DONNOLO, Shabbĕtay Bar Abrāhām
Gianfranco Fiaccadori
Medico e uomo di scienza ebreo, figlio di Abrāhām, nato ad Oria, oggi in provincia di Brindisi, nel 913 o poco dopo. I principali dati della sua [...] Giazzār, morto verso il 1004-05, autore di scritti diffusi in Occidente dalle versioni greche e latine di Costantino da in Italia nel sec. IX): non certo una relazione con Qayrawān, città nativa e residenza di Ibn al-Giazzār, che, per altro, non ...
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LOMBROSO, Cesare (Ezechia Marco, detto Cesare)
Giuseppe Armocida
Terzo dei sei figli di Aronne e di Zefora Levi, nacque a Verona il 6 nov. 1835, in una famiglia israelita di stretta osservanza religiosa, [...] di antropologia sperimentale. La pellagra, drammaticamente diffusa tra le popolazioni contadine del Veneto e U. Levra, Malati, folli e criminali nella Torino carlo-albertina. Torino città malata?, in Riv. di storia contemporanea, III (1982), pp. 337 ...
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MANFREDI, Girolamo
Anna Laura Trombetti
Nacque a Bologna, verosimilmente intorno al 1430 considerando che conseguì la prima laurea nel 1455; del padre è noto solo il nome, Antonio.
Anche se Giovanni [...] escludere che il M. discendesse da una famiglia di medici attivi in città già nel secolo XIII. È certo, invece, che due suoi fratelli, stimolante la sua opera. In essa affiora la mentalità diffusa della società del tempo su molti temi attinenti alla ...
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DONZELLI, Giuseppe
Pietro Messina
Nacque a Napoli nel 1596.
Laureatosi in medicina, intraprese la professione. In età già matura, però, decise di tornare sui libri per dedicarsi in particolare all'approfondimento [...] parimenti, in simile tradizione storiografica - diffusa e accreditata largamente nella cultura napoletana, benché temendo per la sua persona egli fu costretto a rifugiarsi a Roma, città dove era già stato per motivi di studio e dove aveva conoscenze. ...
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MANFREDI, Paolo
Maria Pia Donato
Nacque a Camaiore, nella Repubblica di Lucca, il 15 ott. 1640, da Vincenzo, milite, e da Anna Paoli di Lazzaro.
Molti biografi lo dicono figlio dello speziale Antonio, [...] diversi gruppi di medici e uomini di scienza in varie città d'Europa lavoravano intorno alla possibilità di una medicina infusoria. dopo qualche anticipazione teorica (A. Libau), si era diffusa, a partire dagli anni Cinquanta, specialmente nel mondo ...
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CESTONI, Giacinto (Diacinto)
Ugo Baldini
Nacque il 10 maggio 1637 (fu battezzato il 13) a Santa Maria in Giorgio, oggi Montegiorgio (Ascoli Piceno), da Vittorio, in una famiglia di modesta condizione. [...] esperienza di lavoro in una farmacia e quella della vita della città furono negative a tal punto che preferì ritornare a Livorno, dove Redi, Firenze 1687).
Il fatto che la lettera, molto diffusa, fosse scritta dal Bonomo e comparisse sotto il suo solo ...
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MAGGIORANI, Carlo
Giulia Crespi
Nacque a Campagnano di Roma il 7 dic. 1800 da Tiberio e da Maria Gabrielli, in una modesta famiglia di agricoltori di antiche origini picene. Nel 1802, rimasto orfano [...] di condurre gli studi clinici, pubblicata nello stesso anno nella stessa città, incrementò l'attività della clinica, che fu trasferita dall'ospedale condizioni economiche e ambientali dell'isola, la diffusa arretratezza civile degli abitanti e il suo ...
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PAGLIANI, Luigi
Paola Zocchi
PAGLIANI, Luigi (Paolo Luigi Stefano). – Nacque a Genola (Cuneo) il 25 ottobre 1847 da Pietro, medico condotto e più volte sindaco del paese, e da Teresa Facelli.
Laureatosi [...] nuove scoperte della batteriologia, che avevano rivelato la presenza diffusa di un vero e proprio esercito morbigeno di natura di primo piano nell’associazionismo laico e filantropico della città. Fondatore e membro di numerosi istituti e opere pie ...
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CONCATO, Luigi
Loris Premuda
- Nacque a Padova il 20 nov. 1825 da Pietro, un modesto sarto, e da Caterina Greno. Per difficoltà economiche, fu costretto per due volte a interrompere gli studi secondari; [...] duramente negli affetti, l'ormai celebre clinico pensò di ritornare nella città natale: l'occasione gliene fu offerta nel febbraio 1876 dalla morte un'epoca in cui la malattia era particolarmente diffusa e la semeiotica non si era ancora arricchita ...
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GRANDI, Iacopo
Cesare Preti
Figlio di Stefano e di Pellegrina Gandolfi, nacque a Gaiato, nei pressi di Pavullo nel Frignano, sull'Appennino modenese, il 27 giugno 1646. Da Bologna, dove aveva compiuto [...] pianta medicamentosa, la salvia baccifera, al tempo molto diffusa sull'isola greca di Santa Maura. Si tratta di Alessio Magnani che nei prati di Pavullo sia stata anticamente una città col nome di Frinianum (Modena, Biblioteca Estense, Fondo Sorbelli, ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...