
Sergio Martinotti
Decimo figlio di Bartolommeo (Firenze, 21 ott. 1726-ibid., 10 sett. 1792, allievo di G. N. Ranieri Redi e maestro al cembalo al teatro della Pergola) e di Veridiana [...] poté seguire il Sarti a Bologna, alla fine di marzo. Nella città emiliana il C. si fermò poco più di un anno, poiché la cantata massonica per la Loge Olympique di Parigi, intitolata diffusamente L'alliance de la musique à la maçonnerie; Amphion ...
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ALESSANDRO VII, papa
Mario Rosa
Nacque Fabio Chigi a Siena il 13 febbr. 1599, da Flavio, discendente del "magnifico" Agostino, e da Laura Marsili. Trascorsi a Siena in un fecondo fervore intellettuale [...] e canonizzò nel 1665. Già in una lettera notissima e diffusa anche in traduzione francese, diretta mentre era nunzio a Colonia, l'Holstenio, R. Almagià, L'opera geografica di L. Holstenio, Città del Vaticano 1942, passim; su A. bibliofilo: L. Frati, ...
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FILIPEPI, Alessandro (Sandro Botticelli)
Ronald W. Lightbown
Nato a Firenze nel 1444 (0 1445), era il più giovane dei figli di Mariano di Vanni, conciatore, e di sua moglie Smeralda, che avevano preso [...] secolo: la chiave di lettura attualmente più diffusa è quella che cerca di metterle in relazione . 13, 144, 346, 350-353, e F. Bocchi, Le bellezze della città di Fiorenza, Firenze 1591, passim.
Il primo tentativo di studiare analiticamente l'opera del ...
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DELLA SCALA, Mastino
Gian Maria Varanini
Secondo figlio di Alboino, signore di Verona e Vicenza, e di Beatrice da Correggio, nacque nel 1308. Come il fratello maggiore Alberto (II), compare citato per [...] cronisti padovani Gatari, e Iacopo Piacentino - la diffusa diceria relativa alla corona di re d'Italia 107, 110 s., 113, 116 6 ss., 123 s.,138-44, 148; I. Affò, Storia della città di Parma, IV, Parma 1795,pp. 281, 300 s., 305, 315, 318 s.; A. Carli, ...
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DOLFI, Giuseppe
Marcello Ralli
Nato a Firenze il 3 maggio 1818, ultimo di tre fratelli, da Valentino e da Annunziata Galvani, subì dapprima l'influsso della madre religiosissima, che avrebbe voluto [...] il successivo convegno di Plombières, con la sensazione diffusa che qualche cosa di grosso stesse muovendosi mettendo sintonizzare con un eventuale attacco dall'esterno alle porte della città. A tale scopo era rientrato in contatto con i democratici ...
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CHIABRERA, Gabriello
Nicola Merola
La nascita del savonese C., contro la sua testimonianza databile al 18, e non l'8, del giugno 1552, fu preceduta di quindici giorni dalla morte del padre Gabriello, [...] legge superiore, che non ripeta le persuasioni diffuse e il pregiudizio, ma risulti induttivamente dalla M. Monti, Le villanelle alla napoletana e l'antica lirica dialettale a Napoli, Città di Castello 1925, pp. 206 ss.; G. Maugain, Ronsard en Italie, ...
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COLONNA, Lorenzo Onofrio
Gino Benzoni
Primo degli otto figli - due maschi e sei femmine - di Marcantonio di Filippo e di Isabella figlia ed unica erede dì Lorenzo Gioeni e Cardona, discendente degli [...] né sarebbe, allora, una fola la diceria, diffusa a Roma, del frequente penzolare dalle sue finestre …, Bologna 1962, pp. 253-254 (e fig. 104); Bibl. dell'Arch. Vaticano, III, Città del Vaticano 1965, p. 690; L. Salerno, S. Rosa, Milano 1963, pp. 59, ...
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GIORDANO, Luca
Maria Giovanna Sarti
Nacque a Napoli il 18 ott. 1634 da Antonio e da Isabella Imparato.
Antonio, mercante di quadri di origine pugliese ma anche modesto pittore, dovette avviare il figlio [...] Bardini) che l'abate Pietro Andrea Andreini aveva acquistato nella città partenopea, dove tra il 1674 e il 1675 era stato quali, secondo l'iconografia dei Sidera Medicea, tanto diffusa soprattutto negli apparati encomiastici di corte, ha una stella ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...