MANFREDINI, Francesco Onofrio
Antonella D'Ovidio
Francesco Onofrio Figlio primogenito di Domenico Maria e Maria Spampani, nacque a Pistoia il 22 giugno 1684 e fu battezzato presso la parrocchia di S. [...] una raccolta strumentale di musica d'assieme era prassi molto diffusa in ambiente bolognese; si ritrova anche nei Concerti grossi op il ruolo di maestro di cappella presso il duomo della città. Qui si trovò ad affrontare nel corso degli anni lunghe ...
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BELLINZANI, Paolo Benedetto
Raoul Meloncelli
Nato a Mantova intorno al 1690, come risulta dai registri capitolari di Recanati, si dedicò giovanissimo agli studi musicali e nel 1717 fu ordinato sacerdote. [...] quella religiosa. E se da una parte in questa diffusa consuetudine il B. rivela di seguire le esigenze estetiche marzo, si trasferì a Recanati per succedere allo zio nel duomo di quella città. Fu di nuovo maestro di cappella a Pesaro dal 1758 al 1767, ...
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CURCI, Giuseppe
Maria Primiceri
Nacque a Barletta (Bari) il 15 giugno 1808 da Angelo e da Irene Cortese.
Ricevette i primi insegnamenti musicali dallo zio Leonardo che gli insegnò anche la chitarra [...] aveva trovato a Napoli terreno assai fertile e che presto si sarebbe diffuso in Italia e in tutto il mondo.
Completati i suoi studi , prima tappa di un lungo viaggio attraverso varie città europee, dove il successo dell'opera fu definitivamente ...
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HEREDIA (Eredia), Pietro
Arnaldo Morelli
Figlio di Carlo, segretario del duca Emanuele Filiberto di Savoia, nacque a Vercelli intorno al 1570, da famiglia di probabile origine spagnola.
Fanciullo cantore [...] di Vercelli, studiò presso il collegio degli Innocenti di questa città; diventato accolito nel 1586, già nell'ottobre 1592 era una popolare melodia delle litanie della Beata Vergine, particolarmente diffusa a Roma e nell'Italia centrale. Due messe a ...
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LEONARDI (Leonarda), Isabella
Giulia Grilli
Figlia del conte Giannantonio e di Apollonia Sala, nacque a Novara il 6 sett. 1620 e lo stesso giorno fu battezzata nella cattedrale della città.
Questa data, [...] da Gianfrancesco (nato nel 1622), che diventò decurione della città di Novara; Gianbattista (nato nel 1625) divenne canonico alla severe disposizioni dei sinodi diocesani vietavano la pratica diffusa della polifonia, l'uso di strumenti musicali ...
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PALMERINI, Luigi Stefano
Michele Vannelli
PALMERINI, Luigi Stefano. – Figlio di Petronio e di Rosalia Capponegri, nacque a Bologna il 26 dicembre 1768 nella parrocchia di S. Giovanni Battista dei Celestini.
Fra [...] dell’Ottocento italiano, derivata da quella del «partimento» diffusa nei due secoli precedenti: attraverso la realizzazione del S. Francesco), Brescia (Biblioteca del Conservatorio), Città del Vaticano (Biblioteca apostolica vaticana), Evanston ( ...
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MANTEGAZZA (Mantegatia)
Renato Meucci
Famiglia di liutai milanesi attivi nella seconda metà del XVIII e all'inizio del XIX secolo.
Il principale esponente fu Pietro Giovanni, figlio di Francesco, nato [...] di una maggior valutazione dei medesimi, una pratica assai diffusa nel passato. A ogni modo, strumenti con l 1811, vol. 13; Il servitore di piazza ad uso di commercio per la città di Milano per l'anno 1791, Milano 1791, p. 77; Almanacco del commercio ...
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FORMICHI, Cesare
Paola Campi
Nacque a Roma il 15 apr. 1883 da Enrico e Clementina Lattanzi. Inizialmente si dedicò agli studi giuridici all'università di Roma, laureandosi nel 1907. Contemporaneamente [...] stazione radio telegrafica francese, in occasione d'una trasmissione diffusa anche in Giappone. Il 13 dic. 1922 debuttò .
Negli anni che seguirono fece diverse tournées in varie città europee, quali Praga, Montecarlo, Copenaghen, Stoccolma, e il ...
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KRAKAMP, Emanuele
Mariateresa Dellaborra
Nacque a Palermo da Francesco e da Nunzia Patti il 3 febbraio (così il necrologio in Gazzetta musicale di Milano, 1883) o il 13 febbraio (Sconzo; Schmidl) 1813.
Intraprese [...] professore di strumenti a fiato nel conservatorio della città, si fece subito promotore di molteplici iniziative: quale promotore dell'attività musicale napoletana continuò a essere diffusa attraverso le colonne della Gazzetta musicale di Napoli. In ...
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PARADISI (Paradies), Pier Domenico
Federica Rovelli
PARADISI (Paradies), Pier Domenico. – Compositore e clavicembalista, nacque intorno al 1707, come si desume dall’età (84 anni) notificata nel certificato [...] anche il nome del padre, Carlo.
Doveva essere originario della città o del Regno di Napoli: nella scarsa documentazione a lui il cognome, dato perlopiù nella forma ‘Paradies’ (tuttora diffusa nel Barese; un contralto di nome Sebastiano Paradies è ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...