CARACCIOLO, Nicola Maria
Domenico Caccamo
Nato nel 1512 da Giovanni Battista, poi conte di Gallarate, e da Beatrice Gambacorta, abbracciò a Napoli la vita ecclesiastica e divenne presto familiare e [...] di edificare un cimitero cristiano per gli schiavi e mercanti della città. Finalmente, nel giorno di Natale del 1561, l'ingente somma la severità con la superstizione; e l'opinione, diffusa negli ambienti dell'evangelismo italiano, che in condizioni ...
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GRASSONI (Garzoni, de Grassonibus, de Garxonibus), Rodolfo
Andrea Gamberini
Figlio di Guglielmo (o Guglielmino), nacque probabilmente nella seconda metà del Duecento da uno dei più illustri casati modenesi, [...] il G. ad ambienti guelfi.
Secondo una prassi assai diffusa tra gli esponenti della militia cittadina anche il G. agnato del G., anch'egli di nome Guglielmo, assunse la podesteria della città emiliana.
Il governo del G. fu di breve durata ma ricco di ...
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CERUTTI (Ceruti, Cerruto)
Andreina Griseri
Nati a Chieri da Gaspare e da una figlia del pittore Francesco Fea, i fratelli Antonio e Giovanni Francesco, data la consuetudine di lavoro nella bottega del [...] pitture nella camera di S. A. R. nel castello di questa città" ovvero palazzo Madama). Dal confronto con il successivo intervento in palazzo reale alla decorazione delle residenze ducali, la diffusa descrizione si sofferma sui minimi particolari ...
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PELLIZARIO
Giuseppe Gardoni
(Pellizzario/Pellizarius), vescovo di Mantova. – Nacque verosimilmente nella seconda metà del XII secolo, forse a Mantova; l'identità dei genitori è sconosciuta.
Appartenne [...] a una tipologia significativa e piuttosto diffusa nelle diocesi italiane di primo Duecento: pianura veronese nel medioevo. La conquista del suolo e la regolamentazione delle acque, in Una città e il suo fiume, a cura di G. Borelli, Verona 1977, I, pp ...
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BRITI, Paolo (il Cieco da Venezia)
Cesare De Michelis
Fu uno dei più fecondi e fortunati poeti popolari veneziani del sec. XVII, ma di lui sappiamo ben poco, come accade sovente per figure del genere [...] "Cieco da Venezia", che, secondo un gusto molto diffuso in quegli anni, recuperava a livello popolare l'aspetto s.d.) e il Testamento de P. B. fatto da lui quandola città persuadeva che fusso morto per accidente occorsogli (Venezia, Remondini, s.d.); ...
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PASQUALIGO, Niccolo
Gino Benzoni
PASQUALIGO, Niccolò. – Nacque a Venezia, nella zona di S. Stae, il 26 luglio 1770, terzo dei quattro figli di Francesco di Giovanni e di Taddea Bembo. Prima di lui nacquero [...] , era a Zara quando cadde la Serenissima e la città fu occupata dall’Impero. Essendo rimasta a disposizione dell’ di «reuma intestinale», a detta dei medici, non senza fosse opinione diffusa che la morte «se la volle egli», esagerando nel non aver ...
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GALLERANI, Bindo
Andrea Giorgi
Figlio di Sigherio di Gianni, cittadino senese, e di Maria di Rinaldino Scannaromei dei Maconi, il G. compare nelle fonti nel 1260, quando risulta coinvolto nell'attività [...] popolari senesi, nonché su una rilevante presenza patrimoniale in città e nel territorio, associata all'esercizio di una ai suoi tentativi di penetrazione fondiaria, secondo una prassi diffusa tra gli esponenti dell'élite cittadina. Di pari passo ...
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BRUMANO, Cesare
Roberto Zapperi
Nacque a Cremona nel 1543 da Raffaello e studiò diritto e umanità a Pavia dove conseguì il dottorato in utroque iure il 27 sett. 1563. Nello stesso anno iniziò l'insegnamento [...] pubblicazione della bolla In coena Domini, diffusa dall'Odescalchi senza il necessario exequatur viceregio VIII, Roma 1929, p. 302; B. Katterbach, Referendarii utriusque signaturae..., Città del Vaticano 1931, p. 143; P. Villani, Origine e carattere ...
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HAFFNER (Hafner, Affner), Antonio Maria
Federico Trastulli
Fratello minore di Giovanni Enrico, nacque a Bologna il 15 ott. 1654 da Giovanni e da Caterina Bianchi. Al padre, delle guardie svizzere, spetta [...] di palazzo Durazzo-Brignole (Soprani - Ratti, p. 346). Sempre in città, ma da solo, fu attivo in palazzo Spinola, forse l'attuale , p. 41).
La massima attestazione della sua ormai già diffusa notorietà fu senz'altro la convocazione dell'H. a Firenze ...
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CEFALI, Giovanni
Aldo Mazzacane
Nacque a Ferrara nel 1511 (o nel 1512, se si sposta la data di morte), e vi seguì gli studi giuridici, conseguendo la laurea nel 1537.
La sua formazione, avvenuta in [...] già a 1.000 fiorini d'oro), non abbandonò la città veneta, insegnandovi ininterrottamente per quattordici anni.
I suoi corsi, l'incerta conoscenza della letteratura consiliare, ancora diffusa nella storiografia giuridica, consentiva al Calasso di ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...