Espressionismo
JJolanda Nigro Covre
Gianfranco Contini
Ugo Duse
di Jolanda Nigro Covre, Gianfranco Contini, Ugo Duse
ESPRESSIONISMO
Espressionismo artistico
di Jolanda Nigro Cove
sommario: 1. Uso [...] ma colto nella sua tipicità, e scene della vita della città: dalla strada ai caffè, al circo, al locale notturno les laisse passer qu'avec un mal de chien".
Estremamente diffusa, beninteso senza contare le banali iterazioni superlative, la ripresa ...
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Storici e politici veneti del Cinquecento e del Seicento - Premessa
Gino Benzoni
Tiziano Zanato
Questa raccolta di testi tra il pieno Cinquecento e il Seicento inoltrato costituisce il debutto di un [...] opportuno. Uniti, i destini di Venezia e Roma. Formulazioni tradizionali diffuse e sbandierate per cui Venezia è la città dell'eccezionale «frequentation del culto divino», e perciò «città di Christo» e quindi «eterna» come la sua «fede», sono ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] alla «propria mansione», a quel porto sicuro che è l'eterna città di coloro che contemplano la verità e la divinità senza veli. parte, hanno pure sondato ambienti, autori e testi già assai diffusi nell'età di Dante, come quelli dei logici "modisti", ...
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Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto [...] ma anche, col suo canto, muove le pietre e fonda città, sia pure per ridissolversi, alla fine, nel respiro canoro del delle tentazioni ideologiche nel ventennio fra le due guerre - diffusa in un tempo narrativo dilatabile e contraibile a piacere. La ...
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Sport e letteratura nella storia
Francesca Petrocchi
Il genere della letteratura sportiva
Poeti e narratori nel corso dei secoli hanno descritto e illustrato l'esercizio fisico nei rispettivi linguaggi, [...] Infatti, se questa vittoria venisse a mancare, tu vedresti questa città mesta e abbattuta come quando furono vinti i consoli alla a Oxford, lungo la quale lo scrittore nota quanto diffusa sia la pratica sportiva tra i giovani universitari, pratica ...
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Storici e politici fiorentini del Cinquecento
Angelo Baiocchi Testi
Simone Albonico
Premessa
Questo volume si presenta con il duplice intento di costituire uno strumento di lavoro per studiosi e di [...] necessario tener presente che era convinzione diffusa che a determinati meccanismi istituzionali corrispondesse concreto ciò vuol dire che le scelte dei grandi non passeranno in una città in cui ci sia un Consiglio Grande numeroso e con molti poteri, ...
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Il Rinascimento. Il metodo e l'ordine del sapere
Cesare Vasoli
Il metodo e l'ordine del sapere
Prodromi di un dibattito
La ricostruzione del lungo dibattito cinquecentesco sui criteri fondamentali [...] Agricola, il cui insegnamento era particolarmente operante anche nelle città belghe, dove questo maestro, costretto a vivere lontano che il metodo attribuito ad Aristotele e, comunque, diffuso dai suoi discepoli, era del tutto inefficace, proprio ...
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Il Rinascimento. Il ritorno della scienza antica
Sebastiano Gentile
Il ritorno della scienza antica
Petrarca e il ritorno del 'Cicerone scettico'
Per comprendere la svolta fondamentale che la nostra [...] 26 carte regionali più il mappamondo, che è la più diffusa, proprio grazie alla fortuna occidentale del codice dello Strozzi; dove si trattenne sino al febbraio del 1461. In questa città conobbe il celebre astronomo Georg von Purbach, che convinse a ...
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Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] del famoso dialogo d'amore II Raverta, a riprova di una convinzione diffusa tra i letterati del momento (e in parte accolta dal Cattaneo): essere, cioè, Venezia la sola città dove si può vivere dignitosamente e scrivere liberamente; e poiché il ...
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Temistio
Città e dinastia
Federico Fatti
Costantino è, in Temistio, il creatore di Costantinopoli1. Non è l’uomo mandato dal Dio dei cristiani per la salvezza dell’Impero, come in Eusebio di Cesarea [...] primavera di quell’anno nel discorso tenuto a Roma, e cioè che Costanzo, «nonostante un’opinione diffusa, [non avrebbe permesso] che la fortuna della nostra città finisse con [suo] padre»67. Al contrario, è assai probabile che egli non solo fosse al ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...