GRANATA, Giovanni Battista
Pasqualino Bongiovanni
Figlio di Benedetto, nacque probabilmente a Torino nel 1622; tuttavia non è stato ritrovato alcun documento che confermi i natali torinesi di questo [...] di Torino. Eppure, la famiglia Granata risulta fortemente legata alla città di Bologna sin dalla fine del XVI secolo; ne è a una prima emancipazione del repertorio per chitarra dalla diffusa pratica del rasgueado.
I continui contatti con allievi ...
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DE ANGELIS, Maria
Raoul Meloncelli
Nacque a Roma il 31 marzo 1877 da Gregorio e Francesca Di Pasqua.
Di umile famiglia, la D. iniziò giovanissima a frequentare gli ambienti del caffè-concerto nella [...] costume oltre che d'evasione, il café-chantant fuin varie città italiane come Torino, Milano, Napoli, ma soprattutto a , lanciò sulle scene della penisola la rumba, da tempo diffusa nella penisola iberica; fece poi parte della compagnia di prosa ...
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LEONETTI, Giovan Battista
Flavio Arpini
Battezzato a Crema il 16 ott. 1575, fu il primo figlio del terzo matrimonio di Pompeo, sensale, contratto con Angela de Camerlenghi probabilmente nel gennaio [...] si contano 141 chiese e 97 oratori; nel 1670, nella sola città, si segnalano 14 monasteri, 5 parrocchie e circa 50 luoghi di , erano distinti, ma cumulabili.
Religiosità e committenza diffusa costituiscono lo sfondo in cui situare il percorso di ...
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PASINI, Stefano
Marco Bizzarini
PASINI (Pasino), Stefano. – Nacque a Brescia, probabilmente intorno al 1599; suo zio materno fu il rinomato compositore Giovanni Ghizzolo. Non sono noti i nomi dei genitori.
Varie [...] irreperibile: l’autore dichiara di essere nato «nella nobilissima città di Brescia» e di aver appreso «i primi elementi moda inaugurata dal Capriccio stravagante di Carlo Farina, poi diffusa anche in area tedesca.
All’indomani della menzionata Opera ...
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FERRERO, Willy (William)
Letizia Lavagnini
Nacque a Portland, Maine (Stati Uniti), il 21maggio 1906 da Vittorio e da Nerina (Gemma) Moretti, piemontesi, giocolieri musicali di un circo equestre.
Sin [...] più così generosa con lui come al suo esordio: era opinione diffusa che gli studi severi compiuti a Vienna avessero appannato il suo in Polonia, Germania, Francia, Inghilterra e Russia, toccando città quali Berlino, Parigi, Londra e Mosca. Il progetto ...
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CIMADORO (Cimador), Giovanni Battista
Cesare Orselli
Nacque a Venezia nel 1761 (improbabile la fonte tedesca citata dal Barblan che lo dice "conte"); non si hanno notizie sugli studi da lui compiuti. [...] certa fama come virtuoso di fortepiano, violino e violoncello nella città natale. dove iniziò anche l'attività di insegnante di secolo scorso attraverso il suo inserimento nella assai diffusa raccolta di Arie antiche messa insieme da Alessandro ...
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ANTOLDI, Alessandro
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Nato a Mantova il 29 apr. 1815, laureatosi nelle discipline giuridiche, ma dedicatosi alla musica, l'A. fu tra i primi a istituire (settembre 1844) in casa sua una scuola gratuita [...] canto ecclesiastico per gli alunni della Dottrina Cristiana di Città". L'Accademia Virgiliana di Mantova. di cui lusinghieri riconoscimenti: la sua invenzione fu, invece, seguita e diffusa in Inghilterra, forse per opera del maestro Riccardo Gallico, ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...