DONNOLO, Shabbĕtay Bar Abrāhām
Gianfranco Fiaccadori
Medico e uomo di scienza ebreo, figlio di Abrāhām, nato ad Oria, oggi in provincia di Brindisi, nel 913 o poco dopo. I principali dati della sua [...] Giazzār, morto verso il 1004-05, autore di scritti diffusi in Occidente dalle versioni greche e latine di Costantino da in Italia nel sec. IX): non certo una relazione con Qayrawān, città nativa e residenza di Ibn al-Giazzār, che, per altro, non ...
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SCUOLA MEDICA SALERNITANA
EEdoardo D'Angelo
Gli studi scientifici sulla Scuola medica salernitana, che si possono far partire dalla Collectio Salernitana, curata da Salvatore De Renzi (metà del sec. [...] farmacologia. Molto rilevante, anche perché poi diffusa a livello europeo, è la cosiddetta Articella politica universitaria di Federico II nel contesto europeo, in Federico II e le città italiane, a cura di P. Toubert-A. Paravicini Bagliani, ivi 1994 ...
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Gigante
Ivan Nicoletti e Marco Bussagli
Gigante è il nome che in numerose mitologie e tradizioni mitico-religiose è attribuito a figure extraumane, caratterizzate in primo luogo da una statura straordinaria [...] rappresentarlo (Silvi Antonini 1991). Si tratta di un fenomeno diffuso, come evidenziano le statue nelle grotte di Yun Kang o sudorientale, come per es. quella realizzata a poca distanza dalla città di Ayuthya, che a partire dal 1350 ebbe per quattro ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Gli ospedali
Hans Hinrich Biesterfeldt
Gli ospedali
Il termine persiano più comunemente usato in riferimento a ospedale è bīmāristān, vocabolo [...] questa regione. Il celebre al-Rāzī diresse quello di Rayy, sua città natale; il principe saffaride ῾Amr ibn al-Layṯ (r. 879- funzioni che veniva adattato ai bisogni dell'ospedale, un diffuso modello architettonico era basato su una pianta a croce che ...
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LOMBROSO, Cesare (Ezechia Marco, detto Cesare)
Giuseppe Armocida
Terzo dei sei figli di Aronne e di Zefora Levi, nacque a Verona il 6 nov. 1835, in una famiglia israelita di stretta osservanza religiosa, [...] di antropologia sperimentale. La pellagra, drammaticamente diffusa tra le popolazioni contadine del Veneto e U. Levra, Malati, folli e criminali nella Torino carlo-albertina. Torino città malata?, in Riv. di storia contemporanea, III (1982), pp. 337 ...
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MANFREDI, Girolamo
Anna Laura Trombetti
Nacque a Bologna, verosimilmente intorno al 1430 considerando che conseguì la prima laurea nel 1455; del padre è noto solo il nome, Antonio.
Anche se Giovanni [...] escludere che il M. discendesse da una famiglia di medici attivi in città già nel secolo XIII. È certo, invece, che due suoi fratelli, stimolante la sua opera. In essa affiora la mentalità diffusa della società del tempo su molti temi attinenti alla ...
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DONZELLI, Giuseppe
Pietro Messina
Nacque a Napoli nel 1596.
Laureatosi in medicina, intraprese la professione. In età già matura, però, decise di tornare sui libri per dedicarsi in particolare all'approfondimento [...] parimenti, in simile tradizione storiografica - diffusa e accreditata largamente nella cultura napoletana, benché temendo per la sua persona egli fu costretto a rifugiarsi a Roma, città dove era già stato per motivi di studio e dove aveva conoscenze. ...
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MANFREDI, Paolo
Maria Pia Donato
Nacque a Camaiore, nella Repubblica di Lucca, il 15 ott. 1640, da Vincenzo, milite, e da Anna Paoli di Lazzaro.
Molti biografi lo dicono figlio dello speziale Antonio, [...] diversi gruppi di medici e uomini di scienza in varie città d'Europa lavoravano intorno alla possibilità di una medicina infusoria. dopo qualche anticipazione teorica (A. Libau), si era diffusa, a partire dagli anni Cinquanta, specialmente nel mondo ...
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CESTONI, Giacinto (Diacinto)
Ugo Baldini
Nacque il 10 maggio 1637 (fu battezzato il 13) a Santa Maria in Giorgio, oggi Montegiorgio (Ascoli Piceno), da Vittorio, in una famiglia di modesta condizione. [...] esperienza di lavoro in una farmacia e quella della vita della città furono negative a tal punto che preferì ritornare a Livorno, dove Redi, Firenze 1687).
Il fatto che la lettera, molto diffusa, fosse scritta dal Bonomo e comparisse sotto il suo solo ...
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MAGGIORANI, Carlo
Giulia Crespi
Nacque a Campagnano di Roma il 7 dic. 1800 da Tiberio e da Maria Gabrielli, in una modesta famiglia di agricoltori di antiche origini picene. Nel 1802, rimasto orfano [...] di condurre gli studi clinici, pubblicata nello stesso anno nella stessa città, incrementò l'attività della clinica, che fu trasferita dall'ospedale condizioni economiche e ambientali dell'isola, la diffusa arretratezza civile degli abitanti e il suo ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...