Gli Actus Silvestri tra Oriente e Occidente
Storia e diffusione di una leggenda costantiniana
Tessa Canella
Con il titolo di Actus Silvestri è stata tramandata nei più antichi manoscritti una delle [...] rendere innocuo un drago che ogni giorno mieteva vittime nella città di Roma, adirato perché, a partire dalla conversione una o dall’altra opera, ma si può constatare la presenza diffusa di alcuni nuclei narrativi in un certo tipo di letteratura, il ...
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Realismo
Corrado Maltese
Mario Verdone
di Corrado Maltese e Mario Verdone
REALISMO
Realismo e neorealismi di Corrado Maltese
sommario: 1. Il realismo e le sue varianti: a) gli estremi concettuali del [...] positivo o negativo, qui non importa) della più diffusa teoria dell'arte. Un realismo artistico è dunque oggi ) - e Amidei, che fu il più assiduo collaboratore di Rossellini (da Roma città aperta e Paisà, 1946, a Viva L'Italia!, 1961). Ad Amidei e al ...
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Scienziati del Settecento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Sembrami che la presente letteratura si ritrovi in uno stato di abbondanza e di lusso, che non più si prenda molto pensiero di accrescere [...] assumere il suo giudizio come espressione di un'opinione largamente diffusa, anche se di parte. Traspare insomma da Andrés, meglio di studio e di ricerca, ma anche perché in quella città esiste un Istituto delle scienze che continua, nel Settecento, ...
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Cronachistica
Lidia Capo
È necessario premettere che non esiste una cronachistica che abbia come oggetto specifico Federico II, e meno ancora una commissionata o ispirata da lui.
Nel primo caso gli [...] il numero dei contributi, che è elevato e mostra un diffuso interesse verso la memoria scritta dei fatti umani, in secondo fatti d'arme, in genere di scarso peso, combattuti contro le città sue avversarie. L'unica fonte che davvero sia in grado di ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo II – Introduzione
Sergio Solmi
Nel primo tomo delle Opere abbiamo offerto il Leopardi, per così dire, rivolto al pubblico, vuoi effettivamente, vuoi intenzionalmente. [...] suo destino. Ché l’esistenza del letterato vagante di città in città, con costanti preoccupazioni di salute e di clima, e di svenevole: essendo piuttosto da porsi in relazione alla diffusa moda illuministico-romantica che, dopo Rousseau, così usava ...
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Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] in Italia e nell'Europa romanizzata dal municipio-città e dall'Impero-civiltà, siccome avrebbero poco di tutt'oggi forse l'unico libro italiano di filologia classica tradotto e diffuso in più lingue straniere, e l'opera troppo breve di questi maestri ...
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L’Oratio ad sanctorum coetum
Un imperatore cristiano alla ricerca del consenso
Roberto Cristofoli
L’Oratio ad sanctorum coetum1, giuntaci nei manoscritti col titolo Βασιλέως Κωνσταντίνου λόγος ὅν ἔγραψε [...] con la conseguente morte di Massenzio, o con una qualche città orientale e Licinio, fatto dapprima prigioniero e solo in seguito messo le contestualizzazioni appena abbozzate, le tipizzazioni diffuse, i riferimenti imprecisati: proprio tutto ciò ...
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Tradizioni ecclesiastiche, culto e teologie russe
Il Constantinus Orthodoxus in Russia nei secoli X-XV e la ricezione del Constitutum
Alessandro Maria Bruni
Questo contributo presenta la storia del [...] si mostrano Vladimir e sua nonna Ol’ga: dalla nuova Gerusalemme, la città di Costantino, la croce è portata a Kiev ed è innalzata su dato il numero dei testimoni manoscritti. È convinzione diffusa che la versione breve sia quella originale, mentre ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Dante e il «Buon Barbarossa» ossia Introduzione alla «Monarchia» di Dante
Bruno Nardi
1. - Dopo quanto ebbi a scrivere intorno a La «Donatio Constantini» e Dante, negli [...] popolo franco, verso la fine del febbraio 756, quando la Città Eterna da quasi due mesi languiva sotto la stretta dell' pastori, aveva un'abbondante letteratura d'oltre due secoli, diffusa anche nel volgo e nei canti goliardici, tanto che qualcuno ...
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GUARINI, Guarino (Guarino Veronese, Varino)
Gino Pistilli
Nacque a Verona, in contrada S. Eufemia, nella prima metà del 1374, dal fabbro Bartolomeo e da Libera, figlia del notaio Zanini.
La famiglia [...] . Fra maggio e giugno, poi, un episodio curioso: si diffuse la notizia della morte del G., e ne nacquero una lettera . A quel punto, mettendosi in competizione con il G., Gregorio da Città di Castello tradusse l'Asia (libri XI-XVI) e l'Africa (libro ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...