CAPECE MINUTOLO, Antonio, principe di Canosa
Alberto Postigliola
Nato a Napoli il 5 marzo 1768, primogenito del principe di Canosa Fabrizio e di Rosalia di Sangro dei principi di San Severo, compì i [...] nota delle sue opere.
Si trattava di una diffusa apologia che il C. faceva della propria opera congiura dei Baccher, Trani 1888, p. 58; G. Beltrani, Il Magistrato di Città a Napoli e la difesa del principino di Canosa per i fatti del '99, ...
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CALDARELLI, Nazareno (noto con lo pseud. Cardarelli Vincenzo)
Felice Del Beccaro
Nacque a Corneto Tarquinia (Viterbo) il 1ºmaggio 1887 da padre ignoto all'anagrafe (ma Antonio Romagnoli) e da Giovanna [...] etrusche, si mescolavano ai primi e subito splendidi ritratti di città. L'evocazione mitica, dentro figure candide di bellezza, esaltava la sua realtà umana così diversa dagli schemi di una diffusa leggenda che parla di un C. notturno, collerico, ...
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CARLI, Gian Rinaldo
Elio Apih
Nacque a Capodistria, l'11 apr. 1720, primogenito del conte Rinaldo e di Cecilia Imberti. La famiglia Carli, di modesta nobiltà provinciale, forse oriunda dall'Italia centrale, [...] presentò ad A. Zeno. Ottenuto uno dei sussidi che la città di Capodistria metteva a disposizione dei propri giovani desiderosi di continuare gli era impoverita di metalli preziosi, per cui vi si era diffusa la moneta "bassa", o erosa. Le sue pagine ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Lorenzo Valla
Francesco Tateo
Nell’opera di recupero del pensiero e della lingua dell’antichità e nella revisione critica della cultura filosofica e storiografica del Medioevo, Lorenzo Valla occupa [...] quei tempi, furono completate a Napoli nel 1444 e diffuse quando l’autore non aveva dato ancora l’ultima ”: la lettera di Lapo da Castiglionchio a Biondo Flavio, in La memoria e la città, a cura di F. Pezzarossa, C. Bastia, M. Bolognani, Bologna 1995, ...
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CHIARI, Pietro
Nicola Mangini
Nacque a Brescia, allora sotto la Repubblica di Venezia, il 25 dic. 1712. Sulla prima fase della sua vita non si conoscono altre fonti che i suoi scritti, ove peraltro [...] , ma andò male e per di più si divulgò per la città un sonetto satirico, attribuito al Goldoni, sulla suddetta commedia. Al che anche la saggistica di argomento filosofico fosse allora alquanto diffusa e non meraviglia che pure il C., così fecondo ed ...
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BUCCIO di Ranallo
Claudio Mutini
Nacque all'Aquila nel territorio di Poppleto (Coppito, frazione dell'Aquila) assai probabilmente intorno agli ultimi anni del sec. XIIIda famiglia agiata, forse appartenente [...] : del resto è solo a partire dal 1310, quando in città si celebra l'arrivo di re Roberto, che il poeta comincia 1902, pp. 3 ss.), seguendo in questo una prassi assai diffusa in periodo preumanistico. Nel Rinascimento si redassero varie copie del poema ...
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BERTOLUCCI, Attilio
Gabriella Palli Baroni
Nacque il 18 novembre 1911 a San Prospero, frazione di Parma, ultimogenito di Bernardo e di Maria Rossetti, dopo Giovanni e Giulia (morti appena nati), Elsa [...] 38. La didascalia diceva "Estate, le folle lasciano la grande città": era l’America di Murnau» (Il cinema che ho amato, per la propria salute, che sentiva minacciata dalla tubercolosi assai diffusa. Ne fu colpito un cugino, Nanni, che accompagnò per ...
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CASTIGLIONE, Sabba (da)
Franca Petrucci
Nacque a Milano con ogni probabilità il 5 dic. 1480 da Giovanni, della nobile e importante famiglia, e da Livia Alberici, secondo C. Castiglione (Un maestro di [...] le sensualità e sporcizie del mondo; la Germania, l'Inghilterra ed ormai anche alcune città italiane ne sono infettate; la dottrina falsa e dannata può essere diffusa anche dai pulpiti - non si dimentichi che Bernardino Ochino predicò in Faenza più ...
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CANCELLIERI, Francesco
Armando Petrucci
Nacque a Roma da Pier Tommaso, di famiglia mediocre, e da Costanza Magnoni, il 10 ott. 1751. Fu dal 1762 allievo delle scuole gesuitiche del Collegio Romano, [...] propagandista di se stesso (l'opera fu largamente diffusa e fatta conoscere anche all'estero), esperto liturgia cattolica e dei riti romani, e la topografia sacra della città di Roma. Inoltre in essa si rivelano altri due aspetti caratteristici ...
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FALDELLA, Giovanni
Lucia Strappini
Nacque a Saluggia, all'epoca in provincia di Novara (oggi Vercelli), il 26 apr. 1846, da Francesco e da Benedetta Barberis.
Il padre, proprietario terriero e medico [...] pure a suo modo, a quell'intenzione di verismo che era ampiamente diffusa nel clima letterario dell'epoca.
"Se io tento di escuotere con la Torino 1880), che inseriva notazioni e immagini della città sul filo della narrazione del viaggio che Geronimo, ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...