CANO, Antonio (Antonius Cano)
Riccardo Capasso
Nato a Sassari sul finire del XIV sec., fu parroco di Giave e quindi abate di Saccargia; forse nel 1420 Alfonso il Magnanimo, apprezzandone l'eloquenza, [...] , probabilmente composto, secondo un'usanza abbastanza diffusa, in occasione del sinodo da lui convocato , 176; G. Cossu, Notizie sacre e profane delle città di Sardegna, III, Della città di Sassari notizie compendiose sacre e profane, Cagliari 1873, ...
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GALLANI, Giuseppe Leggiadro
Angela Asor Rosa
Figlio di Ziardo e di Susanna, nacque a Parma il 21 dic. 1516. Di famiglia cospicua, il G. venne avviato a studi notarili, ma non esercitò mai la professione, [...] in cinque atti intitolata La Porzia.
L'opera venne diffusa manoscritta intorno al 1540 e pubblicata, senza incontrare alcun il G. - da sempre fedele a Ottavio - preferì lasciare la città e si recò a Napoli, forse proprio su suo incarico (Nicolini in ...
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CAMPEGGI, Marco Antonio
Gian Paolo Brizzi
Ultimogenito di Giovanni Zaccaria e di Dorotea Tebaldi, nacque negli ultimi anni del sec. XV in Padova. Addottoratosi in diritto a Bologna nel 1525, la sua [...] a quelle tenute nel 1551 e 1552 nella medesima città. Ciò probabilmente dipese non solo dallo sforzo economico che intervenendo alla congregazione generale che discuteva sugli abusi più diffusi che si praticavano intorno al sacramento dell'Ordine, il ...
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ALTOMARE, Donato Antonio
Alberto Merola
Nato a Napoli nei primi decenni del sec. XVI, studiò dapprima diritto, come era nelle tradizioni della sua famiglia (il fratello Tommaso fu giureconsulto), e [...] semplici aromati... L'opera, però, dell'A, maggiormente diffusa ed apprezzata fu la De medendis humani corporis malis ars -G. B. Chiarini, Notizie del bello dell'antico e del curioso della città di Napoli, lI, Napoli 1870, pp. 770 s.; L. Amabile, Il ...
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FORTEGUERRI, Giovanni
Paolo Franzese
Figlio di Bartolomeo, discendente da una nobile famiglia pistoiese, nacque intorno agli anni Trenta del XV secolo. Terzogenito di molti fratelli, fra i quali ricordiamo [...] una delle prime testimonianze della nuova tendenza, diffusa negli ambienti colti fiorentini, che propugnava un del F. a cavaliere da parte del re. Il F. fu anche podestà a Città di Castello nel 1471 e a San Quirico nel 1472.
La data di morte del F ...
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ALBERTO da Giussano
Gian Luigi Barni
Fu, secondo una diffusa tradizione (cantata dal Carducci nella Canzone di Legnano e consacrata persino nel Famedio del cimitero monumentale di Milano), il comandante [...] un individuo d'eccezione. Dal Fiamma la leggenda si diffuse, passò nella cronaca detta Flos florum della fine del secolo (Torelli, La Cronaca milanese Flos florum,in Archivio muratoriano,Città di Castello 1906) e giunse a Bernardino Corio nella sua ...
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BIANCHINI, Natale
Franco Barbieri
Figlio di Marco, nacque probabilmente a Marostica nel 1653 circa; ivi comunque visse e lavorò. Si rese celebre "per molti parapetti d'altari e tavolini che sembrano [...] Essendo questa tecnica, tra il sec. XVII e il XVIII, specialmente diffusa in Emilia, verrebbe fatto di supporre contatti tra il B. e gli vicentino, Milano 1926 (fasc. 118 della collezione Le Cento città d'Italia illustrate), pp. 7, 9 (forse perché i ...
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DE CRISTOFORIS, Giuseppe Antonio Ambrogio
Daniela Silvestri
Nacque a Milano l'11 ott. 1803, quarto figlio di Luigi Maria - dichiarato nobile con tutta la discendenza con diploma imperiale del 1° maggio [...] Prata.
Giovanissimo, secondo una consuetudine abbastanza diffusa tra i notabili della provincia lombarda, Rosa Brigo, lasciando due figlie, Fulvia e Giuseppina; legava alla sua città con testamento firmato il 1° sett. 1833 l'intera sua collezione ...
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BANCALARI, Michele Alberto
Mario Gliozzi
Nacque a Chiavari (Genova) il 20 febbr. 1805 e nel 1825, dopo aver frequentato il collegio scolopio della propria città, entrò nell'Ordine delle scuole pie. [...] posta tra i poli di un'elettrocalamita, è respinta dalla linea assiale appena si stabilisce il campo magnetico. Faraday, diffusa subito la scoperta con la pubblicazione, sul Philosophical Magazine del 1847, della versione inglese di uno scritto di F ...
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FERRARI, Domenico Antonio
Gabriella Romani
Nacque a Napoli probabilmente nel 1685; si sa molto poco della giovinezza e dei suoi studi nella città d'origine. Pare che avesse esercitato l'attività forense [...] prezioso è una copia del Beneficio di Cristo, nell'edizione veneta del 1543, l'opera di ispirazione calvinista assai diffusa tra i riformatori dei Cinquecento e tanto presa di mira dall'Inquisizione da diventare rarissima.
Il F. aveva anche notevoli ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...